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Al via iter leggi stabilità e bilancio con le relazioni di maggioranza e minoranza

Tra i temi: la riduzione Irpef, la sanità e il terremoto. I lavori riprenderanno venerdì 30 dicembre alle ore 11.
La relazione dell'assessore Sartore all'Aula della Pisana.29/12/2016
Con la relazione dell'assessore Alessandra Sartore su proposta di legge di stabilità e bilancio di previsione è ripresa questa mattina alla Pisana la seduta sulla Manovra 2017 della Regione Lazio. A seguire sono intervenuti il relatore di maggioranza Simone Lupi (Pd), presidente della commissione Bilancio, e quelli di minoranza Pietro di Paolo (Cuoritaliani), Pietro Sbardella (Misto), Antonello Aurigemma (Forza Italia) e Francesco Storace (la Destra). Al termine ha replicato il presidente Nicola Zingaretti. In apertura di seduta l'Aula ha rispettato un minuto di silenzio per le vittime del crollo della palazzina verificatosi ieri ad Acilia.

La legge di stabilità è entrata in aula con 627 proposte di emendamento, mentre su quella di bilancio (pl 358) le modifiche da discutere sono 982. Ad esse vanno aggiunti anche i subemendamenti (oltre 300 per la pl 357). Terzo punto all'ordine del giorno: l'approvazione del bilancio armonizzato di previsione del Consiglio regionale per il 2017-2019.

"Non è all'ordine del giorno nessuna discussione su scioglimenti anticipati del Consiglio" ha precisato il presidente Nicola Zingaretti, prima della relazione di Sartore, in risposta a Storace che chiede, da ieri, se questa è l'ultima legge di stabilità della legislatura. Zingaretti ha ribadito di avere "l'obiettivo politico di essere il primo presidente della Regione Lazio che prova a rivincere le elezioni".

LE MISURE DELLA MANOVRA
La proposta di legge di stabilità, come ha ricordato Sartore nella sua relazione, prevede rifinanziamenti e riduzioni di autorizzazioni di spesa. Più una rimodulazione della maggiorazione Irpef per 2017 e 2018. Dieci gli articoli che hanno ricevuto il via libera della commissione Bilancio nel corso della quale sono stati introdotti sette emendamenti di giunta, 11 di maggioranza e 42 di opposizione. Tra le misure: il coinvolgimento dei comuni nella lotta all'evasione dei tributi regionali, il trasferimento delle attività dell'Agenzia regionale per la mobilità (Aremol) ad un'altra agenzia, semplificazioni per le pmi, interventi sul patrimonio regionale, patti territoriali e altre disposizioni.

Il bilancio di previsione, invece, quantifica le entrate e le spese complessive, al netto, in 19,419 miliardi di euro per il 2017, in 16,5 miliardi per il 2018 e in 16,2 miliardi per l’anno 2019 in termini di competenza. Al lordo delle poste tecniche e delle partite di giro le cifre sono queste: 35,757 miliardi di euro per il 2017, 31,197 miliardi per il 2018 e 30,932 miliardi per il 2019 in termini di competenza. Il bilancio di previsione del servizio sanitario regionale è quantificato in 12 miliardi di euro, al netto delle partite di giro.

"Possiamo affermare con questi provvedimenti - ha detto il relatore di maggioranza Lupi - che la nostra Regione rispetta i vincoli di finanza pubblica. Ciò ci consente di tenere fede all’impegno programmatico di questa amministrazione fondato su tre pilastri: la buona gestione della finanza regionale, la garanzia dei diritti essenziali della persona e il progresso economico e sociale della famiglia e delle imprese".

I TEMI IN DISCUSSIONE
Tra i temi caldi
quello della riduzione del carico fiscale è stato toccato più volte nelle relazioni. Una diminuzione dei tributi accompagnata, secondo Lupi, da una maggiore efficienza nella spesa e nel funzionamento della macchina amministrativa. Ma proprio sull'abbassamento Irpef Di Paolo, relatore di minoranza, ha sottolineato la "non omogeneità" fra i dati puntuali che forniva l’assessorato al Bilancio e gli altri dati che dovevano essere complementari con le cifre date dai singoli assessori. "Dove avete trovato i 70 milioni?" ha incalzato Sbardella, secondo il quale 40 milioni di risparmi verrebbero dai servizi sociali (per i quali Storace, invece, ha chiesto più risorse), 10 milioni dalla differenziata, 5 milioni dalla cultura. Zingaretti da parte sua, nella replica conclusiva, ha tenuto a chiarire che i fondi non verranno sottratti al sociale. Positiva la riduzione dell'Irpef sulle categorie più svantaggiate, secondo Aurigemma, però essa dovrebbe essere compiuta con criteri diversi. Contestato, inoltre, il ruolo di "esattori" dei comuni incentivati a denunciare le evasioni fiscali dei cittadini. Il risparmio esiguo Irpef a favore dei contribuenti e le agevolazioni Irap per le sole start-up, non riducendo la pressione su imprese, sono stati evidenziati da Storace.

Poi c'è la sanità. "Per la prima volta in una Finanziaria o in una legge di stabilità regionale non c'è pressoché nulla su una materia che caratterizza il 70-80 per cento del bilancio regionale" ha detto Di Paolo. Per questa materia in particolare (ma anche per altre) Sbardella ha chiesto entro il primo trimestre del 2017 il varo di un "collegato" alla manovra. Oggi rispetto al marzo 2013 la sanità, sempre secondo Sbardella, spenderebbe 100 milioni in più. Storace ha ricordato le osservazioni della Corte dei conti sui 30 miliardi di debito. Zingaretti ha confermato, intervenendo al termine delle relazioni, che la Regione “spende di più” in assunzioni e investimenti. Ma per un biennio consecutivo è riuscita a rispettare l’obiettivo di restare sotto al 5 per cento del fondo sanitario nazionale e contemporaneamente a incrementare i livelli essenziali di assistenza (Lea). Non si punta, insomma, a ottenere un disavanzo zero diminuendo i servizi. Nel 2016 sono state fatte 700 assunzioni, nel 2017 ce ne saranno oltre 1900 – più delle cessazioni – e questo rispettando gli equilibri di bilancio.

Un capitolo, poi, ha riguardato il sisma del 24 agosto: Lupi ha ricordato l'impegno per famiglie e imprese, mentre Di Paolo ha invitato a istituire sin da gennaio un organismo ad hoc ("Una commissione speciale" ha proposto Sbardella) che tenga informati i consiglieri. Chiesta una seduta del Consiglio regionale ad Accumoli e Amatrice. Storace ha ricordato che la proposta di legge sul terremoto, annunciata da Zingaretti, non ha fatto un passo avanti. La proposta di una seduta del Consiglio nelle zone terremotate è stata accolta positivamente dal presidente della Regione nel corso della sua replica, durante la quale ha anche chiarito che per avviare la legge regionale sul terremoto sono stati attesi i due decreti del governo che hanno innovato in maniera significativa la materia istituendo, ad esempio, un ufficio per la ricostruzione.

Altri argomenti toccati nelle relazioni: l'Aremol, su cui c'era già una proposta di legge del 2013 (Di Paolo, Aurigemma e Storace); il commissariamento delle agenzie (Sbardella); le nomine dei commissari dei consorzi di bonifica (Storace); il passaggio di strade tra Anas, Astral e Province (Sbardella); la ricognizione del patrimonio Ipab (Aurigemma); le Ater e i partiti (Storace); l'assenza di programmazione per infrastrutture strategiche (Aurigemma); il piano industriale di Fiera di Roma (Di Paolo, Sbardella e Storace); le imprese cessate e il calo di occupazione nell’industria delle costruzioni nel Lazio (Storace); la proroga del “piano casa” (Di Paolo, Sbardella e Storace); il destino di Lazio Ambiente (Di Paolo e Aurigemma); la direttiva Bolkestein (Storace); il Cotral, la manutenzione Roma-Lido, la funivia di Rocca di Papa (Sbardella); la mancata regolamentazione dei vitalizi nel nuovo regime "contributivo" (Sbardella); i rifiuti e Roma Capitale, con calo delle risorse per la differenziata (Aurigemma); il numero esiguo delle aziende beneficiare degli incentivi “antispreco” delle acque (Storace); le consulenze affidate dalla Giunta (Storace).

Hanno preso parte al dibattito che è seguito agli interventi di assessore e dei relatori di maggioranza e minoranza i consiglieri: Olimpia Tarzia (Lista Storace), Valentina Corrado (M5s), Luca Malcotti (Cuoritaliani), Giuseppe Simeone (Forza Italia), Giuseppe Cangemi (Cuoritaliani), Fabrizio Santori (FdI), Daniele Sabatini (Cuoritaliani).
Tutti esponenti appartenenti all'opposizione, dunque, che, al di là dell'apprezzamento per la riduzione dell'Irpef, non hanno risparmiato critiche rispetto al mancato abbassamento dell'Irap, al programma di attuazione delle Case della salute, alla gestione delle attività in capo all'assessorato alla Cultura, alle modalità di conduzione dei lavori d'aula, evidenziando le lunghe pause che hanno determinato il protrarsi della discussione generale sulla manovra ben oltre la mezzanotte.

Dopo una riunione dei capigruppo, alle ore 3,15 i lavori sono stati aggiornati a venerdì 30 dicembre, alle ore 11. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa