Lavoratori digitali, l'Aula approva i primi cinque articoli della pl 40
I lavori riprenderanno mercoledì 20.
14/03/2019Approvati oggi dall’Aula cinque dei quattordici articoli che compongono la proposta di legge regionale n. 40, “Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali”, d’iniziativa della Giunta. Approvati tre emendamenti e tre subemendamenti con i quali l’assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino, ha riformulato il comma 2 dell’articolo 2 e gli articoli 3 e 5. L’articolo 1 richiama i princìpi a cui la legge intende fare riferimento, sia citando gli articoli 4, 32, 41 e 117 della Carta costituzionale sia la tematica dell’innovazione e la conseguente necessità di dare una soluzione alle problematiche che questa innovazione comporta.
L’articolo 2 stabilisce le finalità del provvedimento e l’ambito d’applicazione: “La presente legge si applica al lavoratore, ora lavoratore digitale, che, indipendentemente dalla tipologia e dalla durata del rapporto di lavoro, offre la disponibilità della propria attività di servizio all’impresa, da ora piattaforma digitale”. Così invece recita l’articolo 3, come subemendato dallo stesso assessore Di Berardino: “La Giunta regionale (…) individua con deliberazione le misure finalizzate a promuovere la tutela della salute e della salute del lavoratore digitale”, mentre l’articolo 4 detta disposizioni in materia assistenziale e previdenziale, stabilendo che “la piattaforma digitale attiva, senza oneri per il lavoratore digitale, l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in favore del lavoratore digitale, per danni cagionati a terzi durante l’effettuazione dell’attività di servizio, nonché quella per la tutela della maternità e della paternità”.
Con l’articolo 5 si ribadisce il no al cottimo e si definisce che il compenso deve essere orario, ma definito attraverso la contrattazione tra le parti, quindi la rappresentanza dei lavoratori e la rappresentanza delle piattaforme.
Nel corso della seduta è intervenuta più volte la relatrice di minoranza,
Roberta Lombardi (M5s), per ribadire la contrarietà del suo gruppo al provvedimento che presenterebbe profili di illegittimità costituzionale. La seduta è stata poi sospesa e aggiornata a
mercoledì 20 marzo alle ore 10. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio