Il Consiglio approva il documento di economia e finanza regionale
Con la proposta di deliberazione consiliare n. 9, si è entrati nel vivo dell'esame dei documenti costituenti la manovra di bilancio 2018.
30/05/2018Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi a maggioranza il Documento di economia e finanza regionale 2018-2020 (Defr, Proposta di deliberazione consiliare n.9/2018). Si tratta di uno documento propedeutico alla manovra di bilancio vera e propria, che è costituita dalla proposta di legge n. 23 del 2018 (legge di stabilità 2018) e dalla pl n. 24 del 2018 (Bilancio previsionale 2018-2020). L’approvazione di questi documenti dovrà porre termine alla gestione provvisoria in atto dal 31 marzo scorso, che ha fatto seguito al trimestre di esercizio provvisorio del bilancio, approvato a dicembre dell’anno scorso dal Consiglio della passata legislatura.
Alla presenza del presidente della Regione Nicola Zingaretti e dopo la comunicazione all'Aula del parere favorevole reso in mattinata dal Comitato regionale di controllo contabile sui bilanci degli enti, si è passati all'esame del testo: esso è stato approvato modificato in alcune sue parti da dodici emendamenti (di cui uno ne accorpa due e un altro tre, per un totale di quindici proposte emendative accolte) provenienti dalle opposizioni, ma per la maggior parte riformulati dall’assessore al Bilancio prima di essere votati dall’Aula. Vari altri emendamenti sono stati invece bocciati o ritirati dai presentatori, in alcuni casi perché non coerenti con la natura programmatoria e non gestionale dell’atto in esame.
Il Defr definisce gli obiettivi della manovra di bilancio regionale e costituisce lo strumento a supporto del processo previsionale. Vi si trovano le principali evidenze socioeconomiche, strutturali e congiunturali che hanno influito sulle scelte di politica economica regionale. Tra le dinamiche illustrate dall’assessore al Bilancio: la crescita tendenziale del Pil reale superiore all’1 per cento nel 2017 che dovrebbe mantenersi nell’anno in corso, per poi ridursi nel 2019 e tornare a crescere nel 2020. I consumi dovrebbero aumentare complessivamente dell’1,5 per cento, gli investimenti fissi lordi dovrebbero manifestare tassi annui di crescita compresi tra il 3,5 e il 4 per cento. Il Defr fa anche il punto sulle politiche della Strategia Europa 2020: alla fine del 2017, il valore dei bandi per la selezione degli interventi era superiore a 1,6 miliardi di euro, circa il 62,1 per cento della dotazione complessiva. Gli impegni assunti ammontavano a 580 milioni di euro.
Le previsioni per il breve-medio periodo. Le prospettive di sviluppo e crescita socio-economica e territoriale per il triennio 2018-2020 discendono dalle analisi e dalle interpretazioni dei fenomeni che investono l’evoluzione dei principali ambiti e settori dell’economia regionale. Dopo la progressione del PIL reale dell’1,4 per cento nel 2017, si prevede un rafforzamento pronunciato per l’anno in corso (+1,7 per cento) e, ancora, nel 2020 (+1,9 per cento). Gli investimenti privati regionali, ancora nel quadro programmatico, sono attesi progredire, mediamente,del 2,7 perc ento nel corso del triennio 2018-2020.
Nell’esercizio finanziario 2016, la Regione Lazio ha ridotto rispetto all’anno precedente il disavanzo di quasi il 50 per cento, passando da un risultato di amministrazione lordo di meno 2,03 miliardi di euro a meno 1,016 miliardi. Nel 2017: meno 450 milioni di euro. Sul fronte della spesa sanitaria regionale, nel 2016, il risultato di esercizio, risultante dal Bilancio consolidato del sistema sanitario regionale (SSR), si è attestato a 136,5 milioni, con un miglioramento rispetto all’esercizio 2015 di 199 milioni. L’incidenza della spesa sanitaria sulla spesa regionale complessiva nel 2015 era pari al 75 per cento. Tra gli altri argomenti trattati dal Defr: le politiche di rientro dal debito; il riordino delle società partecipate regionali e le politiche sul patrimonio immobiliare; il quadro programmatico di finanza pubblica per il triennio 2018-2020.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio