Iniziato l'esame della proposta di legge che istituisce l'Azienda sanitaria "Lazio.0"
Approvati i primi cinque articoli. L’assessore D’Amato: “Fornirà supporto alle Asl per migliorare le loro performance”.
03/11/2021Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da
Marco Vincenzi, ha iniziato oggi l’esame della proposta di legge regionale n. 115 del 21 febbraio 2019 (“Istituzione dell’Azienda regionale sanitaria Lazio.0”), illustrata dall’assessore alla Sanità,
Alessio D’Amato. Sono stati approvati i primi cinque articoli su 15, più 18 emendamenti (14 della Giunta, tre del gruppo Fratelli d’Italia e uno della Lega). La seduta riprenderà mercoledì 10 novembre.
“Un’azienda di servizi per conto delle aziende sanitarie, snella, in grado anche di provvedere al reperimento di personale, composta da figure professionalmente valide e non attualmente reperibili nel perimetro del sistema sanitario”. Questa dovrebbe essere l’azienda Lazio punto zero secondo Alessio D’Amato, il quale ha anche ricordato all’Aula l’ampio dibattito in settima commissione che ha preceduto l’approdo in Aula di questa proposta di legge. “Questo lungo lavoro – ha detto l’assessore – fa sì che oggi la Giunta possa chiedere solo alcuni correttivi di tipo formale”.
“Lo scopo di questa Azienda Lazio.0 – ha spiegato D’Amato – non è quello di gestire i servizi sanitari alla persona, ma è quello di fornire supporto alle Aziende del servizio sanitario regionale per migliorare le loro performance, anche in vista di impegni importanti come quelli che riguarderanno il prossimo PNRR". L’assessore ha anche sottolineato come la digitalizzazione dei processi sia uno dei principali obietttivi della proposta di legge.
Il presidente della commissione Sanità,
Rodolfo Lena, ha sottolineato l’importanza di avere un direttore generale, un collegio sindacale e personale specializzato, “dato il carattere molto specifico delle attività da svolgere”. Anche
Giuseppe Simeone, presidente della commissione Sanità durante l’iter istruttorio, ha confermato l’enorme e proficuo lavoro svolto in quella sede e “il carattere di service di questa azienda, chiamata a una efficienza particolare date le sue funzioni”. Contraria alla proposta di legge, invece, la consigliera
Francesca De Vito (gruppo Misto) che, nel corso del suo intervento, ha parlato di “ennesima scatola”, rivendicando che “occorre ripartire dalle esigenze dei cittadini invece che dalle poltrone nelle aziende, come in questo caso”. Critica anche
Chiara Colosimo (FdI), la quale ha espresso il dubbio che “creare questa azienda allontani dall’obiettivo dall’uscita dal commissariamento” e ha denunciato che “il ruolo del Consiglio con riferimento a questa azienda non appare sufficientemente delineato”. Giudizio condiviso anche da
Fabrizio Ghera (FdI), il quale ha poi raccomandato di porre attenzione ai costi in rapporto ai benefici che potranno derivare da questa operazione. Anche
Daniele Giannini (Lega) è intervenuto per esprimere alcune criticità relative alla proposta di legge.
Dopo la discussione generale, l’Aula ha iniziato l’esame della proposta di legge, approvandone i primi cinque articoli: le finalità (art. 1); la natura giuridica e la sede, che sarà a Roma (art. 2); gli organi istituzionali (direttore generale e collegio sindacale) all’articolo 3; l’istituzione della “Conferenza permanente delle aziende e degli enti del Ssr”, con funzioni di coordinamento tra l’Azienda Lazio.0, le aziende sanitarie e la Regione (art. 4); l’istituzione della “Commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia (Crite), con i compiti di “assicurare un’allocazione di tecnologia efficace, efficiente e sicura in ambiti coerenti con la programmazione regionale” e di “garantire il monitoraggio, il controllo e il contenimento della spesa” (art. 5). Prima della fine dei lavori odierni, l’Aula ha anche approvato 7 emendamenti all’articolo sei. Il vicepresidente del Consiglio
Devid Porrello ha quindi aggiornato la seduta alle ore 10 di mercoledì 10 novembre.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio