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XIII - Sanità


Marrazzo: "Disponibile per question time sulla sanità"

Il presidente della Commissione Sanità, Luigi Canali, con altri commissari 10/02/09 - Il presidente della Regione Lazio e commissario ad acta, Piero Marrazzo, è intervenuto oggi alla Pisana in commissione Sanità per riferire sul nuovo Piano sanitario regionale e sullo stato di avanzamento del Piano di rientro dal deficit. Insieme a lui, il vicepresidente Esterino Montino e il direttore generale dell’Asp, Claudio Clini.

“L’audizione di oggi è l’inizio di un percorso che vedrà impegnata la Commissione e il Consiglio in una stagione fondamentale di riforma: invieremo alla Pisana il nuovo Piano sanitario regionale entro la prima decade di marzo, dando anche un quadro definitivo della riorganizzazione della rete ospedaliera”, ha esordito Marrazzo, subito dopo le premesse del presidente della Commissione, Luigi Canali (Pd).

Marrazzo ha dedicato parte del suo intervento ad alcune puntualizzazioni sul rapporto tra Regione e sanità privata, alla luce delle recenti inchieste giudiziarie riguardanti il gruppo Angelucci: “Provo amarezza e indignazione e un impulso ancora più forte a risanare il sistema. Alcune misure le abbiamo adottate sin da subito: provvedimenti cautelativi nei confronti dei funzionari regionali coinvolti, dimissioni accettate del direttore della Asl Roma H  e relativo commissariamento, costituzione di una commissione di inchiesta interna”.

“Abbiamo ereditato un sistema di controlli antiquato – ha proseguito Marrazzo – lontano dagli standard europei. Grazie al lavoro compiuto insieme all’Asp negli ultimi anni, abbiamo invece recuperato 180 milioni di euro, 100 dei quali solo dai privati. Anche i decreti che abbiamo approvato come struttura commissariale hanno mutato tendenze ataviche: prima di noi non esisteva il concetto di tetto di spesa, ma si pagava a piè d lista. Oggi invece deve essere chiaro che l’offerta sanitaria non può più prescindere dalle reali esigenze di salute sul territorio. Abbiamo subito per questa nostra impostazione forti rimostranze da parte dei privati, campagne di stampa, ricorsi al Tar per chiedere sospensive. Ma tutti i decreti approvati sono stati vagliati dai ministeri della Salute e dell’Economia, concertati con il Governo, e sono in linea con le leggi vigenti”.

“Insieme all’Asp – ha aggiunto Marrazzo – abbiamo inoltre depositato dettagliati esposti, anche con rilievi penali, riguardanti 193 strutture accreditate, relativamente agli anni dal 2005 al 2007. E ci apprestiamo a fornire nuove segnalazioni alla magistratura. Dal 28 febbraio, infine, inizierà la verifica di tutti i direttori generali delle Asl”.

“A conclusione di questi primi atti di inversione di tendenza in chiave di un reale risanamento del sistema, ritengo necessario che il Consiglio regionale faccia la sua parte anche sul fronte legislativo, aprendo quanto prima una discussione in aula su due provvedimenti molto attesi e molto utili: una legge sulle carriere delle professioni mediche e una legge sui criteri di selezione dei manager della sanità regionale. La Giunta si farà portatrice di due proposte, in tal senso, ma centrale sarà il ruolo del Consiglio, al quale, a prescindere dai famosi ‘dodici punti’ dell’atto di commissariamento, continuano a spettare numerose funzioni per il governo della sanità regionale”, ha concluso Marrazzo.

Subito dopo l'intervento del Presidente della Regione, si è svolto un lungo e articolato dibattito in commissione cui hanno partecipato quasi tutti i consiglieri presenti.

Al termine del dibattito, Marrazzo ha replicato ai vari interventi. In particolare, contando sulla presenza in sala del presidente del Consiglio regionale, Guido Milana (Pd), Marrazzo ha rivolto un pubblico invito “a fissare ogni quindici giorni uno spazio all’interno delle sedute dedicato al question time perlomeno sui temi della sanità, alla presenza di membri della struttura commissariale in grado di fornire puntuali risposte ai consiglieri e quindi ai cittadini, in un’ottica di trasparenza e di collaborazione”.

Marrazzo ha poi annunciato: “Entro aprile intendo firmare il nuovo Piano sanitario, con l’avallo tecnico della Commissione e l’ok politico del Consiglio. Ci aspettano settimane di serrato confronto, al quale non mi sottrarrò in alcun modo, con il massimo spirito di collaborazione”.



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