Consiglio approva mozione contro discarica Monte Carnevale e pro Ato Roma Capitale
Richiesto inoltre l’impegno della Giunta per riqualificare la Valle Galeria, per l’autosufficienza dei singoli Ato e per il potenziamento della raccolta differenziata. Approvate anche altre 7 mozioni.
06/02/2020Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi otto mozioni, tra le quali una dedicata alla questione dei rifiuti e, in particolare, alla discarica individuata dalla Giunta di Roma Capitale nella Valle Galeria in località Monte Carnevale, già oggetto di proteste dei residenti nei giorni scorsi davanti alle sedi del Comune, della Regione e del Consiglio regionale (dove un gruppo di manifestanti era stato ricevuto da alcuni consiglieri). La mozione approvata è frutto di una sintesi tra tre mozioni presentate da Fabrizio Ghera (Fratelli d’Italia), Marco Vincenzi (Partito democratico) e Marco Cacciatore (M5s).
Al termine di un ampio dibattito e dopo una sospensione dei lavori per consentire una convergenza su un unico testo condiviso dai proponenti, il Consiglio ha approvato a maggioranza, dopo il voto per parti separate (chiesto da Fratelli d’Italia), la mozione contenente i punti più significativi delle iniziali tre proposte:
- Riqualificazione della Valle Galeria;
- Istituzione dell’Ambito territoriale ottimale (Ato) a sé stante di Roma Capitale;
- Autosufficienza e chiusura del ciclo dei rifiuti all’interno dei singoli Ato individuati dalla Regione nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti;
- Stimolare la raccolta differenziata nella Capitale;
- Promuovere, nel caso Roma Capitale ritirasse la scelta di Monte Carnevale (senza sostituirla con altro sito), la futura individuazione di più discariche di minori dimensioni su Roma, evitando però cave dismesse e impianti esistenti.
Il capogruppo
Fabrizio Ghera, prima del voto, è intervenuto per spiegare che “Fratelli d’Italia non sottoscrive il documento unificato, perché ribadisce solo il suo no alla discarica di Monte Carnevale”. Di “teatrini” ha parlato invece
Francesca De Vito (M5s) che non ha partecipato al voto dopo aver dichiarato che “la mozione danneggia Roma” e che “la sindaca è stata lasciata sola di fronte alla responsabilità di individuare un sito”. Per
Marco Cacciatore (M5s) l’Aula avrebbe dovuto esprimere “un no più netto alla scelta di Monte Carnevale, che va ad insistere su un territorio già martoriato dall’esperienza di Malagrotta, nonché ad altri siti a rischio epidemiologico”.
Daniele Giannini (Lega) si è detto dispiaciuto per la mancata possibilità di portare un voto unanime su una mozione inerente i rifiuti, sottolineando come siano “giuste le proteste della popolazione di un territorio che ha già dato sulla questione rifiuti”.
Chiara Colosimo (FdI) ha letto in Aula una lettera di protesta scritta da un cittadino della Valle Galeria, mentre
Massimiliano Maselli (FdI) ha contestato il metodo della scelta, perché “non programmata e non fatta con attenzione”.
Gino De Paolis (Lista Zingaretti) ha dichiarato che la mozione unitaria costituisce una sintesi delle posizioni comunque contrarie alla scelta fatta dal sindaco di Roma, Virginia Raggi. Posizione condivisa da
Eugenio Patanè (Pd), che ha definito “molto seria” la sintesi trovata nella mozione unificata, perché “chiede chiaramente a Roma di revocare la delibera su Monte Carnevale, lasciando alla Giunta regionale le sue competenze sulla riqualificazione della Valle Galeria”.
Di seguito, in sintesi, le altre sette mozioni approvate oggi dal Consiglio regionale.
La n. 199, prima firmataria Marta Bonafoni (Lista Zingaretti), che impegna presidente e Giunta regionale a promuovere una “Conferenza dell’Appia Antica” che metta a sistema tutti i livelli istituzionali interessati, per la definizione di una strategia integrata per la valorizzazione del Parco.
La n. 228, primo firmatario Paolo Ciani (Centro solidale – Demo.S), con la quale si impegnano presidente e assessori competenti a predisporre Linee guida con uniformi indirizzi clinico-organizzativi per la diagnosi, la presa in carico e il trattamento del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd), da indirizzare a tutte le Asl.
La n. 223, primi firmatari Giancarlo Righini e Chiara Colosimo (FdI), con la quale si impegnano presidente e Giunta regionale a intervenire per garantire la sicurezza e l’incolumità degli operatori sanitari, visti i numerosi recenti casi di aggressione nell’esercizio delle loro funzioni.
La n. 230, primo firmatario Alessandro Capriccioli (+Europa-Radicali), con la quale si impegna il presidente della Regione ad attivarsi per fare luce sui rilievi emersi nel rapporto del Comitato per la prevenzione della tortura in merito a fatti accaduti all’interno del carcere di Viterbo.
La n. 232, presentata dal gruppo della Lega, con la quale si impegnano il presidente Zingaretti e l’assessore Di Berardino a prorogare il percorso formativo di 97 tirocinanti regionali degli uffici giudiziari dopo 10 anni di precariato e ad attivarsi per la loro stabilizzazione.
La n. 231, presentata dal gruppo Forza Italia, con la quale si impegnano presidente e assessore regionale competente in materia, a presentare un programma di rilancio della sanità che abbia come priorità l’abbattimento dei tempi delle liste di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie e l’implementazione delle risorse per l’assistenza domiciliare integrata, quella specialistica ambulatoriale, quella residenziale e quella per le persone disabili.
La n. 233, presentata dal gruppo della Lega, con la quale si impegnano il presidente Zingaretti e gli assessori competenti in materia a salvaguardare i livelli occupazionali e salariali dei 129 dipendenti di Lazio Ambiente Spa.
In apertura di seduta il presidente
Mauro Buschini ha invitato l’Aula a osservare un minuto di silenzio per ricordare le due vittime dell’incidente ferroviario di Lodi e “per rivolgere un pensiero anche alle loro famiglie e alle persone rimaste ferite”, ha detto.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio