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V - Ambiente e cooperazione tra i popoli


Consorzio Gaia, in commissione Ambiente confronto sulle prospettive

28/05/08 - Scaduta la data del 24 aprile, termine ultimo per le trattative per la cessione delle attività e del patrimonio del Consorzio Gaia, che per conto di molti Comuni del Lazio gestisce il servizio raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, le prospettive indicate dal Ministero delle Attività produttive per il Consorzio sono ora di tentare nuovamente di trovare un'azienda che rilevi attivi e passivi procedendo a una gara e non più a trattativa privata. La trattativa con l'Acea, ha spiegato il vicepresidente della giunta regionale, Esterino Montino, in un'affollata audizione in commissione Ambiente, presieduta da Claudio Bucci (Idv), è fallita perché c'era una diversa valutazione del patrimonio del Consorzio, le cifre differivano per circa 40 milioni di euro. La situazione è complicata dal fatto che il Consorzio ha debiti per circa 200 milioni di euro (il principale creditore è la Cassa Depositi e prestiti, ma anche la Regione vanta un credito di circa 30 milioni di euro). Anche per questo dei 48 Comuni che facevano parte di Gaia, ne sono rimasti ora solo 18, aprendo anche un fronte dal punto di vista sindacale, visto che non tutti i dipendenti sono stati riassorbiti dagli enti locali usciti dal Consorzio.

L'opera della Giunta regionale, ha spiegato Montino, è ora quella di lavorare da un lato per mettere un punto fermo, definendo con precisione chi è dentro il Consorzio e chi non ne fa più parte e non riceve più i suoi servizi, dall'altro cercando di risolvere il nodo patrimoniale affinché la prossima gara per rilevare Gaia abbia dei partecipanti e veda un assegnatario. Il vicepresidente ha precisato che dai contatti avuti con il sindaco di Roma, azionista di maggioranza dell'Acea, e con i vertici dell'azienda, è emersa la volontà di quest'ultima di lavorare per acquisire il Consorzio.

In tema sono intervenuti anche il consigliere Mario Di Carlo (Pd) che si è dichiarato a favore dello "spacchettamento" delle attività, dividendo da un lato la raccolta e il trasporto dei rifiuti, dall'altro lo smaltimento, adeguando la tassa rifiuti ai costi di gestione e perseguendo gli evasori. Il consigliere Donato Robilotta (Sr), che aveva chiesto l'audizione, ha invece espresso tutta la sua preoccupazione per il rischio di fallimento del Consorzio. "La mia impressione - ha detto - è che ci siano forze politiche che lavorano per questo o che attendono che l'evento si compia per inerzia".



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