Rifiuti, prosegue l'esame della proposta di legge per incentivare il compostaggio aerobico
Il Consiglio regionale ha concluso l'esame dell'articolato, rinviati a domani l'esame degli ordini del giorno e la votazione finale.
16/09/2019Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da
Mauro Buschini, ha proseguito oggi l’esame della proposta di legge per incentivare il compostaggio aerobico dei rifiuti organici. Nel pomeriggio sono stati esaminati gli emendamenti e sono stati approvati tutti gli articoli del testo. Il presidente ha poi aggiornato la seduta alle 12 di domani, martedì 17 settembre, per procedere all’esame degli ordini del giorno presentati e quindi alla votazione finale sulla proposta di legge.
Il provvedimento, che ha come primo firmatario
Marco Cacciatore (M5s), individua una serie di azioni volte al trattamento e alla valorizzazione locale dei rifiuti organici, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale prodotto dai trasporti. Nelle intenzioni dei proponenti, la gestione diretta o associata in comunità di piccole e medie dimensioni della frazione del rifiuto organico secondo metodi di trasformazione aerobica consente facilmente di governare il processo di trasformazione in compost del rifiuto organico che potrà poi essere utilizzato agevolmente dagli agricoltori nei terreni prossimi al punto di trasformazione e produzione. La Regione incentiva da tempo i metodi biologici di produzione agricola e l’utilizzo del compost di qualità sui terreni costituisce la chiusura del cerchio di questa pratica virtuosa
La proposta di legge prevede bandi pubblici per concedere contributi a soggetti anche privati per la produzione di compost di qualità; per diffondere le pratiche di autocompostaggio di comunità; per realizzare impianti di prossimità; per sviluppare progetti di informazione, controllo e monitoraggio; per realizzare, infine, iniziative di formazione e informazione sulle pratiche di compostaggio. Per queste finalità, vengono istituti due specifici fondi: per la parte corrente sono stanziati 200 mila euro per il 2020 e il 2021, 500mila l’anno per lo stesso periodo per la parte in conto capitale.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio