Seduta straordinaria del Consiglio su interventi di edilizia scolastica
Lombardi: “Dati allarmanti su portale Miur”. Alessandri: “Tutto sotto controllo”.
27/02/2019Il Consiglio regionale del Lazio si è riunito oggi per una seduta straordinaria dedicata al tema “Interventi per l’edilizia scolastica e abbattimento delle barriere architettoniche”, richiesta dal gruppo Movimento 5 stelle.
In apertura di seduta il presidente Daniele Leodori ha dato la parola alla presidente del gruppo M5s,
Roberta Lombardi per illustrare le ragioni della richiesta. “Il sei settembre dello scorso anno – ha esordito Lombardi – è stato siglato un accordo quadro con la Conferenza Unificata e il Ministero dell’istruzione per fare un’operazione trasparenza sui dati relativi alle manutenzioni ordinarie e straordinarie e certificazioni legate ad agibilità, antincendio, anti-infortunio per quanto riguarda tutti gli istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado presenti sul territorio nazionale. Questa operazione trasparenza ha fatto sì che oggi siano disponibili in chiaro per ogni singola scuola i dati relativi agli istituti. Il quadro che è venuto fuori da questa operazione è che il Lazio è una delle Regioni nelle quali, in base a queste tabelle estrapolate dai dati del Miur, i numeri immortalano ufficialmente una situazione che è evidentemente sfuggita di mano”.
A tal proposito Lombardi ha citato una serie di dati sull’impiantistica. “Partiamo dai certificati di agibilità e abitabilità: 2.583 scuole su 3.128, cioè l’82,6 per cento, non lo possiedono; lo 0,5 per cento non l’ha mai richiesto; per altre 88 scuole, cioè il 2,8 per cento, l’informazione in questione risulta oggi assente, cioè non si sa nulla”. Lombardi ha poi elencato i dati sui certificati di collaudo statico (“2.098 istituti, cioè il 67,1 per cento, non lo possiedono”); sui certificati di omologazione della centrale elettrica (“manca al 71,8 per cento delle scuole del Lazio”); sui certificati di prevenzione incendi (il 78,9 per cento delle scuole, quindi 2.468 istituti sui 3.128, non ce l’hanno)”. Per quanto riguarda le manutenzioni ordinarie e straordinarie, Lombardi ha lamentato la carenza di risorse che ne limitano gli interventi, con rischi di crolli, allagamenti e incidenti.
“Le finalità di questa richiesta di Consiglio straordinario – ha concluso Lombardi – si riassumono in poche semplici domande: questa Regione ha effettivamente il monitoraggio completo della situazione? Avete la situazione sotto controllo, quantomeno come dati? Avete valutato l’utilizzo dei soldi che sono già stati stanziati? Sono stati utilizzati? Non sono stati utilizzati? Qual è il motivo per il quale, eventualmente, non sono stati utilizzati? Avete verificato la congruità dello stanziamento di soldi che è stato fatto in questi anni? Avete verificato il loro effettivo impiego sul territorio a tutela dei nostri bambini e dei nostri ragazzi?”.
Alle domande ha risposto l’assessore regionale
Mauro Alessandri, partendo dagli edifici scolastici di proprietà delle province e delle città metropolitane. “Nella determinazione del 31 luglio 2017 – ha spiegato – a seguito della legge n. 232 del 2016, sono stati individuati gli interventi da candidare per il finanziamento assegnato dalla Regione Lazio di 23,4 milioni di euro. Si tratta di interventi di adeguamento sismico, di messa in sicurezza, nonché di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza antincendio”. Per quanto riguarda gli edifici scolastici di proprietà dei Comuni, Alessandri ha spiegato che sono stati assegnati alla Regione fondi statali per 76.355.422 euro, da utilizzare – anche qui – per interventi di adeguamento e miglioramento sismico, messa in sicurezza antincendio.
Nell’ultima parte del suo intervento, l’assessore si è soffermato sui fondi regionali per il recupero e la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, per un importo di circa 76,5 milioni di euro, che ha finanziato 501 interventi. “La situazione dunque è sotto controllo – ha concluso Alessandri – nel momento in cui vi sono degli strumenti, già fissati dal bando e poi attivati concretamente dalla Regione, che prevedono il controllo rispetto ai lavori effettuati a fronte di una richiesta. Certamente c’è il tema delle competenze, la Città metropolitana e le Province hanno una competenza diretta rispetto ai loro edifici a mapparne le obsolescenze e acquisire eventualmente risorse di finanza propria o di investimenti o risorse statali per poter riadeguare, e lo stesso vale per i Comuni. La Regione quest'anno ha fatto la sua parte, pur non avendo una competenza diretta, nell’interesse della sicurezza della popolazione scolastica, dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola, con particolare attenzione al rispetto delle finalità previste dai bandi, oltre che in fase progettuale, anche in fase di esecuzione dei lavori di collaudo degli stessi”.
Dopo la relazione dell’assessore c’è stato il dibattito in Aula.
Francesca De Vito (M5s) ha contestato la frase di Alessandri “abbiamo tutto sotto controllo”, citando dati di Legambiente Lazio, “che parla – ha detto De Vito – di interventi da fare per quanto riguarda le certificazioni di qualità di oltre l’82 per cento; di collaudo statico per oltre il 67 per cento; di prevenzione degli incendi per il 78 per cento, ma sono numeri ancora da attuare; per la certificazione della prevenzione degli incendi per il 77 per cento. E non parliamo del problema dell’antisismico”.
Valentina Grippo (Pd) ha invece sottolineato il ruolo attivo della Regione “ma purtroppo – ha detto – questo lavoro di mappatura, che da anni noi sollecitiamo, non compete alla Regione, ma compete agli Enti locali, ai Comuni, che vanno sollecitati a tutti i livelli istituzionali, in modo che l’organo centrale, che poi è il Miur, possa fare le proprie valutazioni sulla base di una mappatura esistente”.
Gaia Pernarella (M5s) ha auspicato maggiori controlli da parte della Regione: “Non può pensare di gestire i finanziamenti – ha detto – e di non andare a verificare effettivamente come questi soldi vengono spesi. Non si può verificare solo sulla carta”.
Orlando Angelo Tripodi (Lega) ha criticato la Regione perché “soprattutto nel quinquennio passato, ha fatto solamente appelli, risultando oggi in testa ai peggiori interventi fatti per quanto riguarda gli istituti scolastici”.
Nella replica finale, l’assessore
Mauro Alessandri ha risposto ad alcuni quesiti posti durante il dibattito. “Quando dico tutto sotto controllo – ha detto – intendo che è sotto controllo il tutto che sta dentro a quelle procedure che abbiamo attivato. Se poi mi chiedete un impegno a dotarci di una platea di controllori che fisicamente vanno in ogni scuola a vedere tutti gli interventi come sono stati realizzati a mano a mano che i cantieri stanno prendendo forma, questo è impossibile”. Sulle competenze, inoltre, Alessandri ha ribadito che “sul primo ciclo le hanno i comuni, mentre per il secondo ciclo le hanno le province o la città metropolitana. La Regione Lazio non si può sostituire a loro, ma deve integrare ed essere al fianco di tutti questi Enti continuamente, cercando di rendere le procedure più chiare possibili, di essere a disposizione con le proprie tecnostrutture e anche con gli atti di indirizzo politico e di garantire il rispetto dei tempi che ogni volta queste fonti di finanziamento giustamente impongono agli enti che debbono stilare le graduatorie”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio