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XIV - Scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università


Ex detenuti: necessarie nuove occasioni di lavoro

05/06/08 - “Dobbiamo reperire commesse lavorative, per dare risposte concrete a persone che hanno pagato il proprio debito con la giustizia". E' quanto ha dichiarato Patrizia Caprara, presidente della cooperativa sociale Alba, ascoltata oggi dalla commissione Scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università, presieduta da Annamaria Massimi (PD), e dalla commissione speciale Sicurezza, contrasto all’usura, integrazione sociale e lotta alla criminalità, presieduta da Luisa Laurelli (PD), riunite oggi in seduta comune.

Patrizia Caprara, ha parlato anche a nome di altre due cooperative di servizi, Edera e Zoe. A seconda delle possibilità lavorative del momento, le tre cooperative danno lavoro a un numero di persone che va dalle 60 alle 100, per il novanta per cento detenuti, ex detenuti o in semilibertà, curandone anche la formazione professionale. Caprara ha illustrato i progetti che attualmente vede impegnate le tre coop da lei rappresentate in audizione e i principali problemi che devono essere affrontati. Tra questi,  la situazione dei bambini figli di detenute che hanno superato i tre anni di età, ma il nodo centrale è la mancanza di occasioni di lavoro per gli ex detenuti.

"Di frequente incontriamo difficoltà, perché i bandi sono al massimo ribasso - ha detto Patrizia Caprara -. Inoltre, spesso dobbiamo rivolgerci a specialisti per partecipare, in quanto i bandi sono molto complicati. Talvolta, non si riesce a vincere perché la domanda è stata fatta male”. Caprara ha voluto sottolineare la validità dell’azione delle cooperative formate da persone svantaggiate: “I nostri dipendenti non hanno più commesso reati”, ha detto e ha chiesto la creazione di uno sportello sociale, punto di riferimento delle problematiche post- carcere, nonché la possibilità di saltare il bando per piccole commesse.

L’assessore Costa ha ricordato i programmi di formazione attualmente in fase di svolgimento e l’importanza della puntale rilevazione del fabbisogno di formazione  e informazione della popolazione detenuta. Per l’assessore Costa occorre arrivare a vere e proprie “dimissioni protette” dal carcere, grazie a un assistente sociale che si occupa del futuro del detenuto.

Il capogruppo del PRC Ivano Peduzzi ha sottolineato l’importanza del processo di reinserimento, basato sul binomio formazione-lavoro, di persone che troppo spesso non hanno alcuna speranza  di trovare occasioni di lavoro e di quanto stretto sia il legame con il tema sicurezza. D’accordo con Peduzzi il consigliere Prestagiovanni, per il quale, tra l’altro, occorre rivedere le modalità di assegnazione degli appalti a cominciare dalle aziende regionali.

“Voglio ricordare ai consiglieri che la legge regionale quadro 7/2007 (Interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta della Regione Lazio, ndr) prevede un apposito tavolo interassessorile per il trattamento delle persone recluse – ha detto la presidente Laurelli- Tale tavolo, che coinvolge sei assessorati, è preposto a dare risposte di sistema alle esigenze oggi prospettate, ma ancora non ha preso il via”.

“L’auspicio delle due commissioni – ha detto Laurelli dopo l’audizione – è che il tavolo interassessorile istituito dall’assessore Fichera intervenga con urgenza”.

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