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Consiglio, interventi dell'opposizione sull'ordine dei lavori dell'Aula

La seduta odierna ha avuto come tema ancora lo stallo dei lavori per l'approvazione del Defr e del collegato.
L'ingresso del Consiglio regionale del Lazio.07/11/2024
Nella seduta odierna del Consiglio regionale del Lazio, lo stallo dei lavori a proposito dell'approvazione del Defr e del collegato, i provvedimenti all'ordine del giorno, è stato il tema dominante negli interventi sull’ordine dei lavori da parte dei consiglieri di opposizione. Una crisi che inizia ad avere riflessi sull’attività dell’Ente e per la quale non a caso alcuni esponenti della stessa parte politica della maggioranza regionale hanno evocato addirittura le elezioni anticipate, questi sono stati altri motivi ricorrenti degli interventi di oggi.

Mario Ciarla, capogruppo del Partito democratico, ha detto che non è vero che una crisi di questo tipo non abbia conseguenze sulla normale attività amministrativa, anche se questo viene negato dalla maggioranza; il presidente Rocca deve presentarsi in Consiglio, solo allora potrà riprendere il lavoro sul defr, ha aggiunto Ciarla.

Per Valerio Novelli del Movimento cinque stelle si è andati già “oltre il ridicolo” con quel che è accaduto in queste settimane; manca il rispetto istituzionale per i consiglieri e quello per l’istituzione nel suo complesso, a suo avviso.

Lavori sostanzialmente bloccati su questo documento da quattro mesi, ha fatto eco Claudio Marotta di Verdi e sinistra alle considerazioni di chi lo ha preceduto; le conseguenze iniziano a vedersi anche al di fuori di quest’aula, ha aggiunto il consigliere. Non c’è una visione, in questa maggioranza, ma solo volontà di continuare a occupare delle poltrone. Il presidente Rocca deve venire in Aula a spiegare come intenda uscire da questo stallo, per Marotta.

Teso a sottolineare il carattere costruttivo della presente opposizione consiliare è stato l’intervento di Marietta Tidei, di Italia viva, che lamenta di non aver mai potuto sentire la voce di alcuni degli assessori nell’Aula consiliare. La prepotenza di alcuni atteggiamenti poi si aggiunge al panorama complessivo, rendendolo del tutto desolante.

Di “Rsa istituzionale” ha parlato invece Alessio D’Amato di Insieme per il Lazio, per definire la perdita di autorevolezza del Consiglio in conseguenza della situazione che si è prodotta. Principale responsabile di ciò è il presidente Rocca, a suo parere, perché non si può annunciare la volontà di risolvere una crisi e poi qualche giorno dopo negarne del tutto l’esistenza.

Un’Aula “tramortita” da questi mesi di inattività, secondo Marta Bonafoni del Pd, cosa che è posta all’attenzione anche nazionale dal fatto che un parlamentare della stessa parte di governo della maggioranza regionale evochi le elezioni, di fronte a questo stallo.

Massimiliano Valeriani del Pd ha sottolineato, cosa già emersa in precedenti interventi, come Coldiretti abbia annunciato una manifestazione davanti alla sede della Regione: si tratta di una categoria storicamente amica della parte al governo della Regione, quindi questo dovrebbe far porre dei quesiti a chi la amministra in questo momento; altrimenti, ridare la parola agli elettori può essere un’opzione. Imbarazzante anche delegare alla commissione trasparenza la questione riguardante la delibera adottata dall’assessore Righini.

Emanuela Droghei del Partito democratico ha sottolineato come, nel corso dello stallo di questa Regione, il governo nazionale a guida di una presidente del consiglio romana tagli i fondi per il cantiere della metro C , all’immediata vigilia del Giubileo, oltre a ricordare gli aumenti generalizzati di tutti i generi alimentari di prima necessità.

“Surreale” è l’aggettivo usato da Michela Califano del Pd per definire la giornata odierna, in cui si palesa tutta l’incapacità di questa maggioranza di uscire da questa situazione. Privo di autorevolezza ormai, a questo punto, si dimostra il presidente Rocca, anche secondo Califano.

Luciano Nobili di Italia viva ha parlato di una crisi che non si può raccontare e che quindi deve essere negata, come ha fatto il presidente Rocca oggi stesso. Questo di fronte a una opposizione collaborativa e concentrata sul merito delle questioni, ha aggiunto Nobili.

Gli stessi ritardi nei lavori di oggi testimoniano di una incapacità a gestire l’agenda della giornata e a maggior ragione quella del programma di governo, ha detto Adriano Zuccalà del Movimento cinque stelle.

Un altro invito al presidente Rocca ad apparire in Aula per riferire su cosa stia succedendo è stato rivolto dal consigliere del Pd Daniele Leodori. La proposta concreta di Leodori è stata invece quella di superare l’impasse cambiando l’articolo 23 del collegato.

Dopo la votazione di altri ordini del giorno presentati dai consiglieri di opposizione, tutti respinti, il presidente Aurigemma ha sospeso i lavori. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa