Sulle norme di semplificazione e di attuazione degli impegni presi con il Governo sono intervenute prima le organizzazioni datoriali e le associazioni degli Enti locali e poi Sindacati e Terzo Settore.19/09/2024 -
Prosegue il calendario dei lavori in commissione Bilancio , per l’esame della proposta di legge 170, che contiene norme di semplificazione, modifiche a leggi regionali e disposizioni attuative di impegni presi con il Governo. Oggi si sono svolte due audizioni: la prima con le organizzazioni datoriali e le associazioni degli Enti locali (presieduta dal presidente Marco Bertucci); la seconda con le organizzazioni sindacali e le associazioni del Terzo Settore (presieduta dal vicepresidente Cosmo Mitrano). Venerdì 27 settembre si entrerà nel vivo del provvedimento con la discussione generale e l'inizio dell'esame dell'articolato. A tal proposito, in chiusura di seduta, il vicepresidente Mitrano ha comunicato i nuovi termini per la presentazione degli emendamenti e dei subemendamenti: martedì 24 settembre, dalle ore 9 alle ore 15, per i primi; giovedì 26 settembre 2024, dalle ore 9 alle ore 13, per i subemendamenti.
Durante la prima audizione, l’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, ha illustrato i contenuti dei 39 articoli del provvedimento.
Il primo capo, composto da 8 articoli, contiene una serie di norme che danno esecuzione a impegni assunti dalla Giunta con il Governo. Riguardano modifiche all’istituzione del ruolo degli avvocati della Regione, la lotta contro gli incendi boschivi, l’indennità di residenza a favore dei farmacisti rurali, la stabilizzazione dei rapporti di lavoro nelle strutture sanitarie private, la notifica di violazioni al Codice della strada commesse da chi gestisce servizi di linea commerciali, di gran turismo e speciali, le norme sulla rigenerazione urbana, la ricollocazione del personale delle società controllate dagli enti di area vasta, l’abrogazione delle norme sulle campagne di informazione e sensibilizzazione sulla salute di genere, l’abrogazione delle norme sulla prevenzione della fibromialgia, l’abrogazione delle norme sui programmi di esercizio fisico a supporto della medicina preventiva e riabilitativa, la difesa del suolo, le norme sulle cave e sulle torbiere, la promozione di screening su neoplasie polmonari, il garante per le persone con disabilità, le concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, gli Its Academy, il caregiver familiare.
Il secondo capo, composto da due articoli, contiene disposizioni sul governo del territorio, in particolare modifiche alla composizione del Comitato regionale per i lavori pubblici e, nuovamente, alle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico. Il terzo capo si compone di 10 articoli, su agricoltura, ambiente e transizione energetica. In particolare, sono previste modifiche alle norme sui frazionamenti di aziende agricole da parte degli eredi, interventi di ristrutturazione edilizia in zona agricola, sui Piani di utilizzazione aziendale, sui contratti di affitto dei fondi rustici appartenenti alla Regione, sull’acquacoltura marina, sulle procedure autorizzative in agricoltura, sull’albo regionale dei periti per il conferimento di incarichi in materia di usi civici, l’ampliamenti di circa 600 ettari del Parco di Veio, modifiche per uniformare le norme regionali sulla costruzione di infrastrutture elettriche con le linee guida del ministero, norme in materia di piccole utilizzazioni locali di calore geotermico.
Il quarto capo, composto da sette articoli, riguarda le politiche sociali e di tutela della salute. Negli articoli sono contenute modifiche alle norme relative agli elenchi regionali delle strutture e dei servizi autorizzati o accreditati in materia di servizi sociali, sull’autorizzazione delle strutture socioassistenziali, sulla gestione del debito nei distretti sociosanitari e la gestione delle risorse assegnate, sull’utilizzo delle risorse residuali del fondo regionale per il rincaro dell’energia, sulla Consulta per la salute mentale. Il quinto capo, di 10 articoli, contiene norme in materia di cultura, cinema, sport e sviluppo socioeconomico del territorio. Si tratta di modifiche che riguardano gli enti partecipati nel settore dell’audiovisivo e dello spettacolo dal vivo, le norme sui mercatini dell’antiquariato, la valorizzazione delle botteghe storiche nelle città di fondazione, il tavolo regionale della moda, la soppressione della commissione regionale cave, la valorizzazione delle acque minerali e termali. Il sesto capo, composto da un solo articolo, riguarda la disciplina dell’utilizzo delle auto di servizio, mentre l’ultimo contiene l’entrata in vigore della legge.
Nel corso della prima audizione sono intervenuti: Mario Sanfilippo, Confcooperative Lazio; Antonella Gobbo, Confimpreseitalia; Mauro Iengo, Legacoop Lazio; Massimo Leonardi, Unci Lazio; Marco Stendardo, Unindustria; Corrado Felici, Ance Lazio; Luca Colavolpe Anpit; Massimo Biagetti, Cia Lazio; Luca Barrera, Cna Lazio; Lucilla De Leo, Coldiretti Lazio; Antonio Parenti, Confagricoltura; Riccardo Varone, Anci Lazio; Pietro Nocchi, Cal Autonomie locali; Francesco Nazzaro e Paolo Caracciolo, Città Metropolitana di Roma Capitale; Alessandro Romoli, Upi Lazio. Tutti hanno espresso apprezzamento per il largo anticipo con cui è stato loro trasmesso il testo della proposta di legge n. 170. Qualche critica invece e stata espressa sui contenuti del provvedimento che, insieme alle proposte emendative proposte oggi, saranno raccolte e formalizzate in documenti che saranno inviati alla quarta commissione.
Nella seconda audizione, presieduta dal vicepresidente Cosmo Mitrano (FI), sono intervenuti i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni di promozione sociale. Natale Di Cola (Cgil) ha messo in evidenza gli ambiti della proposta di legge che riguardano il tema del lavoro, su alcuni dei quali – a suo avviso – non c’è stato confronto con i sindacati, come nel caso delle disposizioni sulle attività estrattive. In generale, secondo Di Cola, molti degli otto articoli che riguardano la “Esecuzione di impegni assunti con il Governo” (titolo del Capo I), vanno rivisti “perché – ha detto – riguardano la soppressione di disposizioni a tutela dei lavoratori che sono state approvate negli ultimi anni con il consenso di tutte le forza politiche". Di Cola ha citato in particolare la lettera b) del comma uno dell’articolo tre del provvedimento, che mira a eliminare il sostegno alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro nell’ambito dell’autorizzazione alla realizzazione di strutture e all’esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie, di accreditamento istituzionale e di accordi contrattuali (introdotto con la legge regionale 4/2003) e la lettera e), che riguarda la mancata ricollocazione del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato delle società totalmente controllate dagli enti di area vasta.
Sul Capo I, però, l’assessore Giancarlo Righini, nella sua replica finale, ha ribadito che “non ci sono alternative alla richiesta del Governo perché altrimenti si aprirebbero contenziosi legislativi e peraltro si tratta di impegni presi anche dalle precedenti amministrazioni, soprattutto con riferimento agli interventi in materia di Sanità, ancora sottoposti al vincolo del piano di rientro.”.
Massimo Proietti (Uil Roma e Lazio) ha condiviso le osservazioni del collega della Cgil, soprattutto con riferimento alla tutela dei lavoratori delle partecipate e al dumping salariale, soffermandosi poi sull’articolo 35, che prevede modifiche alla legge regionale 17/2004 in materia di cave e torbiere, spiegando che devono essere mantenute le disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e che “va inserita una norma per tutelare la filiera corta”. Armando Valiani (Ugl) ha elogiato il “modello partecipativo” adottato dalla Regione ma ha anche auspicato un “modello semplificativo”, affinché tutte le norme introdotte dalla proposta di legge siano utili a semplificare il quadro normativo in così tanti settori. Valiani ha anche espresso apprezzamento per le novità introdotte da questa amministrazione in tema di garante delle persone con disabilità e di caregiver familiare. Infine, il rappresentante della Ugl ha annunciato che il 23 settembre ci sarà una manifestazione per il rinnovo contrattuale del personale della sanità privata.
Sia Valiani che Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore, hanno ribadito l’esigenza di intervenire per ridurre la pressione fiscale a carico delle famiglie. Quest’ultima ha insistito anche sulla necessità di implementare l’interlocuzione e la condivisione delle questioni più importanti con i rappresentanti del Terzo Settore da parte delle istituzioni. Sono intervenuti anche Giuseppe Mancini della Confsal Lazio e Gennaro Di Cicco della Caritas di Roma, per esprimere condivisione di molti dei temi trattati negli interventi precedenti, con particolare riferimento al sostegno alle famiglie in difficoltà e alle persone fragili.
Prima della replica finale dell’assessore Righini, è intervenuta la consigliera Marietta Tidei (Italia Viva) per annunciare che “saranno presentati numerosi emendamenti perché si tratta di un testo molto complesso, che tocca tante materie” e per chiedere, con riferimento al settore estrattivo, “un riordino complessivo e non interventi spot”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio