Delegazione di bimbi Saharawi in visita in Consiglio regionale
Iniziative nel Lazio per dare supporto sanitario ai minori e impegno del presidente Aurigemma a ricostituire l’intergruppo consiliare sul popolo Saharawi.
16/07/2024Il Consiglio regionale del Lazio oggi ha incontrato una delegazione di otto bambini del popolo Saharawi accompagnati da
Serenella Capparella, volontaria dell'associazione Asaps, e da
Stefania Gasperini, presidente associazione Giro Mondo. Gli ospiti sono stati accolti dal presidente
Antonello Aurigemma e dai consiglieri regionali
Eleonora Mattia (che ha promosso l'evento),
Emanuela Mari (Fratelli d’Italia),
Marietta Tidei (Italia viva) e
Claudio Marotta (Verdi e Sinistra). Presenti anche i sindaci dei comuni coinvolti nell’iniziativa.
“È importante far conoscere alle istituzioni la causa del popolo Saharawi, che da 40 anni vive in esilio in un campo profughi nel Sahara occidentale e non si riesce a trovare una soluzione”, ha detto Gasperini. La presidente di “Giro Mondo” ha poi spiegato che, su un totale di 137 bambini venuti in Italia con la rete Saharawi, otto sono nel Lazio, presso il comune Riano fino al 14 luglio, poi si sposteranno a Rignano e, infine, ad Anguillara. “Il 25 luglio arriverà da Mantova un altro gruppo di bambini che farà 10 giorni a Fara in Sabina, poi passeranno al comune di Sacrofano e infine ad Ariano Irpino”, ha aggiunto Gasperini.
Serenella Capparella ha messo in evidenza anche il supporto sanitario offerto alla popolazione Saharawi: “Grazie al contributo delle nostre Asl – ha detto – possiamo sottoporre i bimbi a screening sanitari e interventi chirurgici. Ad esempio, domani a Fiumicino arrivano due mamme con due bimbe di due anni e due anni e mezzo che si sottoporranno a interventi impossibili nei campi profughi dove vivono”. Capparella ha poi ringraziato le associazioni, grazie alle quali “i bambini sono lontani dal deserto nel periodo più caldo dell'anno e nella provincia di Roma trovano strutture gestite da associazioni, volontariato, Comuni e parrocchie. Girano varie regioni, Toscana, Campania, Lazio, Sicilia ed Emilia Romagna, con l’obiettivo non solo di aprirsi al mondo esterno ma anche di fare controlli accurati per capire lo stato di salute di ogni bambino”.
Accogliendo la richiesta delle associazioni, il presidente Aurigemma e i consiglieri regionali hanno preso l’impegno di ricostituire in tempi molto brevi l'intergruppo sulla vicenda del popolo Saharawi. “È importante riattivare l'intergruppo costituito nella scorsa legislatura e organizzare al meglio un servizio che ha determinate scadenze e quindi cercare ogni anno di recuperare risorse per ampliare sia il numero dei ragazzi che vengono sia quello dei comuni che possono dare ospitalità”, ha detto Aurigemma.
Per Eleonora Mattia “questa giornata di solidarietà e fratellanza dimostra l'unione che c’è tra il Consiglio regionale, tutti i comuni e le associazioni che da anni si occupano della questione del popolo Saharawi. Questi bambini sono nel Lazio da qualche giorno e ci faremo carico di organizzare altre iniziative per accoglierli al meglio. Oltre alla ricostituzione dell’intergruppo, in Consiglio porteremo avanti altre azioni utili alla causa, a cominciare dal dare attuazione alla legge votata nella scorsa legislatura sulla cooperazione internazionale”. Su quest’ultimo punto, Marietta Tidei ha sottolineato che “dobbiamo aumentare gli stanziamenti in bilancio per la cooperazione internazionale. Manca la parte di promuovere e favorire una progettualità. Questo però non significa che la Regione non possa adempiere agli obblighi previsti dalla legge nazionale”. Claudio Marotta ha ribadito la necessità “del riconoscimento del Fronte Polisario e della Repubblica del Sahara occidentale. C’è una solidarietà silente che monta nei nostri comuni e quindi bisogna promuovere una spinta politica in questo senso”. La presidente della commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, Emanuela Mari, si è impegnata per “dare la massima disponibilità per tutti gli atti amministrativi necessari”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio