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XIII - Sanità


Recup e nucleare, audizioni in commissione Sanità

03/03/09 - La prima audizione, richiesta dal consigliere Fabrizio Cirilli (Gruppo Misto) ha riguardato la situazione ambientale e sanitaria dell’area di Latina, in relazione alle possibili ripercussioni sulla salute della popolazione della presenza sul territorio delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano. A riferire in Commissione, il dirigente del Dipartimento di Epidemiologia della Asl Rm/E, Francesco Forastiere, che ha illustrato i contenuti del protocollo sottoscritto nel novembre del 2008 con l’Asl di Latina e Arpa Lazio, incentrato sullo studio dei tassi di incidenza nelle zone interessate di tumori alla mammella, alla tiroide e al sistema linfopoietico.

“Stiamo raccogliendo i dati  relativi al periodo 1996-2003, georeferenziandoli. Parliamo, tra Borgo Sabotino e Garigliano, di circa 5.000 persone potenzialmente interessate da possibili ripercussioni sulla loro salute. I risultati saranno pronti entro la fine dell’anno e a quel punto agiremo di conseguenza, così come si è fatto e si sta facendo nell’area della Valle del Sacco”, ha spiegato Forastiere.

Il presidente Canali ha chiuso l’audizione chiedendo già a settembre un primo confronto alla Pisana sui risultati dello studio in corso.

La seconda audizione ha riguardato il comprensorio del Comune di Sora, rappresentato dal sindaco Cesidio Casinelli e da cinque consiglieri comunali di tutte le forze politiche.

Il primo cittadino ha denunciato la recente chiusura del reparto di Radioterapia presso l’ospedale Ss. Trinità, criticando alcuni aspetti dell’atto aziendale della locale Asl, come la carenza di posti letto, la mancanza di deroghe per procedere alla sostituzione di dirigenti medici, la chiusura del reparto di Otorinolaringoiatria.

Il presidente Canali si è impegnato a convocare il direttore del direttore generale dell’Asl di Frosinone, Zotti.

È stata quindi la volta del dottor Sandro Capici, sulla tematica della medicina fisica e riabilitativa. In Commissione stata data lettura di una missiva indirizzata al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, sulle criticità derivanti da difficoltà di ordine interpretativo della vigente disciplina regionale in materia, ai sensi della quale “le strutture di medicina fisica e riabilitativa hanno la possibilità di trattare menomazioni/disabilità minimali ma di prendere in carico  pazienti neurolesi/motulesi”. La Commissione chiederà ufficialmente al presidente Marrazzo di “vagliare l’opportunità di rivisitare la vigente disciplina regionale”, alla luce degli atti e dei pareri acquisiti nel corso delle quattro audizioni tenute sull’argomento, che hanno coinvolto nel corso degli ultimi mesi specialisti, rappresentanti del mondo accademico-scientifico, numerosi consiglieri regionali. 

L’ultima, e più attesa, audizione della mattinata ha riguardato le problematiche del servizio Recup. A essere ricevuti alla Pisana, il presidente di Lait Spa, Brachetti, e il vice presidente della Giunta regionale con delega alla Sanità, Montino, affiancati dai sindacati confederali e da rappresentanti della cooperativa privata “Capodarco”, che attualmente gestisce il servizio per affidamento diretto.

Montino ha riassunto così la situazione che si è venuta a creare: “Attraverso Recup oggi transita un  numero di prenotazioni di visite nel sistema pubblico pari al 30% del totale. Per migliorare questa performance e per includere anche le strutture private nel sistema, occorre un’azione  molto forte: si tratta di una vera e propria rivoluzione. Per fare ciò, si è posto il problema di scegliere tra un nuovo affidamento all’esterno tramite gara e la possibilità di agire in house, rivolgendoci a strutture per il 100% a capitale pubblico. La Giunta ha optato per questa seconda opzione, proprio per la delicatezza e la complessità dell’operazione. Orientamento confermato da un recente decreto della struttura commissariale, che ha anche puntualizzato che il personale che gestirà il servizio in house sarà prioritariamente personale già interno a strutture pubbliche regionali, e solo in seconda istanza personale esterno già in passato impiegato su questo tipo di attività. Si tratta comunque di un decreto ancora non perfezionato e non controfirmato, anche se pubblicato sul Bollettino. Sarà efficace solo quando riceveremo l’ultimo ‘via libera’ dal tavolo nazionale, che ci ha prospettato delle osservazioni. Solo se tali osservazioni fossero insormontabili torneremo ad ipotizzare una gara esterna per gestire il Recup. Quanto al personale della Capodarco, è innegabile che abbia maturato delle competenze che non potranno essere ignorate dalla Regione e non è da escludersi che determinate professionalità possano essere impiegate in futuro anche dal soggetto pubblico che si occuperà del Recup”.

Data la complessità della questione, e in virtù di impegni istituzionali odierni del vice presidente Montino, il presidente della commissione Sanità ha aggiornato questa audizione a martedì prossimo alle ore 10.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, prevista un’altra serie di audizioni, riguardanti, tra l’altro, la situazione occupazionale della casa di cura “Villa Morelli”.



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