09/12/2020Due milioni di euro lo stanziamento previsto per il biennio 2021-2022, per rilanciare le manifestazioni di rilevanza internazionale, nazionale, regionale e locale.
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Devid Porrello (M5s), riunito in modalità telematica mista (parte dei consiglieri nell’Aula consiliare, la maggior parte in remoto) ha approvato, con 37 voti a favore, un solo astenuto, la proposta di legge regionale n. 203, “Disciplina del sistema fieristico regionale”, d’iniziativa dei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia. La Regione Lazio procede così a un riordino della normativa regionale di settore, abrogando la legge di settore n. 14 del 1991 e dettando una nuova disciplina per il sistema fieristico laziale quale strumento della politica regionale di sviluppo delle attività economiche e produttive, di ricerca e innovazione. La nuova legge prevede uno stanziamento di due milioni di euro per il biennio 2020-2021, oltre alla possibilità di ricorrere alle risorse previste per gli interventi di sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (di cui alla legge regionale 5/2008) e alle risorse concernenti i nuovi programmi cofinanziati con i fondi strutturali di investimento europei (Sie), per gli anni 2021-2027. Come ha voluto sottolineare nel corso della relazione introduttiva il primo firmatario della pl 203, Massimiliano Maselli (FdI), si tratta di “una cifra abbastanza importante, paragonabile a quanto stanzia la Regione Lombardia che è sicuramente una regione modello per quanto riguarda il sistema fieristico”.
“Il sistema delle fiere in Italia – ha spiegato Maselli, citando come fonte il quotidiano il Sole24Ore - muove un giro di affari di circa 60 miliardi di euro l’anno e il 50 per cento dell’export è generato da contatti attivati e sviluppati in occasione delle manifestazioni fieristiche, quindi ancora di più possiamo comprendere l’importanza del sistema fieristico”. Ripercorrendo le tappe del lavoro svolto prima che la pl 203 approdasse nell’Aula, è intervenuta la presidente della commissione Sviluppo economico, Marietta Tidei (Gruppo misto) la quale ha posto l’accendo sull’indotto turistico che sarà generato dalla partecipazione alle fiere. A dare un quadro della situazione, è intervenuta in discussione generale anche la capogruppo del Movimento 5 stelle, Roberta Lombardi, la quale ha ricordato che prima dell’arrivo della pandemia erano programmate in Italia 947 manifestazioni fieristiche con 200 mila espositori e venti milioni di visitatori.
“A livello regionale – ha dichiarato Lombardi - non potevamo far trascorrere questo 2020 senza una riforma di sistema del settore fieristico laziale approvando una legge quadro che non solo adeguasse la normativa regionale alle innovazioni intervenute nel settore in tutti questi anni ma che semplificasse, sostenesse e valorizzasse effettivamente gli eventi fieristici e congressuali organizzati nella nostra regione”. Nel corso della discussione generale è intervenuta anche la consigliera Marta Leonori (Pd) che ha ricordato l’attività emendativa svolta dalla maggioranza. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore al ramo, Paolo Orneli, per una legge che “aggiorna la precedente, effettivamente molto datata, uniforma la nostra legislazione sulle fiere alle leggi nazionali e ci porta in linea con le legislazioni recenti di altre regioni italiane”.
Il testo della legge introduce alcune classificazioni, suddividendo le manifestazioni fieristiche in manifestazioni di rilevanza internazionale, nazionale, regionale e locale, sulla base dei requisiti e dei criteri di riconoscimento che saranno stabiliti da un apposito regolamento. Le manifestazioni saranno inserite in un apposito calendario regionale. Presso la direzione regionale competente in materia di sviluppo economico e attività produttive si prevede l’istituzione del “Tavolo per il sistema fieristico regionale”, presieduto dall’assessore al ramo, attorno al quale siederanno i rappresentanti della direzione regionale competente per le manifestazioni fieristiche e delle direzioni regionali di volta in volta interessate per materia, delle autonomie locali e funzionali, nonché del sistema fieristico regionale. La Regione potrà concorrere finanziariamente alle iniziative promozionali e di sostegno, anche nell’ambito del programma alla promozione e allo sviluppo sui mercati esteri del sistema fieristico regionale, e a progetti finalizzati a potenziare e ammodernare i centri fieristici.
Prima del voto finale, l’Aula ha altresì approvato tre ordini del giorno presentati dalla consigliera Francesca De Vito (M5s), con i quali, come ha spiegato la proponente, si accolgono le indicazioni date dalle maggiori associazioni di categoria nel corso delle audizioni che hanno accompagnato l’esame della pl 203 in commissione. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio