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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Disabili. Avviamento al lavoro, meno ostacoli nel Viterbese

09/12/08 - La provincia di Viterbo è la più virtuosa in materia di avviamento al lavoro di persone disabili.  Maglia nera alla provincia di Rieti, latitano gli ispettori del lavoro, con conseguenze negative in materia di controlli. E’ quanto è emerso nel corso dell’audizione che si è svolta oggi in Commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali, presieduta da Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), sull'applicazione della Legge 68/99 (Norme per l’inserimento al lavoro dei disabili), in vista di una proposta di legge d’iniziativa regionale per migliorare la normativa nazionale vigente.

Sono stati ascoltati i rappresentanti delle provincie di Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti. Assenti i responsabili della Provincia di Roma, dove si trovano circa i due terzi dei 78 mila iscritti disabili alle liste di collocamento nel Lazio, nel corso dell’audizione è emerso che nella provincia di Viterbo è stato avviato al lavoro circa il 30 per cento dei nuovi iscritti disabili del 2006, contro il 5 per cento della provincia di Rieti. “La media del Lazio è sotto il 20 per cento”, ha spiegato Augusto Battaglia (Pd) secondo il quale “dobbiamo operare per raggiungere almeno il 30 per cento di inserimenti nel 2009”. “Se la provincia di Viterbo ce l’ha fatta – ha concluso Battaglia -, possiamo  centrare l’obiettivo anche nelle altre provincie”.

“Considero l’assenza della provincia di Roma una scortesia istituzionale – ha detto Peppe Mariani a conclusione dei lavori –, tanto più che la legge 68 proprio lì è poco applicata. Anche l’assenza degli ispettorati del lavoro è un’altra scortesia istituzionale inaccettabile, aggravata dal fatto che tutti i rappresentanti delle provincie intervenuti oggi li hanno descritti come invisibili. Comunque, in alcune provincie è stato svolto un lavoro importante. La Regione Lazio deve dare politiche d’indirizzo che finora sono mancate, così pure il Ministero del lavoro. Davanti alla legge 68, infatti, i risultati ci sono quando ci sono i controlli e quando si creano rapporti tra le istituzioni e le imprese”.

“Chiameremo nuovamente gli ispettorati del lavoro e i nostri assessorati competenti, in vista dell’elaborazione di una proposta di rivisitazione della legge 68 del 1999”, ha concluso Mariani.

Maria Antonietta Grosso (Pdci) ha voluto sottolineare la necessità di un maggiore coordinamento tra le diverse provincie, compito che spetta alla Regione, e la mancanza della figura del mediatore territoriale che intervenga nella valutazione dei posti di lavoro adatti a persone svantaggiate.

Nel corso dell’audizione di oggi sono stati ascoltati: Patrizia Guadagnino, dirigente della Provincia di Latina, Gerardo Segneri, responsabile del servizio Provinciale per l’impiego di Frosinone, Stefano De Meo, assessore provinciale al lavoro della provincia di Viterbo, Francesco Saverio Lemma, del Servizio provinciale collocamento mirato di Viterbo, e Roberto Giocondi, vicepresidente della provincia di Rieti.



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