Defr, audizione con parti sociali e enti locali in commissione Bilancio

Apprezzamento per il Documento di economia e finanza, ma anche preoccupazioni per aree interne e adeguamenti dei contratti di lavoro.
L'audizione in sala Etruschi. 16/07/2024 - La commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Marco Bertucci, ha concluso ieri le audizioni con le parti sociali e le associazioni degli enti locali sul Documento di economia e finanza regionale 2025.

Dopo una breve illustrazione dell’assessore Giancarlo Righini, che ha sintetizzato quanto già esposto nella seduta delll’11 luglio, sono cominciati gli interventi, divisi in tre sessioni diverse

Enti Locali

Per Luisa Piacentini (delegata Anci Lazio e presidente del Consiglio delle autonomie locali) “il Defr è un punto di riferimento importante e significativo per l’attività della Regione nei prossimi anni. Serve un lavoro di sistema coinvolgendo Comuni, province e altri enti locali. Bisogna pensare già adesso a cosa succederà esauriti i progetti del Pnrr, servirà assistenza ai Comuni, per la gestione delle opere. Centrato sui problemi delle aree interne l’intervento di Achille Bellucci (Uncem Lazio), secondo il quale “Il Defr è esauriente, c’è un notevole sforzo di analisi. Quelle delle aree interne e montane è una questione da affrontare, a partire dal ruolo delle Comunità montane”.  Francesco Loricchio (Upi Lazio) ha parlato di documento organico, bisogna riservare attenzione alle Province nella ripartizione delle risorse, soprattutto rispetto alla copertura delle funzioni delegate”.

Sindacati

Potere di acquisto in diminuzione e aumento della precarietà del lavoro al centro delle dichiarazioni di Natale Di Cola (Cgil): “Preoccupa la diminuzione delle voci previste per i servizi, ma soprattutto vanno applicati subito, con adeguamento delle tariffe, i nuovi contratti di lavoro, stiamo vivendo una stagione importante, da questo punto di vista, la Regione deve farsi trovare pronta”. Maria Annunziata Veltri (Cisl Lazio) ha chiesto “l’incremento del fondo tagliatasse, con importo maggiore dell’anno passato, bene l’assunzione di nuovi medici e il bonus dedicato ai medici di pronto soccorso, ora estenderlo anche alle altre categorie. Per Alberto Civica (Uil Roma e Lazio) serve una politica fiscale redistributiva. Sulla sanità poche novità, migliorano le prestazioni del Recup, restano i problemi legati alla mancanza del personale. Siamo preoccupati per l’adeguamento antisismico e anti-incendio degli ospedali”. Armando Valiani (Ugl) ha sottolineato che “il fondo taglia tasse è stato reso strutturale. Nel Lazio c’è una grande emergenza: quella della natalità. Infine, Gianni Ugolini (Federcasa) ha apprezzato “gli interventi per l’edilizia agevolata, i fondi di garanzia per i mutui, vanno semplificate le procedure”.

Imprenditori

Ha aperto questa parte delle audizioni Corrado Felici (Ance Lazio) che ha invitato la Giunta ad “approvare presto la legge sulla semplificazione urbanistica, Bisogna puntare, poi, sulla formazione, Valorizzando il ruolo delle scuole edili e degli enti bilaterali, bene i bandi per lo sviluppo economico. Luca Colavolpe (Anpit Lazio) ha parlato di “indicatori incoraggianti sull’offerta lavoro, l’occupazione in crescita e il numero degli occupati, preoccupa il decremento della natalità. Romina Nasponi (Cna Lazio) ha chiesto “maggiori risorse destinate allo sviluppo, per valorizzare maggiormente il tessuto economico”. Lucilla De Leo (Coldiretti) ha sottolineato l’aumento dell’occupazione nel settore agricolo da cui arriva un contribuito all’aumento del Pil regionale pari all’1,2 per cento. Antonio Fainella (Confartigianato Lazio) ha parlato di “qua emergenze: la manifattura, il credito, la crisi degli esercizi di vicinato, i territori interni. Servono interventi strutturali, non bastano i bandi. Secondo Romolo Guasco (Confcommercio)  si tratta di un Defr in continuità con l’azione amministrativa che la nuova giunta ha iniziato. Ottimistica la previsione sugli effetti delle politiche regionali sul Pil nei prossimi anni. C’è preoccupazione per la situazione dei consumi”. Positivo il giudizio di  Mario Sanfilippo (Confcooperative Roma): “Approviamo l’impianto generale del Defr, bene l’impegno per la riorganizzazione del settore ospedaliero e dei centri primo soccorso con il coinvolgimento dei privati”. La necessità di adeguare le tariffe regionali ai nuovi contratti di lavoro è tornata nell’intervento di Mauro Iengo (Legacoop Lazio): “Di particolare rilievo è la situazione delle cooperative sociali, dove il costo del lavoro costituisce la quasi totalità del costo complessivo per l’impresa: bisogna adottare protocolli per adeguare automaticamente le tariffe. La Regione deve porre grandissima attenzione alla fase post Pnrr per la gestione nuove strutture”.  Claudio Cimarella (Unci Lazio) ha spiegato di “concordare con il Defr per la parte che riguarda piccole e medie imprese, d’accordo con le preoccupazioni espresse da Legacoop e Confcooperative”. Chiara Antonelli (Unindustria) ha chiesto “chiarezza sugli interventi per favorire l’accesso al credito, bisogna irrobustire la struttura finanziaria delle imprese. Sono importanti gli interventi sulle reti infrastrutturali, poco chiaro il ruolo del consorzio industriale”. Infine, Giuseppe Crea (FederLazio), ha valutato positivamente “gli obiettivi di incremento del Pil con politiche regionali.  Importanti gli impegni per sostenibilità, digitalizzazione, internazionalizzazione”.

Associazionismo sociale

Secondo Valerio Vasale (Acli Roma) “è approfondita e puntuale l’analisi degli indicatori economici e sociali del Lazio. Bisogna aumentare i fondi per le politiche di inclusione sociale per gli anziani, per le politiche dedicate ai giovani, la sicurezza del lavoro e la casa. Francesca Danese e Daniele Stavolo (Forum Terzo settore del Lazio) hanno parlato di necessità “di inserire gli indicatori relativi alla povertà, in forte aumento nel Lazio. Allarmante la situazione su istruzione, formazione e povertà educativa: la Regione Lazio si arrende di fronte al peggioramento delle competenze alfabetiche. Indicatori in peggioramento su lavoro e contrasto al disagio”.

L’assessore Righini, nella replica, ha ricordato che il “Defr è uno strumento di programmazione, per entrare nel merito degli investimenti della Regione ci sarà la fase del Bilancio. Importante ricordare che la nostra è una Regione che non contrae nuovo debito, ma si pone come obiettivo la riduzione di due miliardi e mezzo in quattro anni. Su questo abbiamo avuto riconoscimenti importanti dalle agenzie di rating. C’è uno sforzo importante per sostenere i Comuni, sul lavoro massima attenzione alle evoluzioni dei contratti sopratttutto per le cooperative sociali. Saranno confermate le agevolazioni fiscali, stiamo lavorando per estendere le premialità anche il personale sanitario non medico. Già stanziati 375 milioni per la messa in sicurezza degli impianti antiincendio di tutti gli ospedali regionali. La legge sulla semplificazione dell’urbanistica è in dirittura di arrivo, contiamo di adottarla in Giunta entro luglio”.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio