Legge di stabilità regionale 2021, approvato l'articolo due
Aumenta la platea dei soggetti esentati dalla maggiorazione dell’aliquota Irap. La seduta riprende domani alle ore 11.
22/12/2020Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi l’articolo due della proposta di legge n. 262, la legge di stabilità regionale 2021. Accantonati gli articoli uno e tre, più l'entrata in vigore, che saranno esaminati domani mattina, a partire dalle ore 11.
L’articolo approvato oggi reca diverse disposizioni concernenti l’introduzione di agevolazioni tributarie, la razionalizzazione del patrimonio regionale e misure di consolidamento finanziario in materia sanitaria. Rispetto al testo entrato in Aula, sono state apportate quattro importanti integrazioni nel corso dell’attività emendativa. Al comma due restano confermati i maggiori oneri derivanti dalla disapplicazione della maggiorazione Irap per i settori interessati, ma sono stati portati a 21,535 milioni di euro per l’anno 2021, con un incremento di 1,5 milioni di euro rispetto al testo entrato in Aula. La variazione è dovuta all’approvazione all’unanimità di un subemendamento dell’assessora Sartore che ha recepito tre emendamenti tesi ad allargare la platea dei soggetti esentati dalla maggiorazione dell’aliquota Irap: il settore della pesca e dell’acquacoltura (presentato dal gruppo Fratelli d’Italia, primo firmatario Giancarlo Righini); i residenti nei comuni inclusi nelle zone del cratere del sisma del 2016 (gruppo FdI, primo firmatario Sergio Pirozzi); e le cooperative sociali iscritte nell’albo regionale con valore della produzione netta inferiore a un milione di euro (presentato dai consiglieri di maggioranza Marco Vincenzi, Marta Bonafoni, Alessandro Capriccioli, Paolo Ciani, Daniele Ognibene, Marta Leonori ed Eleonora Mattia). Sono rimasti invariati tutti gli altri commi e ne sono stati aggiunti altri tre.
Il comma 3, attraverso una modifica alla legge regionale 2/2019 (Riordino delle Ipab e disciplina delle Asp), serve a chiarire che la compartecipazione regionale agli oneri Irap si applica a tutto il personale impiegato dalle stesse, ivi incluso il personale amministrativo. I commi 4 e 5 dispongono, per l’intero triennio 2021-2023, la disapplicazione dell’imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo, prevedendo contestualmente la copertura delle conseguenti minori entrate, stimate in 1,6 milioni di euro per l’anno 2021 e in 1,7 milioni per ciascuna annualità 2022 e 2023.
I commi da 6 a 8 intervengono sulla disciplina regionale in materia di tassa automobilistica. Al fine di favorire e premiare i comportamenti virtuosi delle società di leasing e di noleggio a lungo termine, è prevista una riduzione tariffaria del 10% per i pagamenti della tassa automobilistica entro la scadenza per i veicoli di loro proprietà in leasing o adibiti ad uso noleggio senza conducente. Prevista l’esenzione, per tre annualità, dei veicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno, ma solo per i veicoli di nuova immatricolazione e di competenza della Regione Lazio. Restano invariate ai commi 10, 11, 12 e 13, le disposizioni per la razionalizzazione del patrimonio regionale derivante da enti pubblici disciolti.
Infine, sono stati aggiunti all’articolo due altri tre commi con altrettanti emendamenti. Il primo, presentato da Antonello Aurigemma (FdI) e sottoscritto da numerosi consiglieri di tutti i gruppi, aumenta da 1,8 milioni di euro a 5,5 milioni le risorse previste dal bando relativo alle “indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”. La richiesta di incremento è dovuta al numero ingente di aziende agricole che hanno fatto domanda di ammissibilità al beneficio (circa 6.000) anche a causa della crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Gli altri due commi sono stati inseriti con due emendamenti proposti dai consiglieri del gruppo Misto Enrico Cavallari e Marietta Tidei, finalizzati ad estendere il periodo di esenzione dell’Irap. Il primo è per le imprese operanti nei piccoli comuni (esenzione da cinque a sei anni); il secondo per quelle – sempre operanti nei piccoli comuni – costituite da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, da donne e da soggetti di età non inferiore a 50 anni che risultano disoccupati al momento della costituzione della nuova impresa (esenzione da tre a quattro anni).
Restano da esaminare l’articolo uno e l’articolo tre. Il primo dispone il rifinanziamento delle leggi regionali di spesa nonché la riduzione e la rimodulazione delle autorizzazioni di spesa definite nei due allegati alla legge di stabilità regionale, corredati dagli stanziamenti disposti per ciascuna annualità del bilancio di previsione finanziario e dalle corrispondenti missioni, programmi e titoli di spesa. L’articolo tre, invece, contiene disposizioni in materia di funzionalità amministrativa e gestione contabile.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio