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Il Consiglio regionale ha approvato il Documento di economia e finanza regionale 2025

Votati anche due ordini del giorno su Tpl e istituti penitenziari del Lazio
11/11/2024
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Giuseppe Cangemi (FI), ha approvato a maggioranza il Documento di economia e finanza regionale 2025 (Proposta di deliberazione consiliare n. 28). Prima del voto sul Defr, l’Aula ha votato gli ultimi ordini del giorno collegati al documento, approvandone due proposti da consiglieri di minoranza. Il primo, proposto da Massimiliano Valeriani (Pd), impegna il presidente della Regione e la Giunta a incrementare le risorse regionali destinate al Trasporto pubblico locale e a promuovere azioni utili a ottenere dal governo nazionale un sostanziale incremento del fondo nazionale trasporti e una sua rimodulazione atta a consentire alla Regione e a Roma, in quanto Capitale, il riconoscimento di un maggiore sostegno finanziario in considerazione della sua grave insufficienza attuale. Il secondo ordine del giorno approvato, a firma del consigliere Claudio Marotta (Verdi e Sinistra), impegna il presidente della Regione e la Giunta a promuovere un piano per il rafforzamento della presenza di patronati e caf all’interno degli istituti penitenziari del Lazio, a prevedere l’istituzione di sportelli di segretariato sociale e previdenziale in tutti gli istituti penitenziari della Regione, a stanziare risorse economiche per il potenziamento di tali servizi, a favorire la digitalizzazione e l’adeguamento tecnologico delle procedure amministrative penitenziarie e ad attivare tavoli di confronto tra le amministrazioni penitenziarie e i sindacati.

Subito dopo, Mario Ciarla (Pd) ha aperto le dichiarazioni di voto sul Defr: “Il documento che si va ora a votare è in realtà già superato dai fatti, a causa del tempo trascorso e del fatto che le regioni saranno chiamate a fare tagli rilevanti nei prossimi anni”, ha detto il capogruppo del Partito democratico. A tal proposito, Ciarla ha sottolineato che “quando è stato scritto questo Defr non si conoscevano ancora i dettagli della situazione che nel frattempo però sono stati resi noti”. Di parere opposto Cosmo Mitrano (FI), il quale ha espresso un giudizio molto positivo sul Defr, mettendo in evidenza “l’importante percorso fatto, specialmente per quel che riguarda la riduzione dell’indebitamento, ma anche su altri temi, come le politiche di coesione e la Sanità”. Il capogruppo Adriano Zuccalà (M5s) ha annunciato il voto contrario del Movimento 5 stelle, “perché troppe leggi continuano a stare nei cassetti, la trasparenza sul lavoro di maggioranza non c’è e, soprattutto, si tratta di un documento che si può ritenere superato”.

L’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, nella sua replica dopo le dichiarazioni di voto, ha ribadito che il Defr “è un documento che dà un indirizzo, riassume e sviluppa, rispetto alla legislatura vigente, cosa può determinare le politiche di bilancio che stiamo attuando. C’è un grande tema all’interno del Defr – ha aggiunto Righini – e cioè che abbiamo un’Amministrazione che non si indebita più, che riduce il debito pregresso, visto che secondo la stima da qui al 2027 scenderemo sotto i 27 miliardi. È un documento assolutamente in linea con le aspettative e l’indirizzo del governo regionale”. Righini ha concluso il suo intervento spiegando che si tratta di un documento che riguarda il prossimo triennio, 2025-2027, che sarà necessario aggiornare i nostri provvedimenti in materia di bilancio anche alla luce di nuove disposizioni che arrivano dall’Unione europea e che comunque “il Defr dà una linea, dà informazioni importanti su quanto potrà crescere il nostro Pil nel prossimo triennio e di quanto potremo ridurre il nostro indebitamento”. Infine, l’assessore ha messo in evidenza l’importante risultato ottenuto pochi giorni fa con la parifica del rendiconto 2023 da parte della Corte dei Conti, “che ha certificato – ha detto – la bontà delle scelte difficili e sofferte che siamo stati costretti a fare in questo primo anno di amministrazione Rocca”.

Infine, prima del voto finale, il Consiglio ha provveduto a votare una riformulazione dell’unico emendamento al Defr approvato in una delle precedenti sedute, a firma della consigliera Eleonora Mattia (Pd), per correggere un errore di forma. L’emendamento – che era stato votato all’unanimità – mira a potenziare il programma di screening del tumore al seno e l'istituzione del programma di valutazione del rischio per pazienti e famiglie con mutazioni geniche germinali, per quelle donne che sono cioè geneticamente predisposte per familiarità. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa