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VIII - Lavori pubblici e politica della casa


Pignoramento Ater, soluzione in tempi rapidi

27/05/08 - Arrivare in brevissimo tempo a una transazione con il Comune di Roma, in maniera da sbloccare i conti correnti dell’Ater e permettere all’azienda di tornare a operare. Questo l’auspicio del presidente dell’Ater di Roma, Luca Petrucci che è stato ascoltato oggi in commissione Lavori Pubblici e Casa, sul pignoramento effettuato dal Comune di Roma mercoledì scorso. Il presidente della commissione, Giovanni Carapella (Pd) e l’assessore Bruno Astorre (Pd) hanno espresso la loro preoccupazione per la situazione di emergenza, ma anche la ferma volontà di arrivare a una riforma complessiva che permetta all’Ater di avere a disposizione i fondi necessari per gestire gli alloggi e riprendere una seria politica della casa.

“Il pignoramento – ha spiegato Petrucci – riguarda un debito nei confronti del Comune di Roma di 372 milioni di euro, per il mancato pagamento dell’Ici dal 1993 al 2002. Si tratta di un’azione messa in atto dal commissario che ha gestito il Campidoglio fino alle elezioni, un’azione che, di fatto, paralizza l’azienda. E’ tutto bloccato, compreso il pagamento degli stipendi ai circa 400 dipendenti. Se non si arriva a un accordo con l’amministrazione capitolina si arriverà rapidamente al dissesto e alla fine dell’Ater. Per questo – ha continuato Petrucci – abbiamo già presentato alla segreteria generale del Campidoglio una proposta di transazione che riguarda 124 milioni di crediti che vantiamo a nostra volta, oltre 200 locali che potrebbero essere trasferiti al Comune, la proprietà di aree edificabili e la regolarizzazione di proprietà dell’Ater gestite però dal Comune”.

Carapella e Astorre seguono costantemente l'evoluzione della situazione, ma spiegano che non basta, servono interventi strutturali per il futuro: “Intanto bisogna vendere gli alloggi agli inquilini per coprire i debiti del passato. Ma serve anche una revisione dei canoni di affitto, da determinare in proporzione al reddito, in maniera da garantire un futuro più stabile all’Ater. Su questo serve l’impegno di tutti, maggioranza e opposizione”. Un appello raccolto da Francesco Lollobrigida (An) che ha chiesto, però, un confronto serrato per “trovare soluzioni serie a breve termine, accertando però le responsabilità di una situazione di cui è chiara a tutti la gravità”.



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