Il Consiglio approva la risoluzione sulla Relazione informativa annuale della Giunta sulle attività in ambito europeo
L'assessore Righini: "Lazio al primo posto tra le amministrazioni italiane per l’avanzamento della spesa comunitaria della politica di coesione del settennato 2014-2020".
13/09/2023Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente
Giuseppe Emanuele Cangemi, ha approvato la risoluzione “Sessione europea 2023. Indirizzi relativi alla ‘Relazione informativa annuale della Giunta al Consiglio regionale – anno 2022’, predisposta ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale 1/2015 (“Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio”)”. La Relazione informativa è stata illustrata in Aula dall’assessore regionale al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste,
Giancarlo Righini.
L’assessore ha spiegato che “dalla relazione sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale, programmazione 2014-2020, condotta dal Dipartimento per le politiche di coesione e presentata il 16 febbraio scorso dal Ministro per gli affari europei, il sud e le politiche di coesione e il Pnrr, emerge un quadro di difficoltà per l’Italia, che, pur collocandosi al secondo posto per ammontare di risorse assegnate, risulta al penultimo in termini di implementazione finanziaria al 31 dicembre 2022. Ciononostante – ha proseguito Righini – tra tutte le Regioni il Lazio risulta essere l’unica a non presentare rischi di disimpegno entro il 31 dicembre 2023 ed è al primo posto tra le amministrazioni italiane per l’avanzamento della spesa comunitaria della politica di coesione del settennato 2014-2020. Infatti, al 31 dicembre 2022 le risorse complessivamente destinate dalla Regione, attraverso avvisi e altre procedure di selezione, superano i 3,25 miliardi di euro, rappresentando in media il 109 per cento della dotazione totale”.
Dopo l’intervento di Righini, la presidente della commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli,
Emanuela Mari (FdI) ha illustrato la Risoluzione approvata in seconda commissione e all’esame dell’Aula. Successivamente, hanno preso la parola per esprimere il voto favorevole i consiglieri:
Rodolfo Lena (Pd),
Marietta Tidei (Azione-Italia viva) e
Valerio Novelli (M5s).
L’atto votato oggi rientra nelle prerogative del Consiglio regionale fissate dalla legge regionale n. 1 del 2015, nell’ambito della disciplina delle attività europee della Regione Lazio, con la finalità di favorire il processo di integrazione europea nel territorio regionale e sulla base dei princìpi di attribuzione, sussidiarietà, proporzionalità, leale collaborazione e trasparenza. Tra le attività previste è inclusa la Relazione informativa della Giunta al Consiglio, inteso come principale strumento di confronto e collaborazione tra gli organi della Regione. Secondo i princìpi espressi dalla legge regionale 1/2015, infatti, il Consiglio regionale deve avere un ruolo attivo nella partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche europee di interesse regionale, e nell'ambito delle proprie competenze istituzionali di indirizzo e controllo, verificare la coerenza degli interventi previsti nei documenti economici e di programmazione attuati sulla base delle linee strategiche europee e nazionali.
La Relazione illustra quanto posto in essere in ambito europeo dalla Giunta regionale nel 2022 ed è predisposta in sinergia con tutte le strutture della Giunta regionale, con il coinvolgimento di tutte le Direzioni e le Agenzie regionali e con il coordinamento tecnico dell'Area “Affari europei e Ufficio Europa” della Direzione regionale “Programmazione economica”.
Il documento è suddiviso in 5 sezioni:
I) Le attività di partecipazione della Regione Lazio all'attuazione delle politiche europee;
II) Lo stato di conformità dell'ordinamento regionale agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione europea;
III) Lo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti di cooperazione territoriale della Regione cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento europei (gestione condivisa);
IV) Lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dall'Unione europea (gestione diretta);
V) Gli orientamenti e le priorità politiche della Giunta regionale per l'anno 2023.
Inoltre, la Relazione è accompagnata da sei allegati: i primi quattro fanno riferimento alle procedure di infrazione e ai casi Eu Pilot che coinvolgono la Regione Lazio (elenco dei casi al 31 dicembre 2022; tabella con gli stadi di attuazione di ciascuna infrazione; analisi dettagliata di ciascuna delle dieci procedure di infrazione, dei quattro casi di Eu Pilot e di tutte le situazioni di assistenza ai casi nazionali; tabella con l’andamento delle procedure d’infrazione e dei casi Eu Pilot dal 2016 al 2022). Il quinto allegato contiene l’elenco dei progetti di cooperazione territoriale presenti nella Regione Lazio. L’allegato n. 6, infine, individua le aree di interesse prioritario per la Giunta regionale nell’ambito del programma di lavoro della Commissione europea per l’anno 2023.
Ed è proprio sull’allegato n. 6 – e sui contenuti di natura programmatoria indicati nella sezione V della Relazione – che si soffermano gli impegni che il Consiglio chiede al presidente e alla Giunta regionale con la risoluzione approvata oggi.
Il primo impegno, infatti, riguarda la partecipazione alla fase ascendente nelle aree considerate di interesse prioritario nell’ambito del programma di lavoro della Commissione europea individuate nell’allegato n. 6:
- obiettivo
“Un Green Deal europeo” – Idrogeno rinnovabile, Banca europea dell'idrogeno; Riduzione dei rifiuti; revisione della legislazione dell’Ue sul benessere degli animali; quadro legislativo per sistemi alimentari sostenibili; protezione, gestione e ripristino sostenibili dei suoli dell’Ue; pacchetto per rendere più ecologico il trasporto merci;
- obiettivo
“Un'Europa pronta per l'era digitale” – Aiuti per le Pmi; revisione della direttiva sui ritardi di pagamento; censimento e registrazione dell'amianto negli edifici; spazio comune europeo di dati sulla mobilità; quadro normativo dell'Ue per il sistema Hyperloop;
- obiettivo
“Un’economia al servizio delle persone” – Miglioramento del quadro per gli investimenti al dettaglio; raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell'economia sociale; iniziativa legislativa sulle attività transfrontaliere delle associazioni; quadro di qualità rafforzato per i tirocini;
- obiettivo
“Promozione dello stile di vita europeo” – Approccio globale alla salute mentale; revisione della raccomandazione del Consiglio relativa agli ambienti senza fumo; raccomandazione del Consiglio sui tumori a prevenzione vaccinale;
- obiettivo
“Un nuovo slancio per la democrazia europea” – Aggiornamento del quadro legislativo anticorruzione; diritti delle persone con disabilità; tessera europea di disabilità.
Nell’ambito del programma di controllo dell’adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT) della Commissione europea, inoltre, sono previsti:
- Revisione del pacchetto sui controlli tecnici (obiettivo “Un Green Deal europeo”);
- Revisione delle norme per i servizi armonizzati d’informazione fluviale (obiettivo “Un’Europa pronta per l'era digitale);
- Revisione del quadro delle variazioni per i medicinali (obiettivo “Promozione dello stile di vita europeo”).
Gli altri impegni richiesti al presidente e alla Giunta regionale riguardano:
- la valorizzazione del modello di “governance” multilivello, rafforzando in particolare le competenze in capo alle autorità regionali e la capacità amministrativa, tecnica e gestionale degli enti locali, al fine di utilizzare la totalità delle risorse della Programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2021-2027 e di garantire un’efficiente capacità amministrativa nel processo di programmazione, attuazione e gestione dei progetti regionali del Pnrr;
- proseguire e rafforzare il tema della semplificazione amministrativa;
- garantire la piena operatività della cabina di regia, in attuazione dell'articolo 19, comma 2, della legge regionale n. 1 del 2015;
- monitorare il recepimento statale della legislazione europea divenuta applicabile al fine di garantire il successivo adeguamento dell'ordinamento regionale ai sensi di quanto previsto dalla legge regionale n. 1 del 2015;
- informare periodicamente il Consiglio regionale su tutto ciò che riguarda le procedure di infrazione e i casi di EU Pilot aperti a carico dello Stato per inadempienze imputabili alla Regione;
- promuovere la cultura europea sul territorio regionale per diffondere i valori comuni di cittadinanza, libertà e parità di genere in modo da accrescere la comprensione delle politiche dell’Unione Europea nella dimensione locale di prossimità;
- collaborare con il Consiglio per sensibilizzare, attraverso iniziative sul territorio, circa l’importanza delle prossime elezioni europee e sul trentesimo anniversario del Trattato di Maastricht che istituisce i valori fondanti dell’Unione.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio