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Consumatori: no a proposta di legge regionale dell'assessore Michelangeli

28/02/08 - La Commissione per la Tutela dei consumatori, presieduta da Wanda Ciaraldi, ha dedicato la seconda audizione del 2008 al confronto tra le associazioni dei consumatori e l'assessore regionale al ramo, Mario Michelangeli, sulla sua proposta di legge regionale concernente "Nuove norme in materia di tutela dei diritti del cittadino consumatore e utente".
L'assessore Michelangeli ha sottolineato la "necessità di varare una nuova legge, visto che la normativa regionale sulla tutela dei consumatori è ferma alla legge 44 del 1992, mentre nel frattempo è stata approvata una legge nazionale, la 281 del 1998, e l'Unione Europea è più volte intervenuta su questa materia che in sedici anni ha visto molti cambiamenti".

Il testo della proposta di legge di Michelangeli è frutto di un anno di confronti con il Cruc, il Comitato regionale degli utenti e dei consumatori, che però non ha portato ad un risultato condiviso con l'Assessore. Dopo il parere negativo sulla proposta di legge espresso dal Cruc il 7 dicembre scorso, infatti, venti associazioni hanno lamentato il non accoglimento nel testo delle loro proposte e, più in generale, la scarsa applicazione della legge 44 del 1992 da parte della Giunta e dell'assessore regionale.

In particolare, il segretario generale dell'Aduc, Primo Mastrantoni, in passato consigliere e assessore regionale nonchè promotore della legge 44/92, ha criticato la decisione dell'assessore di voler abrogare la legge del 1992, in quanto "essa risulta tuttora valida, come più volte affermato dalla maggior parte delle associazioni dei consumatori. Il vero problema - ha continuato Mastrantoni - è la mancata applicazione della legge da parte delle giunte regionali che si sono succedute dal 1992 ad oggi. Le Associazioni dei consumatori hanno interpretato alla lettera la legge 44/92, facendo proposte alla Giunta e alle commissioni regionali, firmando protocolli d'intesa, presentando documenti sul Dpefr su vari temi, come la sanità, l'agricoltura, i trasporti e altro, ma nella maggioranza dei casi sono state ignorate", ha concluso Mastrantoni.

Perplessità condivise da Carmine Laurenzano, responsabile dell'ufficio legale dell'associazione Codici, secondo cui "la proposta di legge non è stata scritta con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, avendo l'assessore aggirato le proposte scaturite dal gruppo di lavoro del Cruc. Tra l'altro - ha concluso Laurenzano - anche la Conferenza Stato-Regioni sta trattando la materia e già emergono differenze sostanziali con la pdl dell'assessore".

Parere negativo anche da parte dell'Unione nazionale consumatori, il cui segretario generale Riccardo Libbi ha dichiarato di "aver chiesto, insieme ad altre 19 associazioni, un incontro urgente col presidente Marrazzo per poter ribadire la contrarietà a questa proposta di legge e rivendicare un maggiore coinvolgimento delle associazioni dei consumatori nelle decisioni governative".

Ha difeso la legge 44 del 1992 anche Vito Nicola De Russis, presidente dell'Associazione per i diritti dei pedoni Roma e Lazio, secondo cui "la legge del 1992 va solo ritoccata in alcuni punti e, tra l'altro, fino al 2005 non era stata mai applicata, soprattutto sul punto principale, la consultazione. Dopo le elezioni del 2005, con la istituzione dell'Assessore alla Tutela consumatori e della relativa Commissione consiliare, ci doveva essere la svolta. Non l'abbiamo vista perchè è continuato a mancare il coinvolgimento del Cruc su quasi tutti i provvedimenti presi dalla Regione Lazio nelle tematiche inerenti la tutela dei consumatori", ha concluso De Russis.

Silvia Castronovi di Altroconsumo ha chiesto "che siano maggiormente sviluppate le potenzialità della legge 44/98 attualmente in vigore, che comunque risponde anche a quanto attualmente nel panorama legislativo nazionale sono le revisioni dei principi di rappresentanza e rappresentatività sul tema della tutela dei consumatori e che sia dato più ascolto alle associazioni dei consumatori da parte di Marrazzo che in campagna elettorale aveva parlato di 'casa trasparente' per i cittadini riferendosi alla Regione".

Posizione più aperta verso la proposta di legge ha espresso invece Claudio Paielli, presidente di Federconsumatori Lazio, che, parlando anche a nome di Adiconsum, ha sollevato il "problema della rappresentatività nel mondo dell'associazionismo dei consumatori". Secondo Paielli, infatti, "esistono una trentina di associazioni, alcune delle quali non danno garanzie in termini di reale rappresentatività, democrazia interna, trasparenza e, soprattutto, di indipendenza. Occorre eliminare il sistema dei finanziamenti a pioggia, salvaguardando chi realmente rappresenta gli interessi dei consumatori e degli utenti".

Dello stesso avviso anche Roberto Tascini, segretario nazionale dell'Adoc, secondo cui "il Lazio è stata una delle prime regioni ad approvare una legge dettagliata sulla tutela dei consumatori e la prima ad istituire un assessorato ad hoc, ma le altre regioni avendo legiferato dopo l'introduzione della legge nazionale del 1998, hanno potuto recepire i criteri di rappresentatività previsti dalla 281. Nel Lazio, attualmente, abbiamo quasi 30 associazioni riconosciute come rappresentanti dei consumatori, mentre nelle altre regioni, esclusa la Sicilia, mediamente ve ne sono una decina. Occorre - ha concluso Tascini - individuare dei parametri oggettivi che definiscano la rappresentatività delle associazioni, aggiornando la normativa regionale che prevede solo generici criteri valutativi senza tener conto del numero degli iscritti, della diffusione sul territorio regionale, del rispetto delle regole democratiche e attività e della trasparenza nella contabilità".

Pino Bendandi, responsabile della Lega Consumatori Lazio, condividendo le posizioni di Federconsumatori e Adoc, ha aggiunto che "occorre risolvere il problema della rappresentatività, soprattutto con riferimento alla reale presenza sul territorio da parte delle associazioni dei consumatori".

Al termine degli interventi, l'assessore Michelangeli ha difeso la sua proposta di legge, precisando che recepisce interamente la 44 del 1992, ampliandone la portata e mettendo ordine anche nella questione dei criteri della rappresentatività". Tra l'altro, secondo l'assessore, "nonostante i tantissimi incontri per risolvere il problema dei finanziamenti, non ho mai ricevuto proposte su come indirizzare i fondi. Per questo abbiamo deciso di non fare più finanziamenti a pioggia".

La presidente Wanda Ciaraldi ha chiuso la seduta ribadendo "l'importanza delle associazioni dei consumatori e il ruolo fondamentale del Cruc, cui può rivolgersi ogni singolo cittadino. Per questo motivo, i rappresentanti dei consumatori e degli utenti sono stati spesso ascoltati in commissione e così sarà anche in futuro".
Presenti all'audizione anche Domenico Provenzano dell'Acu; Giuseppe Bonora di Casa del consumatore Lazio e Valerio Papi del Codacons.

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