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IV - Agricoltura


Agricoltura, al via i nuovi piani di sviluppo rurale

Foto di Marco Annunziata 30/05/08 - Un volano per un settore importante dell'economia del Lazio: investimenti per complessivi 1,5 miliardi di euro (fra pubblici e privati) destinati alle circa 100 mila aziende agricole della regione. Sono queste, in sintesi, le cifre più importanti del Nuovo piano di sviluppo rurale del Lazio (Psr), presentato stamane a Roma nell'Enoteca regionale Palatium di via Frattina subito dopo l'approvazione da parte della Giunta regionale. "Per la prima volta la Regione ha approvato tutti insieme i 20 bandi e le 32 misure del Piano di sviluppo rurale" ha spiegato l'assessore Daniela Valentini (Pd), che ha avuto al suo fianco la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale presieduta da Mario Perilli (Pd).

Per la prima volta - è stato sottolineato nel corso dell'evento - le aziende agricole avranno il piano completo delle opportunità offerte dai finanziamenti pubblici, regionali, statali e dell'Unione europea, potendo presentare più progetti e integrando la propria attività sul territorio. Il settore agricolo laziale fattura 2 miliardi di euro l'anno, pari al 12% dell'economia regionale, ed ha con il Psr l'opportunità di "fare sistema" nel confronto col mercato globale. "L'agricoltura è un pezzo importante dell'economia di questa regione - ha dichiarato il presidente Perilli, affiancato dai consiglieri Enrico Fontana (Verdi), Giuseppe Parroncini (Pd) e Piero Di Paolantonio (An) - C'è grande aspettativa nei confronti del nuovo Psr. Scommettiamo sui giovani e non possiamo tradire le loro aspettative: i prossimi 6 anni saranno decisivi per dare un volto nuovo all'agricoltura del Lazio".

Il Piano di sviluppo rurale punta infatti, ad esempio, a favorire la nascita di 2000 aziende gestite da giovani e da donne, a sostenere l'agricoltura biologica, a promuovere le filiere, a tutelare la biodiversità sia vegetale che animale, a spingere le aziende a offrire più servizi oltre alla sola produzione. Non saranno più concessi contributi a chi non rispetta i contratti, offrendo al tempo stesso un programma di formazione per la sicurezza sul lavoro. Semplificate anche le procedure burocratiche: si faranno online attraverso il sito dell'Assessorato all'Agricoltura.



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