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Il difensore civico Marino Fardelli partecipa a un seminario a Roma Tre

Presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale Devid Porrello.
Un momento del seminario di oggi.07/12/2021
Il difensore civico della Regione Lazio, Marino Fardelli, ha preso la parola oggi, presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università Roma Tre, in un seminario dal titolo “Il ruolo del difensore civico a garanzia dei cittadini”. Questo incontro, che fa parte di un ciclo programmato dalla cattedra di Istituzioni di diritto pubblico di quella facoltà nell’ambito delle iniziative che saranno organizzate in collaborazione con l’istituto della difesa civica della Regione Lazio, tendeva a far conoscere meglio specialmente ai giovani studenti la figura del difensore civico.

Nel suo intervento, Fardelli ha compiuto una disamina sulle funzioni che svolge il difensore civico, gli ambiti di suo interesse, su quali siano le istanze che provengono dai cittadini, anche attraverso la presentazione di grafiche, per chiarire la natura di questa istituzione, ancora troppo poco conosciuta. “E’ importante che soprattutto le giovani generazioni, classe dirigente del domani, conoscano meglio questa figura”, ha detto Fardelli.

All’incontro, al quale ha portato i saluti iniziali il prof. Daniele Fiorentino, direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’università Roma Tre, ha preso parte Antonio Iannuzzi, professore associato di Istituzioni di Diritto pubblico della facoltà di Scienze politiche. Tra i presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale Devid Porrello, primo firmatario della proposta di legge regionale che intende compiere un  riordinamento delle figure di garanzia regionali.

Inoltre, Fardelli ha voluto richiamare l’attenzione su un incontro on line che si è svolto con il coordinamento del difensore civico dell’Umbria, Marcello Pecorari, e la partecipazione di figure omologhe di altre regioni italiane, per chiedere l’istituzione di un difensore civico nazionale, figura che ancora manca nel nostro ordinamento. Figura presente invece in altri paesi europei tra cui Francia e Spagna, e le cui funzioni  non possono essere svolte con adeguata legittimazione dal coordinamento della rete dei difensori civici, cui spetta al momento l’interlocuzione con il governo nazionale.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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