Stellantis, audizione alla Pisana sulla crisi industriale

Fare di questa commissione un tavolo tecnico permanente sulla crisi è stata l'idea uscita dall'audizione. I tempi sono ormai ristrettissimi, è stato sottolineato da molti intervenuti.
Lo stabilimento di Piedimonte San Germano. 01/10/2024 - Audizione oggi in commissione XI - Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione del Consiglio regionale del Lazio sulle problematiche legate alla situazione dello stabilimento Stellantis di Cassino-Piedimonte San Germano e dell’indotto. All’ordine del giorno vi era in particolare la proposta di istituzione di un tavolo di crisi permanente, tema con il quale ha aperto i lavori il vice presidente della commissione Daniele Maura.

Idea che ha trovato subito il consenso di Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione e Assessore allo Sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione; a suo parere, va estesa l'attenzione anche all'indotto. Ripercorse dall'assessore le vicende degli ultimi tavoli fino a quello del 7 agosto, in cui Stellantis ha sempre fornito rassicurazioni, almeno a parole, sul livello della attività produttiva. Il crollo recente del titolo in borsa dell'azienda getta però una ulteriore inquietante luce sulla vicenda. Prioritaria è la necessità di istituzione della zls, secondo Angelilli.

Tra gli enti territoriali, per la Provincia di Frosinone un cambiamento di scenario è necessario in questa vicenda; per il Comune di Piedimonte San Germano, il tempo sta per scadere e sono necessari i provvedimenti più idonei a scongiurare la crisi.

A seguire, sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni di settore: secondo Raffaele Trequattrini, Commissario straordinario del Consorzio  industriale del Lazio, importante sarebbe rifinanziare i fondi di derivazione legislativa che in passato venivano utilizzati a questo scopo. Anche il costo attuale dell'energia è una variabile sulla quale il Consorzio può intervenire. Ma soprattutto attrarre nuove imprese nel settore è di importanza strategica. A disposizione si è detto il commissario del Consorzio a favore dell'utilizzo delle sedi del Consorzio per le riunioni previste del tavolo di lavoro. Vittorio Celletti di Unindustria Cassino ha ricordato a tutti che a dicembre non si arriva, in queste condizioni. Ricordata anche in altri interventi l’urgenza del tema degli ammortizzatori sociali, perché i tempi sono stretti.  La partita, secondo altri, si gioca in Europa perché la linea europea del passaggio all'elettrico si è dimostrata fallimentare.

Per i sindacati, intervenuti Mirko Marsella, Fim – CISL, per il quale il pericolo è quello di non riuscire a concretizzare perché i tempi sono molto stretti. La CISL ha ricordato che il sindacato aveva lanciato l'allarme su questa situazione, allarme che evidentemente non è stato ascoltato. Per Donato Gatti, Fiom – CGIL, si tratta di un disastro annunciato, che negli ultimi dieci anni non si è fatto nulla per evitare. Diversificare la produzione è la parola d’ordine, per Cgil. Più incisività nei confronti dell'azienda ha chiesto Ugl, che vede con favore un tavolo tecnico sul territorio. Intervenuto anche Francesco Giangrande, Uilm – UIL.

Tra i consiglieri, Sara Battisti del Partito democratico ha ringraziato in apertura Angelilli per gli sforzi che sta facendo in questa fase difficile. Il cambiamento delle politiche industriali dell'azienda è necessario, secondo Battisti. Per Marietta Tidei di Italia viva il contesto è molto più ampio rispetto al pontino. Molto interessante a suo avviso il punto di vista del Consorzio sul rifinanziamento delle leggi 46 e 60, mentre la consigliera è scettica sulla zls, che a Civitavecchia non sembra aver funzionato molto. Per Valerio Novelli del Movimento cinque stelle bisogna cambiare passo in questi incontri, perché il tempo dei tavoli tecnici è finito e va messa l'azienda, ma anche il governo nazionale, di fronte alle sue responsabilità. Dopo gli interventi di Novelli e di Emanuela Droghei del Pd, secondo la quale il tempo sta per scadere e ci vuole subito un piano industriale da parte dell’ azienda, ha concluso i lavori una replica della vicepresidente Angelilli, che ha detto che l'Europa deve fare la sua parte con forza sull’ automotive, come in passato la ha fatta sul covid. Ribadita l’importanza della zls, Angelilli ha detto anche che tra pochi giorni le idee sulla vicenda saranno sicuramente più chiare, dati gli incontri in programma a breve.

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio