18/04/2018Con gli interventi dei capigruppo e la replica del presidente della Regione Lazio, Zingaretti, si è formalmente conclusa la terza giornata della seduta d’insediamento dell’XI legislatura
“Un fatto politico si è determinato in questa settimana, la mozione di sfiducia presentata all'ufficio di presidenza da parte di un gruppo è stata respinta perché non ha raccolto le firme necessarie. Colgo in questa scelta l'affermarsi in questa Aula della volontà maggioritaria di provare ad andare avanti”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso della sua replica al termine del dibattito in Consiglio regionale presieduto da Daniele Leodori. “Questo ci carica tutti di una grandissima responsabilità”, ha aggiunto Zingaretti a proposito della mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dai consiglieri di Fratelli d'Italia.
“Ora si apre una nuova fase, un nuovo ciclo impegnativo e complicato, ma anche di grandissime potenzialità. A me spetta da oggi il compito di ridare a questa Aula un metodo e una possibile agenda condivisa”. Nel corso del suo intervento, Zingaretti ha toccato nuovamente i temi legati al buon andamento dei conti della sanità e all’imminente uscita dal commissariamento. “Alcune regioni vengono commissariate perché fanno dei passi indietro - ha detto Zingaretti sul monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza. - altre vengono premiate perché fanno dei passi in avanti. Noi avevamo 153 punti nel 2013, 140 dieci anni fa, nell’ultimo tavolo di monitoraggio siamo a 176, dove dietro a ogni punto non c’è una chiacchierata fra amici, ma c’è la valutazione degli esiti delle cure”. A conclusione del suo intervento, Zingaretti ha ricordato la scelta di nominare, dopo un decennio di commissariamento, un assessore alla sanità, che prima non c’era, come segnale di dialogo e confronto nella commissione Salute del Consiglio, in vista della conclusione del piano di rientro dal disavanzo sanitario, prevista per la fine dell’anno.
Zingaretti è tornato anche sui temi del terremoto e degli investimenti per opere pubbliche. “Abbiamo anche un’altra possibile manovra – ha detto a tale proposito - che costa alcune decine di milioni. Dovremo decidere, se avviare – attraverso l’apertura di un grande nuovo mutuo da aprire e pagando noi, come Regione, la rata – una stagione di investimento di oltre un miliardo di euro per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, che permetterebbe l'adeguamento sismico almeno delle scuole e una parte degli ospedali della nostra regione”.
“Sono assolutamente cosciente di essere presidente di una regione che non può godere di una maggioranza”, ha detto Zingaretti a proposito degli equilibri d’Aula. “è una situazione assolutamente inedita – ha proseguito il governatore - nella quale ci troviamo a lavorare. C'è stata una vittoria ma la situazione è complessa, non dobbiamo negarlo”.
I lavori dell’Aula della seduta di insediamento dell’undicesima legislatura, conclusa formalmente oggi con il dibattito generale che ha visto protagonisti gli esponenti delle forze politiche presenti alla Pisana, si erano aperti con un minuto di silenzio e di raccoglimento, per la recente scomparsa dell’ex consigliere regionale Stefano Zappalà. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio