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Aula approva Legge su disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi

La norma si applica esclusivamente alle pratiche ancora pendenti negli uffici comunali.
Uscita Consiglio Regionale del Lazio17/07/2024
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonio Aurigemma, ha approvato con 29 voti favorevoli e 8 contrari, la proposta di legge regionale n. 150 del 26 marzo 2024, prima firmataria la consigliera Laura Corrotti (FdI), concernente: “Modifica alla legge regionale 8 novembre 2004 n. 12, (Disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi) e successive modifiche".
Il punto all’ordine del giorno era stato aggiornato nella seduta precedente dopo l’approvazione dell’articolato e prima delle dichiarazioni di voto.
Quindi alla ripresa della discussione sono intervenuti diversi consiglieri, i quali hanno espresso prima del loro intervento, le più sentite condoglianze alla consigliera Corrotti per il grave lutto che ha colpito la sua famiglia per la dipartita del caro padre. Anche il presidente Aurigemma si è unito al cordoglio.
Così le dichiarazioni di voto: "Siamo contrari, perché la proposta nasconde nuovo condono edilizio" ha detto Claudio Marotta (Avs). "Si segna un solco, anche rispetto a quanto deciso all'epoca dalla destra dell’allora presidente Francesco Storace. E la legge rischia di produrre effetti devastanti sul territorio. Serve disegno organico complessivo. Approvare questo condono significa andare contro tutti i dati che danno l'abusivismo già in crescita".
"Voteremo convintamente a favore, non è un condono, dà certezze ai cittadini, permette ai Comuni di concludere le pratiche aperte" ha esordito Angelo Tripodi a nome di Forza Italia.  "Non andrà ad incidere sul Ptpr e mette al centro condizioni abitative dei cittadini del Lazio". Il nostro voto a favore è per rimettere al centro cittadini e Comuni del Lazio".
Contrario il gruppo M5S che attraverso l’intervento di Adriano Zuccalà ha dichiarato: "Dite di voler superare un'ingiustizia, ma queste norme sono un'ingiustizia nei confronti del paesaggio e di chi ha rispettato la legge. Avete bocciati i nostri emendamenti per mettere limiti alla possibilità di sanatoria, il nostro è un voto convintamente contrario”.
"Voteremo a favore, equità e giustizia per i cittadini del Lazio, evitate disparità di trattamento tra i cittadini" ha affermato Mario Luciano Crea (Lista Rocca). "la Vostra è una opposizione strumentale guidata da logiche politiche, si elude il contenuto della proposta di legge, non si considerano gli effetti e l'ambito di applicazione. I cittadini che hanno presentato domande di sanatoria non hanno avuto ancora risposta, questa legge permette di concludere iter".
"Giudizio ultra-negativo su questa norma – per Massimiliano Valeriani (PD) perché si proteggono interessi dei grandi gruppi, basta con leggi di un solo articolo, le leggi non sono pensierini che si trovano dentro i cioccolatini. "Mi sarei aspettato oggi la presenza
Del presidente Francesco Rocca, anche perché di questi provvedimenti non c'è traccia nel programma elettorale con cui avete vinto le elezioni. E la somma delle proposte presentate in materia urbanistica trasforma le città in suk".
Per Marika Rotondi (FdI) "Proposta coraggiosa, modifica ampiamente discussa in commissione, intervento necessario per cittadini che da troppo tempo aspettavano una risposta. Porrà fine a disparità di trattamento fra cittadini, contrari a principio retroattività del vincolo. La legge è un intervento specifico e mirato a risolvere il problema, la politica deve servire a dare risposte ai cittadini che rappresentiamo, nessun ‘liberi tutto’, fantasia e argomenti inconsistenti. Il gruppo Fratelli d’Italia voterà convintamente a favore".
La proposta di legge, composta da quattro articoli, va a modificare le norme regionali sul condono edilizio del 2004, nella parte in cui sono escluse dalle opere sanabili  le costruzioni realizzate in aree su cui, successivamente all’edificazione era stato  apposto a un vincolo, sulla “base di leggi statali e regionali a tutela dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a protezione speciale non ricadenti all’interno dei piani urbanistici attuativi vigenti, nonché a tutela dei parchi e delle aree naturali protette nazionali, regionali e provinciali”.
La norma si applica esclusivamente alle pratiche ancora pendenti negli uffici comunali.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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