Approvata legge per potenziare gli uffici dei giudici di pace
Stanziati 320mila euro nel biennio 2024-2025 in favore di circa 100 comuni che ospitano i "mini tribunali". Astenuta parte della minoranza, che chiede maggiori risorse.
18/10/2023Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da
Antonello Aurigemma, ha approvato – con 31 voti favorevoli e 6 astenuti – la proposta di legge n. 44 del 13 luglio 2023, concernente: “Contributo ai Comuni per le spese di funzionamento degli uffici del Giudice di Pace”.
Si tratta di un provvedimento di cinque articoli (più uno aggiuntivo, introdotto con un emendamento presentato dalla Giunta), che consente alla Regione di concedere un contributo annuale ai comuni, singoli o associati, che hanno richiesto e ottenuto il mantenimento della sede degli uffici del giudice di pace. La Giunta regionale determinerà, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, i criteri e le modalità per la concessione del contributo di 160mila euro per ciascuna annualità 2024 e 2025. Inoltre, l’articolo aggiuntivo consente ai comuni di destinare come sede degli uffici dei giudici di pace i complessi immobiliari provenienti da enti disciolti, attraverso una modifica alla legge regionale n. 70 del 1989.
La proposta di legge è stata illustrata in Aula dal primo firmatario, il consigliere
Cosmo Mitrano (Forza Italia), il quale ha spiegato che “ci sono circa 100 comuni virtuosi nel Lazio, che nel tempo si sono resi disponibili ad aprire sedi distaccate dei giudici pace, con costi a loro carico, dopo la chiusura di alcuni tribunali”. Per questo motivo, Mitrano ha presentato la proposta di legge come un “fondamentale supporto a questi comuni per mantenere in piedi questi presìdi di giustizia di prossimità, che rendono un servizio di legalità, di trasparenza, necessario per rispondere ai fabbisogni dei territori. È una risposta importante – ha aggiunto il consigliere di Forza Italia – non solo agli operatori del settore ma anche agli avvocati ed è anche una spinta per quei comuni che fino ad ora non hanno aderito volontariamente a questa possibilità. Col sostegno della Regione, infatti, i comuni si sentono più tutelati per il mantenimento della giustizia sui territori”, ha concluso Mitrano.
Parole condivise anche da
Mario Luciano Crea (Lista Civica Rocca), il quale ha dichiarato che “da quest’Aula parte un messaggio concreto per il mondo degli operatori della giustizia: supportare comuni e cittadini del Lazio nell’azione di ridurre i tempi della giustizia, attraverso un sostegno economico che aiuta a migliorare il funzionamento di questi piccoli tribunali”. Anche
Nazzareno Neri (Noi Moderati) ha sottolineato il proposito di “dare una mano alla giustizia, che purtroppo in questo Paese ha una serie di vicissitudini anche logistiche e che quindi, togliendo parte del carico di lavoro ai tribunali e potenziando i giudici di pace, contribuiamo a snellirne l’amministrazione”. Concetto ribadito anche da
Orlando Tripodi (Lega), il quale ha aggiunto che tale ausilio “va non solo a vantaggio degli operatori del settore ma anche a cittadini e imprese, che in tal modo vedono semplificarsi la vita”.
Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia) ha messo in evidenza che si tratta di una proposta di legge di iniziativa consiliare, “che ha visto il coinvolgimento di tantissimi consiglieri”.
Emanuela Droghei (Pd), ha parlato di una “proposta di legge utile per i cittadini” ma ha espresso rammarico “perché lo stanziamento economico è insufficiente a rendere questo strumento più credibile sia per i comuni che devono utilizzarlo e sia che per i cittadini che sono i beneficiari finali del provvedimento”. Sullo stanziamento previsto è intervenuta anche
Eleonora Mattia (Pd), per dire che “si tratta di un provvedimento già fatto da noi in passato, che però è stato definanziato nella scorsa legge di stabilità. Ora questa legge ritorna sulla questione però con meno risorse”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio