Il Consiglio regionale ha iniziato l'esame della manovra di bilancio 2021-23
L’assessora Sartore ha illustrato in Aula anche le linee di indirizzo 2021-27 e il Defr. Conclusa la discussione generale, domani inizia l’esame degli articolati.
21/12/2020Il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato oggi l’esame della manovra di bilancio 2021-23, illustrata in Aula dall’assessora regionale Alessandra Sartore. Conclusa la
discussione generale, domani inizierà l’esame degli articolati con i relativi emendamenti e subemendamenti
Insieme ai due provvedimenti della manovra, la proposta di legge regionale n. 262 del 10 dicembre 2020 (Legge di stabilità regionale 2021) e la proposta di legge regionale n. 263 del 10 dicembre 2020 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023), Sartore ha illustrato con un’unica relazione anche la proposta di deliberazione consiliare n. 51 (“Un nuovo orizzonte di progresso socio-economico - Linee d’indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027”) e la proposta di deliberazione consiliare n. 54 (“Documento di economia e finanza regionale 2021 - anni 2021- 2023”).
Nella parte della sua relazione dedicata alla proposta di
deliberazione consiliare n. 51, l’assessora
Alessandra Sartore ha sottolineato il “buon lavoro” svolto in quarta commissione, dove il provvedimento è stato approvato il 3 dicembre scorso con 121 emendamenti accolti su 260 presentati. Un documento che si basa su due assi – lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze – e si articola in macroaree, progetti e azioni, finalizzate all’utilizzo di circa 6,5 miliardi di euro derivanti da fondi europei e trasferimenti statali.
“Il lavoro su questo documento è stato fatto, com’è noto, in una situazione eccezionale quale quella delineata dalla pandemia – ha detto Sartore – per cui il provvedimento conferma la necessità, divenuta cogente dopo la crisi sanitaria, di coniugare i due assi nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. Il nuovo ruolo delle politiche regionali sarà quindi quello di ridurre gli effetti negativi dello shock, con le tecnologie disponibili e aumentare la resilienza”. L’assessora ha poi ricordato i quattro indirizzi generali: “La definizione di politiche prioritarie è il primo indirizzo; il secondo è la necessità di concentrazione degli interventi; il terzo è la progettazione aderente allo sviluppo sostenibile; il quarto è la necessità di espandere la quota manifatturiera e riequilibrare la componente dei servizi verso un’offerta con contenuto di conoscenza.”.
“E' nelle crisi che nasce l'inventiva”. Alessandra Sartore, è partita da questa frase di Albert Einstein per raccontare al Consiglio regionale il
Documento di economia e finanza 21-23. “Il quadro macroeconomico mondiale – ha spiegato – vede ancora scambi rallentati anche nei prossimi mesi, in un quadro di incertezza per l'emergenza sanitaria. Gli interventi nazionali e regionali nel 2020 per contrastare gli effetti economici della pandemia hanno raggiunto 300mila lavoratori autonomi, 119mila famiglie hanno usufruito del reddito di cittadinanza, 13mila della pensione di cittadinanza, 35mila del reddito di emergenza.”. Sartore ha quindi spiegato che in base a questo quadro nel Defr vengono rimodulate le politiche regionali per il prossimo triennio. “La nostra Regione ha predisposto e presentato al governo 44 progetti per un valore di 17 miliardi – ha detto Sartore – per questo, in via prudenziale abbiamo stimato di avere a disposizione risorse finanziarie per 6,5 miliardi. Prevediamo investimenti di 2,7 miliardi per lo sviluppo sostenibile, pari allo 0,5 per cento del Pil all'anno.”. L'assessora ha poi illustrato l'andamento dei conti pubblici negli ultimi anni, evidenziando la diminuzione del disavanzo, gli interventi di ristrutturazione del debito e l'estinzione anticipata dei derivati. “La pandemia – ha proseguito – ha fatto accelerare i progetti di riqualificazione del servizio sanitario: più integrazione ospedale/territorio, telemedicina e potenziamento della rete territoriale. Nei prossimi anni – ha concluso Sartore – ci aspettiamo un debito pubblico in flessione e circa 3 miliardi l'anno di entrate a libera destinazione.”.
Nella seconda parte della sua relazione, l’assessora Sartore ha illustrato la
manovra di bilancio 2021-2023 che, al netto del settore sanitario, delle altre risorse vincolate e delle partite tecniche, ammonta complessivamente a 3,48 miliardi di euro per l'anno 2021, 3,40 miliardi per l'anno 2022 e 3,26 miliardi per l'anno 2023. Viene confermato il Fondo “taglia tasse” che per il 2021 sarà di 344 milioni, mentre tra i servizi essenziali, oltre 900 milioni di euro sono stanziati per il trasporto pubblico locale (inclusa la quota statale). Mantenuto anche il criterio della programmazione unitaria per il sostegno della Regione agli investimenti strategici (risorse del Bilancio, Fondo Sviluppo e Coesione e quota regionale dei programmi comunitari), per un totale di 921 milioni di euro per il 2021, 920 mln per il 2022 e 573 mln per il 2023, al netto di altri trasferimenti statali e comunitari. In attesa di eventuali modifiche apportate in Aula, nella legge di Stabilità sono confermate anche le agevolazioni fiscali dello scorso anno: resta la platea dei 2,3 milioni di contribuenti esentati e dei 500mila coinvolti dalla riduzione dell'Irpef con un criterio di progressività e più imprese nel Lazio beneficeranno dell'abbassamento dell'Irap dello 0,92%. Novità sulla tassa auto, con una norma che premia i comportamenti virtuosi delle società di leasing e noleggio a lungo termine, mentre vengono confermate le esenzioni per i veicoli ad alimentazione ibrida immatricolati nel Lazio. Prevista anche l'esenzione per il triennio dell'imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo.
Per quanto riguarda la legge di Bilancio (PL n. 263), agli articoli uno e due della proposta di legge sono quantificate le entrate e le spese complessive che, al lordo delle poste tecniche e delle partite di giro, ammontano, a circa 33,223 miliardi di euro per il 2021, euro 31,131 mld per il 2022 e poco più di 30,867 miliardi per il 2023 in termini di competenza e a 31,681 mld di euro in termini di cassa (incassi e pagamenti effettivi) per l’esercizio finanziario 2021. Al netto delle poste tecniche e delle partite di giro, le entrate e le spese sono pari, in termini di competenza, a 17,645 miliardi di euro per l’anno 2021, a 17,07 mld per l’anno 2022 e a 16.821 mld per l’anno 2023.
Complessivamente, il bilancio di previsione finanziario 2021-2023 si compone di 22 allegati, tra i quali l’allegato n. 1 relativo alla Nota integrativa al bilancio di previsione finanziario 2021-2023, il documento nel quale è riportato il quadro strategico e finanziario di programmazione che individua “le risorse disponibili del bilancio regionale, al netto delle risorse vincolate, di quelle destinate al finanziamento del settore sanitario ed alle partite tecniche” e “le previsioni di spesa riferite a ciascuna struttura regionale”. Sempre nella Nota, inoltre, sono riportate le schede sintetiche suddivise per strutture regionali ed assessorati nelle quali, distintamente per la parte corrente e per la parte in conto capitale, sono rappresentati i principali interventi che la Regione intende sostenere nel prossimo triennio. Con il bilancio vengono quantificati gli importi dei fondi di riserva e speciali, si autorizza il ricorso al mercato finanziario per la contrazione di mutui o altre forme di indebitamento finalizzati a investimenti – nel limite massimo di 460 milioni di euro per l’anno 2021, 260 mln per il 2022 e 260 mln per il 2023 – e si approvano i bilanci degli enti regionali allegati al provvedimento.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio