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VI - Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione


Crisi, la Regione Lazio risponde con l'Altra economia

31/03/09 - “Abbiamo iniziato a discutere l’articolato della legge sull’altra economia. In Commissione c’è stato un dibattito che è stato affrontato con spirito costruttivo, perché si tratta di un intervento molto sentito, nel momento di crisi che stiamo vivendo oggi”. Così Carlo Umberto Ponzo (Pd), presidente della Commissione Bilancio, programmazione economico finanziaria e partecipazione, a conclusione della seduta odierna, nel corso della quale sono stati esaminati e approvati i primi cinque articoli della proposta di legge regionale 434/2008, contenente “Disposizioni per la diffusione dell’altra economia nel Lazio”.

La PL 434 d’iniziativa della Giunta, all’esame della Commissione Bilancio in sede primaria e in altre sette Commissioni secondarie, è un provvedimento quadro di tutte quelle attività non orientate prioritariamente al profitto secondo i canoni classici dell’economia di mercato, bensì fondate “sui principi della partecipazione, della solidarietà e dell’eco-compatibilità”, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Luigi Nieri (Sinistra), nel corso della relazione introduttiva al provvedimento. Con questa legge la Regione Lazio intende promuovere e sostenere iniziative e interventi nell’agricoltura biologica, nella produzione di beni eco-compatibili, nel commercio equo e solidale, nel consumo critico, nella finanza etica, nel risparmio energetico, nel riuso e nel riciclo di materiali e beni, nei sistemi di scambio non monetario, nel turismo responsabile e per la diffusione del software libero. Tra i principi ai quali dovranno uniformarsi le imprese interessate dal provvedimento, la “buona occupazione”, vale a dire il superamento della precarietà dei rapporti di lavoro e la valorizzazione delle competenze di tutti i lavoratori.

Alle obiezioni del consigliere Aldo Forte (Udc), il quale ha visto nel provvedimento una forte connotazione ideologica e ha parlato di “avventure utopistiche ma impossibili, anche se di grande impatto”, ha risposto  il capogruppo del Pd, Giuseppe Parroncini. “E’ una legge importante che c’impone una riflessione sulla logica sfrenata del profitto”, ha detto Parroncini il quale ha anche ricordato che trent’anni fa lo stesso Berlinguer si poneva  il problema del consumo delle risorse. “Il provvedimento che stiamo discutendo – ha proseguito il capogruppo del Pd -  ha un forte contenuto etico, stimola comportamenti virtuosi nella direzione di stili di vita più sobri e non sostituisce l’economia normale, bensì può contribuire a mandare avanti processi diversi”. Una volta ottenuto il via libera da tutte le commissioni consiliari interessate, il provvedimento sarà inviato all’Aula del Consiglio per l’approvazione definitiva.



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