Partecipazione alla formazione degli atti e delle politiche dell'Unione europea
Esame del Programma di lavoro annuale della Commissione europea (articolo 4 della legge regionale n.1 del 2015)
Ogni anno il Consiglio regionale, su impulso della II Commissione consiliare competente in materia di affari europei, esamina congiuntamente il programma di lavoro annuale della Commissione europea e la relazione programmatica del Governo sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il medesimo anno.
L'esame di tali atti rappresenta un primo momento di partecipazione alla fase ascendente, interamente dedicato alla valutazione ed al confronto tra le priorità delle Istituzioni europee e quelle del Governo per l'anno in corso, in esito al quale la II Commissione approva una risoluzione che individua i progetti di atti legislativi dell’Unione europea di maggiore interesse per la Regione su cui formulare osservazioni o per definire indirizzi generali alla Giunta per l’azione della Regione a livello europeo.
Risoluzioni approvate:
Partecipazione attraverso la formulazione di osservazioni al Governo (articoli 5 della legge regionale n.1 del 2015)
Il Consiglio regionale partecipa alla formazione degli atti e delle politiche dell’Unione Europea nelle forme previste dall’ordinamento vigente, proponendo osservazioni sui singoli progetti di atti dell’Unione europea o su atti preordinati all’adozione degli stessi, utili a definire la posizione della Regione sulle singole proposte europee, contribuendo alla formazione della posizione italiana in sede europea.
Le osservazioni, sono approvate con risoluzione della II Commissione consiliare competente in materia di affari europei anche su proposta di ciascun consigliere.
Verifica del rispetto del principio di sussidiarietà (articoli 6 della legge regionale n.1 del 2015)
La legge regionale n. 1 del 2015, nel ribadire quanto previsto dall’articolo 6 del Protocollo n. 2, sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato, demanda al Consiglio regionale il controllo del rispetto del principio di sussidiarietà e proporzionalità nei progetti di atti legislativi dell’Unione europea che hanno ad oggetto materie di competenza regionale, i cui esiti, approvati con risoluzione dalla II Commissione consiliare competente in materia di affari europei, sono trasmessi alle Camere in tempo utile per l'esame parlamentare e comunicati alla Giunta regionale e alla Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative.
Le verifiche di sussidiarietà sono svolte anche attraverso forme di cooperazione interistituzionale in ambito nazionale ed europeo. Il Consiglio regionale aderisce alla rete del
Comitato delle Regioni per le singole iniziative europee da sottoporre alle verifiche di sussidiarietà.
Inoltre, il Consiglio regionale può attivarsi autonomamente nell’ambito del
cd. “dialogo politico” (art. 9 comma 2 della Legge n. 234 del 2012) per trasmettere alle Camere osservazioni su progetti di atti normativi europei anche su profili non inerenti alla sussidiarietà, affinché queste possano tenerne conto nei pareri che trasmettono alle Istituzioni europee.
Consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea su un “Pilastro europeo dei diritti sociali COM(2016) 127final”Il Consiglio regionale, attraverso la II Commissione consiliare permanente competente in materia di affari europei, con la
Risoluzione n. 19344 del 7 ottobre 2016, si è impegnato a
partecipare alla Consultazione pubblica
su un “Pilastro europeo dei diritti sociali COM(2016) 127final” assieme al
Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) del Lazio.
Il Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio ha organizzato incontri tematici sul territorio regionale in merito alla Consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea sul “Pilastro europeo dei diritti sociali”.
Tali incontri hanno rappresentato un eccezionale strumento di ascoltare del territorio e di proposta politica istituzionale.
Durante gli incontri le Autonomie locali, le Istituzioni e le parti economiche e sociali hanno espresso i propri pareri e osservazioni in merito al contenuto della Consultazione pubblica. I pareri e le osservazioni raccolti hanno rappresentato una piattaforma di dialogo tra le Autonomie locali, le Istituzioni, le parti economiche e sociali e il Consiglio regionale del Lazio per la promozione dell’integrazione europea sul territorio e per contribuire a sensibilizzare i decisori sulla partecipazione al processo decisionale europeo.
Sulla base dei pareri e delle osservazioni espressi negli incontri con i rappresentanti dei Comuni e delle parti economiche e sociali, il Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio ha redatto le risposte al questionario relativo alla Consultazione pubblica e le ha trasmesse al Consiglio regionale
Cliccando
qui è possibile leggere le risposte al questionario che il Consiglio regionale ha inviato alla Commissione europea.