L'Aula approva sette atti di indirizzo rivolti alla Giunta
Tra i temi trattati: nuovo scalo per i voli low cost, una mozione a sostegno del popolo Saharawi rifugiato in Algeria e nuove risorse per Roma capitale
29/10/2019Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente
Devid Porrello (M5s), ha discusso e approvato sette atti di indirizzo rivolti alla Giunta regionale. La mozione n. 42 del 25 luglio 2018, di
Michela Califano ed
Enrico Forte del Partito democratico impegna il presidente Zingaretti a: sollecitare l’istituzione di un tavolo tecnico tra ministero Infrastrutture e trasporti e regione Lazio per individuare il secondo aeroporto di servizio allo scalo di Fiumicino, per dislocarvi le linee low cost; mettere in atto iniziative tese a bloccare il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino, procedendo a riordino e riorganizzazione dell’attuale complesso aeroportuale; riesaminare con il Mit l’aspetto della configurazione della macroarea centro; verificare la possibilità di individuare l’aeroporto “E. Comani” di Latina o altri siti ritenuti idonei, anche nel quadrante nord della regione, come scalo adeguato per i voli low cost; favorire il collegamento ferroviario, già sottoposto con esito positivo alla valutazione di impatto ambientale, tra Campoleone e Ponte Galeria; favorire la realizzazione del raddoppio dei binari tra ponte Galeria e aeroporto ed evitare che l’alta velocità passi in zona 1 della riserva naturale statale del litorale romano.
La seconda mozione, la n. 64 del 24 ottobre 2018, a firma di
Chiara Colosimo (FdI) e altri (
Marco Cacciatore e
Devid Porrello del Movimento 5 stelle,
Alessandro Capriccioli di Più Europa radicali e
Eugenio Patanè del Pd) impegna il presidente della Regione e la Giunta a stanziare fondi regionali destinati alla cooperazione decentrata e agli aiuti umanitari per la popolazione Saharawi rifugiata in Algeria e a farsi parte attiva nei confronti del governo nazionale al fine di: adottare ogni iniziativa utile a favorire la ripresa dei negoziati diretti, sotto l’egida Onu, tra regno del Marocco e Fronte Polisario; attivarsi nelle sedi opportune affinché il mandato della missione Minurso venga aggiornato sulla base dei più recenti analoghi modelli approvati dal Consiglio di sicurezza; favorire l’operato del nuovo inviato personale del segretario generale delle Nazioni unite, Horst Kohler, che sta tentando di riprendere i negoziati; chiedere al governo marocchino di liberare tutti i prigionieri politici e fornire notizie sui desaparecidos; porre fine allo sfruttamento delle risorse naturali del Sahara occidentale; valutare l’opportunità di riconoscere alla rappresentanza in Italia del Fronte Polisario lo status diplomatico.
Porta la firma di
Michela Di Biase (Pd) la mozione n. 158 del 29 maggio 2019, che impegna il presidente della regione, l’assessore alla Sanità e la Giunta a porre in essere le azioni necessarie per migliorare e rendere più fruibili l’accesso e il percorso sanitario negli ospedali e strutture sanitarie del Lazio alle persone con disabilità visiva e in particolare: consentire che nei pronto soccorso il disabile visivo venga accompagnato anche da un suo familiare o persona di sua fiducia; valutare l’opportunità che nei pronto soccorso venga istituito un apposito codice di attenzione da associare al paziente minorato della vista; organizzare corsi di formazione per il personale sanitario e amministrativo del servizio sanitario regionale volti a fornire adeguata conoscenza della disabilità visiva; aggiornare i sistemi eliminacode presenti nelle aziende Usl in modo da renderli parlanti.
L’atto di indirizzo presentato e illustrato in aula da
Francesca De Vito (M5s), vale a dire la mozione n. 183 del 25 luglio 2019, porta anche la firma della sua collega di partito
Gaia Pernarella e di
Pasquale Ciacciarelli di Forza Italia e di
Massimiliano Maselli di Noi con l’Italia, cui si è aggiunta in Aula la sottoscrizione di Califano. Tale mozione impegna la Giunta regionale a farsi portavoce presso l’azienda regionale Cotral per effettuare una rimodulazione delle corse prevedendo un nuovo percorso che colleghi in maniera più puntuale all’aeroporto Ostia antica (compresa l’area archeologica dei porti imperiali di Claudio e Traiano), del borgo storico, del castello di Giulio II e della riserva statale del litorale, in considerazione della candidatura di quest’area a sito Unesco.
Più poteri al commissario per la ricostruzioneL’Aula ha approvato anche la mozione n.190 presentata dal consigliere
Sergio Pirozzi (Sergio Pirozzi Presidente), concernente l’attribuzione di poteri con deroga al Commissario straordinario per la ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici dal 24 agosto 2016. La mozione, illustrata dal consigliere Pirozzi e sottoscritta dal consigliere
Fabrizio Ghera (FdI), impegna il presidente Zingaretti a chiedere al Governo di intervenire in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici, nonché di accelerare il processo di ricostruzione mediante l’inserimento di disposizioni ad hoc nella legge di conversione del decreto-legge del 21 ottobre 2019 e di trasmettere le stesse all’attenzione della VIII commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati.
Con la mozione e il relativo subemendamento, sostenuti in Aula con interventi del consigliere
Giancarlo Righini (FdI) e
Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia), si introduce, come ha spiegato Pirozzi, “come per Genova, l’attribuzione di poteri in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale solo ed esclusivamente ai 25 comuni che presentano una percentuale superiore al 50 per cento di edifici dichiarati inagibili (il cosiddetto 50%+1) mentre per i restanti resta il canale ordinario”. Quanto alla zona urbana franca speciale “in vigore da 4 anni, vogliamo dare un lasso di tempo di pianificare le attività aziendali per altri 6 anni. Con questa mozione il Consiglio regionale del Lazio - ha esposto - introduce il principio della differenziazione: chi ha avuto la distruzione deve avere un passaggio privilegiato perché fino ad oggi non si è tenuto conto che il cratere è di 140 comuni ma solo 25 hanno avuto la distruzione. Il metodo stabilito nel 2016 è stato sbagliato, in quanto la ricostruzione privata è ferma al 4% e quella pubblica allo 0,5% in tutto il cratere. Bisogna cambiare passo, se non attiviamo le procedure in deroga le macerie rimarranno a vita perché il rischio è che una volta ricostruito non ci siano più le comunità pronte ad abitare quei luoghi”. Fra le altre modifiche al decreto-legge recentemente approvato, tenuto conto del maggior numero di procedimenti in carico a questi Comuni, si prevede di assumere a tempo indeterminato nel corso degli anni 2020 e 2021 ulteriore personale in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale e, al fine di rilanciare economicamente i territori colpiti, è inoltre consentito il cambio di destinazione d’uso degli edifici dichiarati inagibili.
“Validissimi temi” per l’assessore ai Lavori pubblici e tutela del territorio, mobilità, Mauro Alessandri, “intendiamo assumere queste proposte – ha detto - che porteremo al tavolo di lavoro per un confronto con i sindaci e con le parti sociali per apportare modifiche al decreto approvato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana”.
Il Consiglio ha poi approvato la mozione n.201, presentata dal consigliere
Alessandro Capriccioli (+ Europa Radicali), concernente interventi urgenti per la manutenzione del Carcere di Santo Stefano e messa in sicurezza dei luoghi per l’accesso e la fruizione al pubblico dell’ex carcere borbonico, “luogo dal valore monumentale enorme e uno dei simboli dell’Europa – ha spiegato Capriccioli - che oggi versa in stato di abbandono e degrado nonostante una serie di interventi di ristrutturazione parziale nel 2000”. La mozione impegna la Giunta e il presidente della Regione ad attivarsi presso il governo e Mibac affinché i fondi già stanziati dal Cipe nel 2016, per un ammontare iniziale di 70 milioni di euro, vengano utilizzati nel più breve tempo possibile per evitare danni strutturali che ne comprometterebbero definitivamente il valore.
La mozione è stata in primis sottoscritta da
Giuseppe Simeone (FI) che ha ritirato la sua – firmata con i consiglieri di Forza Italia
Giuseppe Emanuele Cangemi e
Laura Cartaginese - calendarizzata al punto successivo dell’ordine del giorno, ricordando che ad oggi è vietato lo sbarco sull’isola perché non in sicurezza. In seguito è stata sottoscritta anche da Marietta Tidei (Italia Viva), che pure aveva inoltrato una mozione con le stesse finalità anche se non calendarizzata in quanto presentata successivamente, quindi ritirandola la sua. La mozione è poi stata sottoscritta da
Eleonora Mattia (Pd) e da
Gaia Pernarella (M5s). “La messa in sicurezza è sicuramente un punto da cui partire, ma vorremmo chiedere anche un processo partecipato per definire il destino dell’isola di Santo Stefano, per avere un’idea di quello che deve rappresentare quest’isola oltre alla scuola di formazione politica”, ha detto Pernarella.
Anche gli altri consiglieri del Movimento 5 stelle hanno apposto la loro firma, così come gli altri consiglieri della provincia pontina,
Enrico Forte e
Salvatore La Penna (Pd) e altri. La mozione n. 204 presentata dal consigliere
Antonello Aurigemma (Gruppo Misto), concernente il cambio di denominazione dell’ospedale G.B. Grassi di Ostia in Ospedale Sant’Agostino, che vedeva favorevole il gruppo del Movimento 5 stelle, è stata respinta.
Più fondi per Roma capitaleApprovata infine la mozione n. 206, presentata dalla consigliera Colosimo e sottoscritta nel corso dei lavori dal consigliere Aurigemma, che impegna “la Giunta regionale e l’assessore competente a prevedere uno stanziamento di fondi e le iniziative necessarie a rafforzare le prerogative e i poteri di Roma in un quadro di maggiore attenzione alle problematiche di rilievo nazionale che inevitabilmente ricadono sulla città alla quale è necessario riconoscere la centralità di Roma capitale”. Nel corso del dibattito che ha preceduto il voto, era intervenuta la consigliera
Valentina Corrado (M5s) che aveva chiesto lo stralcio di alcuni passaggi in premessa, evidentemente critici nei confronti della Giunta capitolina. La mozione è stata poi votata per parti separate. Corrado ha così annunciato il voto favorevole all’impegno e il voto contrario alle premesse. L’assessore Alessandri ha ricordato l’impegno finanziario della Regione Lazio per il trasporto pubblico locale della capitale, per le strade, per il Tevere, per il dissesto idrogeologico.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio