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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Riabilitazione: "subito 20 milioni per garantire prestazioni"

09/02/09 - Molti dei centri che erogano prestazioni di riabilitazione e recupero di persone affette da minorazioni (fisiche, psichiche o sensoriali) rischiano la chiusura a seguito del recente decreto del Presidente della Regione - e commissario alla Sanità - Piero Marrazzo, che ha tagliato dell'8 per cento il budget a disposizione. E' quanto emerso nel corso della seduta odierna della commissione Lavoro e politiche sociali del Consiglio regionale, presieduta da Giuseppe Mariani (Lista civica per il Lazio). All'audizione hanno partecipato i rappresentanti della Consulta dell'handicap della città di Roma, di numerose Consulte municipali e di diverse associazioni di genitori di persone affette da handicap.

Tutti hanno espresso la preoccupazione che desta il taglio previsto e hanno sollecitato un intervento urgente per evitare siano messi a rischio posti di lavoro e prestazioni essenziali. Costantino Rossi, presidente della Consulta cittadina, ha sottolineato in particolare che la riduzione delle risorse crea "gravi problemi sia per i gestori dei centri sia per le famiglie degli ospiti". Ha inoltre affermato che "se già lo scorso anno diversi centri hanno dovuto rinunciare allo svolgimento dei centri estivi ora si corre il rischio che molti istituti vengano chiusi".

Il presidente della commissione, ricordando il momento di particolare difficoltà che sta attraversando la sanità regionale, ha manifestato solidarietà per le preoccupazioni espresse nel corso dell'incontro. Mariani ha preannunciato l'invio immediato di una lettera al presidente e commissario ad acta Marrazzo, nonché al presidente del Consiglio regionale Guido Milana, "per sollecitare l'istituzione di un tavolo di esperti autorevoli che affrontino il problema".

Il consigliere Augusto Battaglia (Pd), nel sottolineare che la questione riguarda un'utenza che tende ad aggravarsi nel tempo ha affermato che è necessario "reperire risorse per 20 milioni di euro, per evitare che le cooperative arrivino a rinunciare alla gestione dei centri". A tale proposito il presidente Mariani si è detto convinto che "si può reperire la somma per coprire il fabbisogno economico di questi servizi - che sono essenziali per le famiglie - attraverso un attento controllo degli sprechi e della cattiva gestione delle varie situazioni". Ha, poi, auspicato che si possano mettere insieme "tutte le forze che quotidianamente effettuano le verifiche" e che si possa creare un metodo di controllo sulla gestione di questi servizi che sia tempestivo e si avvalga anche dell'apporto delle famiglie degli utenti.

La consigliera Luisa Laurelli (Pd) ha sottolineato che "i tagli non possono essere indiscriminati e che trovare 20 milioni di euro per questo settore non può essere un problema. Dobbiamo convincere il commissario che riducendo gli sprechi si possono destinare le risorse al miglioramento dei servizi. Per questo - ha aggiunto - occorre entrare nel merito delle singole situazioni, studiando i servizi uno ad uno, anche attraverso le segnalazioni delle famiglie". Dello stesso avviso la vicepresidente della commissione Maria Antonietta Grosso (Pdci).

Infine, nel richiamare la necessità di rendere attuativa la "legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", il presidente Mariani ha preannunciato la convocazione di una commissione sul tema, congiunta con la commissione Sanità e estesa agli interlocutori della Giunta.




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