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I - Sicurezza, contrasto all'usura, integrazione sociale e lotta alla criminalità


Vigile campestre, discussione al via

25/09/08 - Avviata dalla commissione speciale Sicurezza del Consiglio Regionale del Lazio la discussione sulla proposta di legge che intende istituire il vigile campestre e l’ufficio di prevenzione dei fenomeni malavitosi a danno delle zone rurali. La proposta prevede la nascita della figura del vigile campestre in tutti i comuni laziali con popolazione fino a 10 mila abitanti. Il suo compito dovrebbe essere quello di garantire la sicurezza nelle zone rurali.

“L’esigenza di introdurre questa nuova figura – ha spiegato il promotore Angelo D’Ovidio (Movimento Libertà e solidarietà) – nasce dalla necessità di assicurare un maggiore controllo nelle zone rurali.” Il consigliere ha sottolineato come, parlando di sicurezza in generale, si tenda a considerare esclusivamente i problemi delle città. “Nelle province di Frosinone e Latina – ha rivelato – i cittadini organizzano ronde per controllare il territorio”. La proposta prevede che il vigile campestre sia affiancato da un ufficio per la prevenzione dei fenomeni malavitosi, nel quale utilizzare i Lavoratori socialmente utili (Lsu) in servizio presso gli enti locali.

Il consigliere Giuseppe Mariani (Verdi) ha manifestato perplessità sull’adeguatezza della figura del vigile campestre per rispondere a quella che ha condiviso essere un’esigenza reale, quella delle persone sole ed abbandonate nelle campagne. Ha, però, apprezzato la proposta di impiegare le professionalità degli Lsu nell’attività di rilevazione dei bisogni e delle “fragilità” presenti nei territori e, allo stesso tempo, ha consigliato di valorizzare l’esperienza della protezione civile e delle associazioni di volontariato già esistenti. Anna Maria Massimi (Pd) ha evidenziato le differenze nella percezione del bisogno di sicurezza tra le varie province del Lazio, sottolineando come, invece, in quella di Rieti, non si viva “con l’ansia dell’aggressione”.

La presidente della commissione Luisa Laurelli (Pd) ha concluso la seduta apprezzando come la relazione introduttiva del consigliere D’Ovidio abbia sollevato considerazioni importanti in merito alla violazione di norme sull’immigrazione e allo sfruttamento del lavoro irregolare nelle zone rurali. I lavori della commissione sono stati quindi rinviati ad una prossima seduta per acquisire i pareri dell’Ufficio legislativo del Consiglio, dell’assessore agli Affari istituzionali, enti locali e sicurezza e del capo dipartimento della Direzione regionale istituzionale e enti locali - sicurezza.



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