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I - Sicurezza, contrasto all'usura, integrazione sociale e lotta alla criminalità


Cala l'abusivismo, la zona più colpita è il litorale

22/09/08 - Calano nel Lazio gli abusi edilizi accertati, ma gli illeciti si concentrano sul litorale. Il totale delle violazioni alle norme edilizie nella regione registrate lo scorso anno pesa per circa il 13% al nord, contro il 67% del centro, il 20% del sud. L’insieme delle violazioni accertate è diminuito nel 2007 del 39% rispetto al 2004 e del 6% rispetto al 2006. I 24 comuni costieri, rispetto all’entroterra, rappresentano circa il 26% del complesso degli abusi. In provincia di Latina il 74% delle segnalazioni provengono dai comuni sulla costa, in quella di Roma il 21% e nel Viterbese il 10%. Tra gli enti locali sotto osservazione quelli che risultano incidere fortemente nel raffronto tra i 24 comuni litoranei, risultano essere Fiumicino, Nettuno, Latina e San Felice Circeo. E’ questa la fotografia che l’assessore all’Urbanistica del Lazio e vicepresidente della Regione, Esterino Montino, ha consegnato questa mattina alla commissione Sicurezza del Consiglio regionale, presieduta da Luisa Laurelli (Pd).

“Siamo  passati dai 9.836 abusi del 2004 – ha detto Montino – ai circa 6.000 dello scorso anno”. Il fenomeno sembra dunque in diminuzione, ma in realtà nasconderebbe un sommerso composto da abusi non rilevati (le statistiche infatti registrano solo i procedimenti aperti) ed atti illegittimamente rilasciati dalle amministrazioni locali. La tendenza – ha rivelato Montino – è quella di compiere illeciti edilizi nelle zone più pregiate, quelle costiere, dove c’è un clima di maggiore impunità e si concentrano le seconde case. Per questa ragione il vicepresidente della Regione ritiene inevitabile un controllo più dettagliato in questa parte del Lazio. “Area che – ha osservato – guarda caso, coincide con fenomeni di criminalità organizzata”.

“Come commissione – ha commentato la presidente Laurelli (Pd) – siamo soddisfatti della relazione del vicepresidente Montino e dell’impegno dei funzionari dell’assessorato, soprattutto nel compito di accompagnamento delle amministrazioni locali verso l’adozione di procedure che siano più confacenti alla legge. Abbiamo accertato, infatti, che il fenomeno è grave anche dal punto di vista degli abusi fatti perpretare dalle amministrazioni in spregio alle leggi. Ci ha colpito in particolare il fatto che dalla mappatura della distribuzione del fenomeno nelle diverse province, Latina, anche rispetto a Roma, è la provincia più compromessa”.

La Commissione ha avviato l’iter per l’istituzione di un osservatorio regionale sull’abusivismo edilizio, che è in attesa di approdare in commissione Affari costituzionali e statutari. La Regione, frattanto, ha stipulato – lo scorso giugno – una convenzione per la trasmissione alla Guardia di Finanza delle segnalazioni di reati contro la pubblica amministrazione ed un’ulteriore collaborazione sarà cercata con le altre forze di polizia. “La legge 15 “Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia”, in vigore da agosto – ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica Esterino Montino–  ci dà la possibilità di compiere un’azione molto efficace mirata sui singoli territori e sulle procedure. La condizione è avere forze adeguate ed una dotazione finanziaria minima”.

Le innovazioni introdotte dalla legge riguardano l’introduzione di commissari ad acta, poteri sostitutivi e di annullamento da parte della Regione. A questo proposito Fontana (Verdi) ha chiesto l’impegno da parte dei consiglieri ad inserire nella prossima Finanziaria risorse adeguate per l’applicazione della legge 15. “Bisogna che i cambiamenti concreti introdotti dalla normativa siano percepibili”. In questo stesso senso Giuseppe Mariani (Verdi) che ha proposto l’avvio di un’azione di comunicazione sul territorio. “Faremo un punto sulla legge 15 a cento giorni dalla sua applicazione – ha annunciato la presidente della commissione Sicurezza, contrasto all’usura, integrazione sociale e lotta alla criminalità, Luisa Laurelli –  attraverso un’iniziativa pubblica che si articolerà in due eventi, da realizzarsi nel nord e nel sud della regione (nelle zone dove si è accertata la maggiore presenza di fenomeni criminali) ed un convengo finale a Roma”.



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