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Programmazione rete scuole: gli ordini del giorno approvati

Dopo il piano di indirizzo generale sulla programmazione della rete scolastica, approvati quattro ordini del giorno, sugli otto presentati.
09/03/2016
Dopo il varo del piano di indirizzo generale sulla programmazione della rete scolastica, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato quattro ordini del giorno ad esso collegati, su otto presentati.

Il primo ordine del giorno impegna il presidente e la Giunta regionale a considerare, quali elementi di valutazione per il mantenimento dell'autonomia scolastica degli istituti di istruzione di primo grado, la salvaguardia della professionalitą e della specializzazione delle istituzioni scolastiche.

Con il secondo si chiede alla Giunta di considerare anche le esigenze dell'utenza tra gli elementi di valutazione per il mantenimento dell'autonomia degli istituti e per le proposte di aggregazione e disaggregazione delle istituzioni scolastiche autonome, rendendo possibile nello stesso territorio la fruizione di pił indirizzi scolastici nelle scuole secondarie di secondo grado per attenuare il pił possibile gli spostamenti dalla zona di residenza.

Il terzo dispositivo approvato, invece, impegna la Giunta regionale a precisare i criteri per l'individuazione degli ambiti funzionali, mantenendo dove possibile il numero delle autonomie scolastiche, con particolare riferimento agli istituti di secondo grado con medesima vocazione, per potenziare la formazione di poli tra istituti tecnici e professionali.

Infine, con l'ultimo ordine del giorno approvato il Consiglio impegna la Giunta a fornire l'elenco delle istituzioni scolastiche in cui siano presenti pluriclassi, con l'obbligo di aggiornarlo all'inizio di ogni anno scolastico.

Respinti, invece, altri quattro ordini del giorno, due dei quali proponevano l'istituzione presso l'assessorato di due gruppi tecnici, uno per verificare lo stato di attuazione del piano e studiare possibili soluzioni per ottimizzare il servizio della rete scolastica; l'altro per analizzare l'offerta formativa delle scuole superiori in rapporto ai bisogni delle imprese. Il terzo ordine del giorno respinto chiedeva di trasferire all'Area metropolitana di Roma le competenze gią esercitate dalla Provincia, e a Roma Capitale quelle relative all'edilizia scolastica per tutte le scuole romane, mentre il quarto dispositivo respinto avrebbe impegnato la Giunta a coordinarsi con la commissione consiliare competente per valutare le deroghe relative ai territori disagiati. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa