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II - Indagine conoscitiva sul fenomeno della sicurezza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro


Anche i Comuni sul fronte della sicurezza nel lavoro

10/03/08 - “Anche i Comuni devono sentirsi corresponsabili, per questo vogliamo organizzare un confronto per gli interventi da realizzare”. Così Fabio Armeni (FI), presidente della commissione consiliare sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, a conclusione della prima seduta nella nuova composizione, convocata per programmare i lavori dei prossimi mesi.  “E’ nostra intenzione creare un coordinamento per ridurre i rischi – ha annunciato Armeni - L’ultima finanziaria prevede l’istituzione dell’Ufficio speciale per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Occorrono più controlli, più informazione ai lavoratori, più personale per le ispezioni. Da oggi dobbiamo serrare le fila con le altre istituzioni”.

Presenti i neocommissari Anna Evelina Pizzo (PRC) e Alessio D’Amato (PD), Giovanni Carapella (PD), l’assessore al lavoro, Alessandra Tibaldi, l’assessore alla Sanità, Augusto Battaglia (PD) e il consigliere Mario Di Carlo (PD).

“Penso che il 2008 sia l’anno dell’accelerazione – ha detto l’assessore Battaglia – In questi due anni qualche risultato c’è stato: dal 2005 c’è stata una riduzione del numero di incidenti. Qualche difficoltà c’è stata a causa del blocco rigido del turnover degli ispettori. Quest’anno il blocco è parziale, quindi contiamo di assumere un ispettore per ogni azienda territoriale”. Il Dpcm 21 dicembre 2007 assegna alle regioni una posizione centrale in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, quindi, secondo D’Amato “occorre avere pieno accesso ai dati Inail, rendere sconveniente il non adempimento delle norme in materia e mettere al centro della mission delle Asl il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”. “Oggi, però – ha detto D’Amato - molte Asl, non adempiono al dettato normativo che impone di reinvestire gli introiti provenienti da sanzioni ”.

L’assessore Tibaldi ha voluto sottolineare che il lavoro nero è presente in molti settori di attività, non solo nell’edilizia dove un terzo dei lavoratori è in nero, come ha ricordato D’Amato, ma anche nei servizi e nello spettacolo, e che le risorse per la formazione dei lavoratori in materia di sicurezza e prevenzione possono essere reperite anche tra i fondi europei.

Il consigliere Carapella ha auspicato il ricorso da parte della commissione a una struttura tecnica di supporto, un programma di formazione nei comuni, e la rapida attuazione dell’articolo 73 dell’ultima finanziaria regionale che prevede, tra l’altro, l’istituzione del l'ufficio speciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro con il compito di coordinamento delle attività di prevenzione, vigilanza e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per Anna Evelina Pizzo occorre porre attenzione agli immigrati, i quali subiscono i maggiori ricatti, coinvolgendo sia i sindacati confederali sia le associazioni di migranti.



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