La commissione Urbanistica rinvia all'Aula il nuovo Piano territoriale paesistico regionale
L'assessore Valeriani ha illustrato l'intesa raggiunta con il ministero per i Beni e le attività culturali. La commissione ha stabilito comunque di avviare una serie di audizioni con i soggetti interessati.
18/02/2021 - Rinvio all'aula e allo stesso tempo un ciclo di audizioni. Questa la decisione presa a maggioranza dalla commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da
Marco Cacciatore, sul nuovo Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr).
In apertura della seduta Cacciatore ha ricordato il lungo percorso che ha caratterizzato l'iter del vecchio provvedimento, la sentenza di bocciatura della Corte costituzionale, lo stato di incertezza che è derivata dalla sentenza stessa: "Adesso ci troviamo a dover di fatto ratificare – ha spiegato il presidente – l'atto di copianificazione tra ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) e Regione Lazio. Sono arrivate diverse richieste di audizione, valutiamo insieme come precedere".
Anche l'assessore
Massimiliano Valeriani è ripartito da un breve riassunto di quanto successo dal 2019 a oggi: "Dopo l'approvazione del Ptpr dell'agosto del 2019, su mandato del Consiglio, abbiamo acquisito nuovamente l'intesa con il Mibac, avevamo anche presentato una delibera, ma l'Aula ha ritenuto di attendere il pronunciamento della Corte costituzionale. Dopo la sentenza, abbiamo avviato nuovamente un'interlocuzione con il ministero e adesso proponiamo una delibera nuova, che contiene l'intesa raggiunta".
L'assessore ha ribadito la necessità di modificare la norma che disciplina il Ptpr: "Penso ci sia un problema sulla legge nazionale: si assegna ai Consigli regionali il compito di approvare i Ptpr, ma senza la possibilità di apportare nessuna modifica".
"Adesso – ha proseguito Valeriani - Ci dobbiamo adeguare all'esito della sentenza, abbiamo il dovere di fare in fretta, approvando l'intesa. Con la decadenza del piano sono scattate le clausole di salvaguardia, bloccando fatto la grande maggioranza delle attività edilizie. Il nostro sistema economico, soprattutto in questa fase di grave crisi legata alla pandemia, non può permettersi di sopportare a lungo questa situazione".
I punti di novità della nuova intesa raggiunta sono tre: il Ptpr avrà valore vincolante soltanto in quelle parti del territorio dove vigono i vincoli; l'approvazione farà scomparire tutti gli strumenti paesistici esistenti, viene acquisita la nuova cartografia del 2014.
"Abbiamo anche cercato di confermare l'articolo 63 del Piano, ovvero quell'articolo che 'salvava' gli strumenti urbanistici esistenti perché conformi al Ptpr. Nella nuova intesa il 'perché' viene sostituito da un 'purché'. E quindi ci sarà una verifica puntuale su tutti gli atti".
Dopo l'approvazione da parte del Consiglio, come ultimo atto, il Ptpr sarà firmato dal presidente della Regione e dal ministro.
Nel corso della discussione la consigliera
Laura Cartaginese (Lega) ha ipotizzato la soluzione poi approvata a maggioranza: rinviare il testo all'esame del Consiglio, ma allo stesso tempo avviare una serie di audizioni per avere maggiore chiarezza.
Posizione che ha visto l'adesione della maggioranza, intervenuta con
Enrico Panunzi e
Marco Vincenzi (Pd). Contrari, invece,
Gaia Pernarella (M5s) che ha chiesto di vedere l'intesa firmata "perché nella delibera manca l'allegato" e
Fabrizio Ghera (Fdi) che avrebbe preferito effettuare le audizioni prima del voto sul rinvio del provvedimeno al Consiglio regionale.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio