Manovra economica 2026-28, l'assessore Righini presenta la Nota di aggiornamento del Defr 2026
Riduzione dello stock di debito finanziario dagli attuali 20,9 miliardi di euro ai previsti 7,6 miliardi nel 2026, per consentire un piano straordinario di investimenti 2026-2029.

10/12/2025 - Concluso il ciclo di audizioni, la commissione Bilancio, presieduta da
Marco Bertucci (FdI), ha ripreso l’esame dei provvedimenti relativi alla manovra economica 2026-28. Nella seduta odierna, l’assessore regionale al Bilancio,
Giancarlo Righini, ha illustrato la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (Nadefr) 2026 – Anni 2026-2028.
“L’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza regionale – ha esordito Righini – nasce in un momento di grandi trasformazioni dello scenario internazionale. Nonostante i conflitti ancora accesi in Ucraina e in Medio Oriente, le rinnovate tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e la persistente instabilità dei mercati energetici, il Lazio continua a dimostrare la forza e la resilienza del proprio sistema economico, rafforzando la propria capacità di programmazione e consolidando una strategia finanziaria all’altezza delle sfide del presente”.
“In questo quadro complesso – ha proseguito l’assessore – la nostra economia regionale continua a distinguersi per stabilità e visione: nei primi trimestri del 2025 la crescita, seppur moderata, si è mantenuta solida, trainata da un mercato del lavoro in espansione, dalla straordinaria vitalità dei settori orientati all’export e da un comparto dei servizi che continua a rappresentare uno dei motori principali del nostro sviluppo”.
Con riferimento al triennio 2026-2028, Righini ha spiegato che “la Regione Lazio agisce con responsabilità, coraggio e visione strategica, valorizzando appieno le opportunità offerte dalla politica unitaria per la coesione, la ripresa e la resilienza. Proseguiamo con fermezza nel percorso di rientro dal debito – ha aggiunto l’assessore al Bilancio – e mettiamo in campo una politica fiscale equa, stabile e orientata alla crescita”.
L’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale 2026-Anni 2026-2028 della Regione Lazio, riprendendo i principali temi trattati nel Defr Lazio 2026 redatto a giugno, ricalibra e definisce i contorni della manovra di finanza pubblica contenuta nel bilancio previsionale pluriennale 2026-2028, a partire dall’evoluzione delle tendenze e delle prospettive del ciclo economico, per arrivare poi alle previsioni programmatiche macroeconomiche e di finanza pubblica per il prossimo triennio. “L’aggiornamento, rispetto al Defr Lazio 2026 di giugno, della manovra triennale – ha spiegato Righini – determina, per le politiche di bilancio, la duplice opportunità per realizzare un piano straordinario di investimenti 2026-2029 e, al contempo, gestire una maggior flessibilità contabile”.
A tal proposito, l’assessore ha indicato le tre direttrici principali che segneranno l’azione del governo regionale nel triennio 2026-2028: “L’attuazione degli interventi previsti dalla politica unitaria per la coesione, la ripresa e la resilienza nel Lazio 2023-2028 per lo sviluppo e il riequilibrio settoriale e territoriale; la prosecuzione delle politiche di bilancio improntate a precludere il ricorso al mercato del credito per non creare nuovo debito, finanziando le misure di politica economica con il surplus di pate corrente; l’attivazione di politiche fiscali – complementari a quelle nazionali – per la stabilizzazione economica e in funzione redistributiva”.
Con riferimento alle politiche regionali di bilancio e alle previsioni 2026-2028, l’assessore ha comunicato che “l’assestamento delle previsioni di bilancio 2025-2027 della fine di luglio dell’anno in corso ha definito il complesso delle entrate di competenza: 38,7 miliardi nel 2025, 32,3 miliardi nel 2026 e 31,4 miliardi nel 2027. Dal lato della spesa, quella di competenza del Titolo 1-Spesa corrente per l’anno in corso ha un valore di 18,2 miliardi di euro; le spese in conto capitale (Titolo 2) si attestano a 5,1 miliardi di euro. Nello stesso mese di luglio, la Corte dei conti ha parificato il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2024 con due eccezioni sul calcolo di una quota dei residui attivi per euro e su una voce relativa alla parte vincolata del risultato di amministrazione. Nel mese di ottobre, la Conferenza Stato-Regioni ha espresso un parere favorevole circa l’impegno del Governo alla cancellazione della restituzione delle anticipazioni di liquidità concesse alle Regioni. I benefici attesi dal provvedimento dovrebbero comportare: una riduzione dello stock di debiti finanziari dagli attuali 21,3 miliardi a 8,3 miliardi; l’obbligo di concorso al pagamento in favore del bilancio dello Stato dei relativi oneri; lo sviluppo di un piano straordinario di investimenti 2026-2029 attorno ai 500 milioni in conseguenza del venir meno del Fondo di Anticipazioni di liquidità e, dunque, della maggior flessibilità contabile”.
In conclusione della sua relazione, Righini ha ribadito che “la manovra triennale di finanza pubblica ha alla base la norma nazionale (in approvazione) che, nel prevedere l’estinzione dei debiti relativi alle anticipazioni sia per disavanzi sanitari sia per debiti commerciali, trasforma le rate di ammortamento annuali in «contributi regionali alla finanza pubblica nazionale» e che, inoltre, dispone l’eliminazione dell’accantonamento del Fondo anticipazioni di liquidità dal computo del «risultato di amministrazione». I benefici attesi dal provvedimento – con lo stock di debito finanziario che si riduce dagli attuali 20,9 miliardi ai previsti 7,6 miliardi nel 2026 – deriveranno dagli effetti di un piano straordinario di investimenti 2026-2029 e dalla maggiore flessibilità contabile”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio