Egato, ok dal Consiglio regionale all'abrogazione della legge 14 del 2022
Si tratta della normativa che disciplinava gli Enti di governo d'ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani. Approvate anche due modifiche al Piano rifiuti.
08/11/2023Ok a maggioranza, con 29 voti favorevoli e 13 contrari, del Consiglio regionale presieduto da Antonello Aurigemma per la Proposta di legge regionale n. 94 del 9 ottobre 2023, concernente: Abrogazione della legge regionale 25 luglio 2022, n. 14 (Disciplina degli enti di governo d'ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani); la proposta si compone di tre soli articoli, ai quali se ne è aggiunto un quarto grazie all’approvazione da parte dell’Aula di un emendamento dell’assessore Ghera recante un articolo aggiuntivo, il 2 bis, con il quale si stabilisce che verrà nominato con decreto del Presidente della Regione un commissario straordinario per la liquidazione degli enti in questione.
Voto contrario annunciato in dichiarazione di voto da Valerio Novelli del Movimento 5 stelle, che si è chiesto cosa verrà dopo questa abolizione, visto che il lavoro per modificare il piano rifiuti non vedrà presumibilmente la luce prima di due o tre anni. Per Daniele Maura di Fratelli d’Italia, invece, si tratta di un provvedimento molto positivo, visto che questi enti, introdotti in conclusione della scorsa legislatura, non hanno prodotto risultati apprezzabili nel frattempo, anzi solo uno ha visto la luce, quello di Frosinone.
Sulla proposta di legge era stata presentata una proposta di questione sospensiva ai sensi dell’art. 29 del Regolamento dei lavori del Consiglio, illustrata da Mario Ciarla del Partito democratico, e motivata dal fatto che all’atto va data giusta importanza, a suo avviso: con la pl 94 si abroga la legge regionale che disciplina gli Egato senza aver modificato il piano dei rifiuti, quindi si chiede di non procedere su questa pl senza che si sia prospettato un modello alternativo di cui non si conoscono le linee della giunta Rocca, cosa preoccupante, ad avviso di Ciarla. Sospensiva sottoscritta con toni analoghi da altri esponenti dell’opposizione, da Marietta Tidei di Azione-Italia viva, che teme in particolare il “vuoto normativo” ad Adriano Zuccalà del Movimento 5 stelle per il quale è “assurdo lasciare le amministrazioni in un limbo”. Ma anche Claudio Marotta, per Verdi e sinistra, si è associato alla richiesta di sospensiva, così come Alessandra Zeppieri del Polo progressista, per la quale va salvaguardato il principio della autosufficienza di Roma a proposito dei rifiuti, cosa che l’attuale assetto affermava, ha detto la consigliera.
L’assessore Fabrizio Ghera ha replicato a questi interventi dicendo che è stata già messa in moto la macchina amministrativa per la revisione del piano rifiuti, che richiederà un tempo non breve però, ha aggiunto l’assessore; ma non si può chiedere, come fanno le opposizioni oggi, di lasciare in piedi nel frattempo una costruzione che è sembrata una forzatura, introdotta come lo è stata nell’ultima fase della passata legislatura dopo anni di indecisioni da parte della ex maggioranza.
Votata sfavorevolmente dall’Aula la proposta di sospensiva, Ghera ha proseguito con l’illustrazione della proposta di legge; obiettivo è sempre l’incremento della differenziata e del riciclo, e a tal fine sono stati stanziati dalla giunta Rocca dei fondi per i comuni, tra cui Roma capitale.
E’ seguito il dibattito vero e proprio sulla proposta di legge, nel quale Massimiliano Valeriani, per il Partito democratico, ha detto che non bisogna politicizzare una “questione molto tecnica”, come quella dei rifiuti; il vuoto amministrativo è pericolosissimo in alcuni terreni, e quello dei rifiuti è uno. La contraddizione sta nel fatto che la destra all’opposizione redarguì la precedente maggioranza per non aver approvato la legge sugli EGATO in contemporanea con l’adozione del piano rifiuti, e ora vuole cancellare gli EGATO in presenza di un piano rifiuti che li contempla. Gli EGATO sono enti che sono adottati per far partecipare i comuni alle decisioni in materia impiantistica, e non sono necessari laddove la questione impiantistica sia già risolta. Solo Viterbo ha un impianto di smaltimento in funzione al momento, ha ricordato Valeriani. La continuità amministrativa è un valore, e sullo strumento EGATO c’era un accordo generale.
Di Consiglio regionale “esautorato” dal suo ruolo ha parlato anche il consigliere Salvatore La Penna del Partito democratico; la “coltre di indeterminatezza” che regna ora sul tema mette a rischio i territori, in primis. Risolvere i problemi di governance sopprimendo gli enti ricorda il metodo utilizzato con l’agenzia di protezione civile, ha detto Lapenna. Se il problema fosse invece che si vuole regionalizzare il governo dei rifiuti, togliendo autonomia ai territori, occorre dirlo chiaramente che si è fatta questa scelta, ha aggiunto il consigliere. Resta il fatto che non era questo l’orientamento del centrodestra fino a pochi anni fa, poiché sul piano rifiuti si è lavorato insieme a consiglieri della ex minoranza espressivi delle istanze territoriali.
Roberta Della Casa ha ricordato che i dieci anni della giunta Zingaretti hanno prodotto il commissariamento dei rifiuti a Roma; il ruolo del privato nel settore è la strada suggerita dall’Europa, di cui non ci si può ricordare solo quando fa comodo, ha concluso la consigliera di Forza Italia.
Sara Battisti del Pd ha preso la parola per ribadire la richiesta di conoscere come si procederà sui rifiuti, dal momento che l’abrogazione che si intende portare a termine pone nel nulla un lavoro di anni, anche condiviso con le opposizioni. A proposito dell’EGATO di Frosinone, si tratta dell’unico che si era costituito e la nomina a suo capo era scaturita da una elezione, ha ricordato la consigliera. Mettere in discussione il ruolo del pubblico in questo settore è però sicuramente grave, ha aggiunto Battisti con riferimento a un passaggio dell’intervento di Della Casa.
Daniele Sabatini di Fratelli d’Italia, per la maggioranza, è tornato sulle origini del piano rifiuti, che ha visto la luce dopo ben 7 anni di Giunta, e dopo altri due anni è stato scelto lo strumento degli EGATO. Si era realmente convinti di questa scelta? Questo si è chiesto Sabatini, ma in ogni caso la logica dei “carrozzoni”, come li definisce, non appartiene alla attuale maggioranza. Maggioranza che sta lavorando sul tema dei rifiuti, e questa proposta di legge ne è una dimostrazione. Respinte con forza le accuse di Novelli sul mancato rispetto nei confronti dell’Aula e delle commissioni.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza anche due proposte di deliberazione che modificano il piano rifiuti. Riguardano l'introduzione del piano per la riduzione degli imballaggi nelle norme regionali, come richiesto dalle direttive europee per poter attignere a finanziamenti per gli impianti e una modifica che riporta all'interno delle tutele attuali anche gli impianti esistenti in caso di varianti sostanziali. La norma - come spiegato dall'asssore Ghera - "è stata pensata per salvaguardare e tutelare maggiormente la salute pubblica e i nostri territori perché le varianti per gli impianti esistenti potranno essere possibili solo se in coerenza con i criteri".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio