Rifiuti, approvata legge su compostaggio aerobico
Previsti contributi per la realizzazione di impianti di prossimità, per progetti di monitoraggio e controllo, per la formazione sulle pratiche di compostaggio.
17/09/2019Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini, ha approvato oggi a maggioranza (con 26 voti a favore, 4 astenuti e 4 contrari) la proposta di legge per incentivare il compostaggio aerobico dei rifiuti organici, primo firmatario Marco Cacciatore (M5s). Le nuove norme impegnano la Regione a promuovere le pratiche di compostaggio aerobico e, in particolare, di auto compostaggio, di compostaggio di comunità e di prossimità, in maniera da aumentare la produzione di compost di qualità, contribuendo allo stesso tempo a ridurre l’impatto ambientale prodotto dai trasporti. La Regione adotterà, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge un disciplinare per definire le azioni e le misure utili ad assicurare la qualità del prodotto.
Il monitoraggio della produzione sarà assicurato attraverso la comunicazione annuale da parte dei Comuni alla direzione regionale competente su: quantitativo del rifiuto organico raccolto, tipologia e ubicazione degli impianti di trattamento, numero delle utenze che hanno effettuato l’autocompostaggio e il compostaggio di comunità. Al fine di incentivare queste pratiche, sono previsti specifici bandi per concedere contributi a soggetti pubblici e privati finalizzati alla realizzazione di impianti di prossimità, allo sviluppo di progetti di informazione, controllo e monitoraggio e, infine, alla promozione di iniziative di formazione e informazione sulle pratiche di compostaggio.
I risultati ottenuti saranno monitorati attraverso una relazione predisposta dalla Giunta regionale – entro un anno dall’entrata in vigore della legge – che sarà inviata alla commissione consiliare competente e al comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi. Per le finalità della legge, inoltre, vengono istituti due specifici fondi: per la parte corrente sono stanziati 200mila euro per ciascuna annualità 2020 e 2021; per la parte in conto capitale 500mila euro l’anno per lo stesso periodo.
A favore della legge hanno votato tutti i gruppi consiliari che fanno riferimento al presidente Zingaretti e il Movimento 5 stelle. Hanno votato contro i consiglieri della Lega, Stefano Parisi (Lazio 2018) e Massimiliano Maselli (NcI). Astenuti Forza Italia e Fratelli d’Italia. Prima del voto finale sono stati approvati anche 24 ordini del giorno collegati alla legge, tutti presentati dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia.
Ad aprire le dichiarazioni di voto,
Massimiliano Maselli (NcI), che ha parlato di “inutilità assoluta di questa proposta di legge, classico esempio di propaganda elettorale”. Nell’esprimere parere contrario, Maselli ha spiegato che a suo avviso le priorità sono gli impianti, completare il ciclo dei rifiuti, organizzare bene la raccolta differenziata, “tutte grandi carenze che noi abbiamo nel Lazio”, ha detto. Voto contrario è stato dichiarato anche dal capogruppo della Lega,
Orlando Tripodi, il quale però ha precisato che i motivi del parere negativo sono dovuti “a come la legge è stata imposta dalla maggioranza di quest’Aula, per come è stata messa in campo dal Movimento 5 Stelle. La norma è giusta, corretta, ben fatta – ha detto Tripodi – ma il sistema in cui è stata obbligata l’Aula a essere qui a discutere di questa cosa a noi non sta bene”. Negativo anche il giudizio di
Pasquale Ciacciarelli (Misto), secondo il quale la legge doveva essere inserita in un piano più organico: “Oggi noi ci troviamo a varare un provvedimento monco, che ha bisogno di una maggiore riflessione, ma che deve essere varato perché c’è questo accordo tacito tra il Pd e il Movimento 5 Stelle”.
Voto di astensione è stato invece annunciato da
Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia e da Giuseppe Simeone, presidente del gruppo di Forza Italia. Il primo ha precisato che vi è un parere negativo non nel merito, “dove comunque ci sono situazioni con le quali possiamo anche concordare”, ma per il modo con cui si è arrivati a questa proposta di legge, “al fatto che fosse incardinata più velocemente rispetto al piano rifiuti”.
Giuseppe Simeone ha così motivato l’astensione del suo gruppo: “Avremmo voluto trovare questa materia dentro il Piano regionale dei rifiuti e affrontarla nella sua interezza, certe volte, però, è meglio poco che niente e allora ci accontentiamo anche di questo. Ma i Comuni che ogni giorno combattono con i rifiuti e non sanno dove smaltirli non si possono accontentare. Prima affrontiamo il Piano regionale dei rifiuti, prima riusciamo a dare tutte le risposte all’intera filiera”.
Il primo firmatario della proposta di legge,
Marco Cacciatore (M5s), nel dichiarare il voto positivo del suo gruppo, ha richiamato la direttiva europea 98/2008 (cosiddetta “Direttiva rifiuti) che è stata più volte riformata ma non sul computo che l’Unione europea chiede sull’organico. “L’Unione europea – ha spiegato il presidente della decima commissione – non vuole il 65 per cento di raccolta differenziata, posto che quel risultato è migliorativo: l’Unione Europea vuole che gli Stati differenzino la componente organica biodegradabile al 55 per cento e noi siamo molto indietro”. Cacciatore ha poi precisato che con la legge approvata oggi “il sistema pubblico è alleggerito e, quindi, avvantaggiato: risparmia costi e ci guadagna in efficienza, in un contesto, come dicono gli americani,
win-win, dove tutti in qualche modo guadagnano”.
Voto favorevole è stato espresso anche da
Gino De Paolis (Lista civica Zingaretti), intervenuto a nome di tutti i gruppi di maggioranza relativa. “Pensiamo che approvare questo provvedimento, mentre la Giunta ha già depositato il Piano rifiuti, sia rafforzativo di una linea politica decisa da questa Regione e condivisa con il Movimento 5 Stelle o con chi vorrà darci il suo contributo in termini di voti”, ha dichiarato De Paolis. “Noi non siamo per l’incenerimento dei rifiuti – ha aggiunto – noi siamo per una modalità che chiude il ciclo rifiuti in maniera corretta e rispettosa dell’ambiente. Il Piano rifiuti, chiaramente, sarà determinante e darà una fisionomia a questa maggioranza sotto il punto di vista proprio di una assunzione di responsabilità”.
In chiusura di seduta è intervenuto anche l’assessore regionale
Massimiliano Valeriani, il quale ha dichiarato che la Giunta approva il provvedimento perché va nella stessa direzione del Piano rifiuti. A tal proposito, rispondendo ad alcuni consiglieri che chiedevano a che punto fosse il Piano, Valeriani ha spiegato che “adesso è in fase di pubblicazione per le osservazioni e tra qualche settimana lo avrete qui e lo discuteremo”. Sul tema degli impianti, l’assessore ha anticipato la posizione della Giunta: “Noi abbiamo il dovere di sollecitare il più possibile gli enti locali, la Regione farà la sua parte mettendo risorse pubbliche per far realizzare, far costruire impianti di proprietà pubblica. Uno degli elementi di fragilità del sistema Lazio – ha concluso Valeriani – è che c’è una totale predominanza della proprietà privata rispetto agli impianti di trattamento dei rifiuti”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio