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Consiglio Lazio. Approvata relazione informativa annuale della Giunta su Attività Europee

L'assessore Righini: "Lazio al primo posto tra le amministrazioni italiane per l’avanzamento della spesa comunitaria della politica di coesione del settennato 2014-2020"
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Giuseppe Emanuele Cangemi, ha approvato la risoluzione “Sessione europea 2023. Indirizzi relativi alla ‘Relazione informativa annuale della Giunta al Consiglio regionale – anno 2022’, predisposta ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale 1/2015 (“Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio”)”. La Relazione informativa è stata illustrata in Aula dall’assessore regionale al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, Giancarlo Righini.

L’assessore ha spiegato che “dalla Relazione sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale, programmazione 2014-2020, condotta dal Dipartimento per le politiche di coesione e presentata il 16 febbraio scorso dal Ministro per gli affari europei, il sud e le politiche di coesione e il Pnrr, emerge un quadro di difficoltà per l’Italia, che, pur collocandosi al secondo posto per ammontare di risorse assegnate, risulta al penultimo in termini di implementazione finanziaria al 31 dicembre 2022. Ciononostante – ha proseguito Righini – tra tutte le Regioni il Lazio risulta essere l’unica a non presentare rischi di disimpegno entro il 31 dicembre 2023 ed è al primo posto tra le amministrazioni italiane per l’avanzamento della spesa comunitaria della politica di coesione del settennato 2014-2020. Infatti, al 31 dicembre 2022 le risorse complessivamente destinate dalla Regione, attraverso avvisi e altre procedure di selezione, superano i 3,25 miliardi di euro, rappresentando in media il 109 per cento della dotazione totale”.

Dopo l’intervento di Righini, la presidente della commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, Emanuela Mari (FdI) ha illustrato la Risoluzione approvata in seconda commissione e all’esame dell’Aula. Successivamente, hanno preso la parola per esprimere il voto favorevole i consiglieri: Rodolfo Lena (Pd), Marietta Tidei (Azione-Italia viva) e Valerio Novelli (M5s).

L’atto votato oggi rientra nelle prerogative del Consiglio regionale fissate dalla legge regionale n. 1 del 2015, nell’ambito della disciplina delle attività europee della Regione Lazio, con la finalità di favorire il processo di integrazione europea nel territorio regionale e sulla base dei princìpi di attribuzione, sussidiarietà, proporzionalità, leale collaborazione e trasparenza. Tra le attività previste è inclusa, appunto, la Relazione informativa della Giunta al Consiglio, principale strumento di confronto e collaborazione tra gli organi della Regione. Secondo i princìpi espressi dalla legge regionale 1/2015, infatti, il Consiglio regionale deve avere un ruolo attivo nella partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche europee di interesse regionale, e nell'ambito delle proprie competenze istituzionali di indirizzo e controllo, verificare la coerenza degli interventi previsti nei documenti economici e di programmazione attuati sulla base delle linee strategiche europee e nazionali.

La Relazione è suddivisa in 5 sezioni:

I) Le attività di partecipazione della Regione Lazio all'attuazione delle politiche europee;

II) Lo stato di conformità dell'ordinamento regionale agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione europea;

III) Lo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti di cooperazione territoriale della Regione cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento europei (gestione condivisa);

IV) Lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dall'Unione europea (gestione diretta);

V) Gli orientamenti e le priorità politiche della Giunta regionale per l'anno 2023.

Inoltre, la Relazione è accompagnata da sei allegati: i primi quattro fanno riferimento alle procedure di infrazione e ai casi Eu Pilot che coinvolgono la Regione Lazio (elenco dei casi al 31 dicembre 2022; tabella con gli stadi di attuazione di ciascuna infrazione; analisi dettagliata di ciascuna delle dieci procedure di infrazione, dei quattro casi di Eu Pilot e di tutte le situazioni di assistenza ai casi nazionali; tabella con l’andamento delle procedure d’infrazione e dei casi Eu Pilot dal 2016 al 2022). Il quinto allegato contiene l’elenco dei progetti di cooperazione territoriale presenti nella Regione Lazio. L’allegato n. 6, infine, individua le aree di interesse prioritario per la Giunta regionale nell’ambito del programma di lavoro della Commissione europea per l’anno 2023.

Ed è proprio sull’allegato n. 6 – e sui contenuti di natura programmatoria indicati nella sezione V della Relazione – che si soffermano gli impegni che il Consiglio ha chiesto al presidente e alla Giunta regionale con la risoluzione approvata oggi.

Il primo impegno, infatti, riguarda la partecipazione alla fase ascendente nelle aree considerate di interesse prioritario nell’ambito del programma di lavoro della Commissione europea individuate nell’allegato n. 6: “Un Green Deal europeo”; “Un'Europa pronta per l'era digitale”; “Un’economia al servizio delle persone”; “Promozione dello stile di vita europeo”; “Un nuovo slancio per la democrazia europea”.

Gli altri impegni richiesti al presidente e alla Giunta regionale riguardano:

- la valorizzazione del modello di “governance” multilivello, rafforzando in particolare le competenze in capo alle autorità regionali e la capacità amministrativa, tecnica e gestionale degli enti locali, al fine di utilizzare la totalità delle risorse della Programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2021-2027 e di garantire un’efficiente capacità amministrativa nel processo attuazione dei progetti regionali del Pnrr;

- proseguire e rafforzare il tema della semplificazione amministrativa;

- garantire la piena operatività della cabina di regia, in attuazione dell'articolo 19, comma 2, della legge regionale n. 1 del 2015;

- monitorare il recepimento statale della legislazione europea;

- informare periodicamente il Consiglio regionale su tutto ciò che riguarda le procedure di infrazione e i casi di EU Pilot aperti a carico dello Stato per inadempienze imputabili alla Regione;

- promuovere la cultura europea sul territorio regionale per diffondere i valori comuni di cittadinanza, libertà e parità di genere in modo da accrescere la comprensione delle politiche dell’Unione Europea nella dimensione locale di prossimità;

- collaborare con il Consiglio per sensibilizzare, attraverso iniziative sul territorio, circa l’importanza delle prossime elezioni europee e sul trentesimo anniversario del Trattato di Maastricht che istituisce i valori fondanti dell’Unione.

Roma, 13/09/2023


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