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Tutela consumatori, ok a 13 articoli. Dibattito sulle presenze in aula

Il presidente Daniele Leodori ha aggiornato i lavori a mercoledì 27 aprile alle ore 10
20/04/2016
Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta di oggi 13 articoli della proposta di legge sulle "Disposizioni in materia di tutela dei consumatori e degli utenti", un testo unificato destinato a innovare una materia disciplinata nel Lazio nel 1992. L'esame della normativa ha subito un'accelerazione dopo che l'opposizione ha abbandonato l'Aula in segno di protesta nell'ambito della polemica sulle presenze di Zingaretti alla sedute della Pisana. Il gesto ha comportato la decadenza di gran parte degli emendamenti di minoranza. Il presidente Daniele Leodori ha aggiornato i lavori a mercoledì 27 aprile alle ore 10.

Il primo articolo, approvato stamattina, fissa le finalità della legge: promuovere e riconoscere la più ampia tutela di diritti ed interessi dei cittadini come consumatori e utenti di beni e servizi, armonizzando la normativa regionale con quella nazionale ed europea. Via libera, a seguire, agli articoli 2, 3 e 4. Il primo, in cui si disciplinano gli interventi della Regione, è stato emendato in particolare con l'introduzione della trasparenza amministrativa tra i criteri da tenere in massima considerazione circa gli oneri informativi a carico della Regione in favore dei cittadini (proposta di Teresa Petrangolini, Pd, Piero Petrassi, Centro democratico e Fabrizio Santori, Fratelli d'Italia).

A proposito delle attività di rilievo europeo o internazionale (art. 3), approvato invece un emendamento del M5s che dà alla Regione la possibilità di sottoscrivere accordi con altri stati o intese con regioni estere in materia di tutela dei consumatori. Quanto al Registro regionale delle associazioni dei consumatori e degli utenti del Lazio (art. 4) grazie a un emendamento di Silvana Denicolò e Gaia Pernarella (M5s) saranno pubblicati sul web i provvedimenti di iscrizione, conferma o cancellazione.

L'accelerazione dell'iter è avvenuta alla ripresa pomeridiana dei lavori, con il voto favorevole della sola maggioranza sugli articoli da 5 a 13, con via libera a emendamenti tutti di maggioranza. Le opposizioni avevano chiesto la sospensione della seduta, in modo da far intervenire in aula il presidente della Regione, dopo la diffusione di una notizia sulle agenzie di stampa proveniente da non meglio specificate "fonti regionali" a proposito del numero delle presenze di Zingaretti alle sedute del Consiglio regionale. Dati ritenuti non veritieri da Francesco Storace (La Destra), Antonello Aurigemma (FI) e Devid Porrello (M5s), il quale specificava che probabilmente si trattava di un equivoco tra numero delle sedute e numero delle riunioni, che possono essere più d'una per seduta.

Massimiliano Valeriani, capogruppo Pd, ha parlato di "tempesta in un bicchier d'acqua" a proposito di queste cifre, che a suo avviso non sono attribuibili a Zingaretti e che sono da rettificare. Polemici anche Pietro Sbardella (Misto), Giuseppe Simeone (FI), Luca Malcotti, Fabio De Lillo e Daniele Sabatini tutti di Cuoritaliani. Il presidente del Consiglio Leodori ha annunciato l'intenzione di invitare alla prossima seduta Nicola Zingaretti e di proseguire comunque i lavori sulla proposta in materia di tutela dei consumatori. A questo punto le opposizioni sono uscite dall'aula provocando la decadenza dei loro emendamenti, per rientrare con alcuni esponenti per contestare un subemendamento a una modifica dell'articolo 14 (ancora da esaminare completamente) presentato dall'assessore Guido Fabiani.

La discussione sulle assenze in Consiglio, oggetto in questi giorni di articoli sulla stampa laziale, era già iniziata in apertura di lavori, prima di iniziare l'esame dell'articolato della legge. Diversi esponenti dell'opposizione avevano già lamentato la scarsa partecipazione ai lavori del presidente Zingaretti. Tra loro Aurigemma, Denicolò, Sbardella e Storace. Perilli e Davide Barillari (M5s) avevano invece stigmatizzato il comportamento di alcuni consiglieri, che nelle scorse sedute ha provocato il venir meno del numero legale. Per il capogruppo pd, Valeriani, i numerosi impegni istituzionali del presidente sono il segno che la Regione lavora e l'attuale assemblea legislativa ha prodotto di più delle precedenti. Secondo Santori (FdI), infine, la produttività non si misura in presenze, ma dall'iter dei provvedimenti, che ha definito insoddisfacente.

"Pubblicheremo sul sito - ha annunciato nel corso di questa discussione il presidente del Consiglio, Daniele Leodori - i dati relativi alle presenze, a quante volte è stato chiesto il numero legale, a quante volte è mancato e quanto questo abbia comportato il rinvio dei lavori a un'ora successiva o a un'altra giornata. Resta fermo che in ufficio di presidenza e in capigruppo ipotizzeremo una serie di iniziative per introdurre termini restrittivi sulla verifica delle presenze in aula in maniera costante e, magari, più volte nella stessa seduta". A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa