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Commercio: Consiglio sospende e rinvia esame legge

08/10/08 - Il Consiglio Regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Carlo Lucherini (Pd), ha sospeso e rinviato l’esame della proposta di legge sul commercio dell’assessore regionale alle Attività produttive Francesco De Angelis (Pd).

E’ stato lo stesso assessore a chiederne il rinvio, dopo aver ascoltato le osservazioni dei consiglieri intervenuti al dibattito in Aula e dopo essersi confrontato in maniera informale con i membri della commissione Pmi, commercio e artigianato, durante la sospensione della seduta, richiesta dal presidente del gruppo del Pd, Giuseppe Parroncini.

In precedenza, in apertura di seduta del Consiglio, l’assessore De Angelis aveva illustrato la sua proposta di legge, sottolineandone il carattere “tecnico”, di adeguamento delle leggi regionali sul commercio (in particolare la legge 33/99 e la 21/06) a norme emanate successivamente.

“D’accordo con la commissione consiliare – ha dichiarato Francesco De Angelis – si è deciso di stralciare le norme riguardanti il commercio ambulante per trasferirle nella discussione che faremo quando arriveremo alla riforma della legge base sul commercio, la n.33 del 1999. Non ci sono, quindi, modifiche sostanziali ma solo aggiustamenti tecnici e di coordinamento normativo resi necessari in seguito ad alcune norme intervenute” – ha ribadito l’assessore.

Posizione pienamente condivisa dal presidente della commissione Pmi, commercio e artigianato, Gianfranco Bafundi (Pd) che, aprendo il dibattito in Aula, aveva sottolineato “la necessità e l’urgenza di approvare le norme tecniche di adeguamento e la possibilità di rinviare ad un secondo momento il dibattito sulla riforma del settore”.

Di parere contrario gli interventi dei consiglieri di minoranza che avevano contestato l’impostazione dell’assessore e di Bafundi.

In particolare, il consigliere Francesco Saponaro (presidente del gruppo misto) ha rilevato che “la proposta di legge di De Angelis inserisce un articolo aggiuntivo alla Legge 33 del 1999, relativo alla vendita su aree private, in netto contrasto con gli articoli precedenti che disciplinano la vendita su aree pubbliche. Se passasse questa modifica, tutt’altro che tecnica, potrebbe crearsi un caos sul territorio”.

Timore condiviso anche dal presidente del gruppo Udc, Aldo Forte, che ha parlato di “rischio di proliferazione di tanti mercati privati”.

Anche secondo il consigliere Erder Mazzocchi (An-Pdl) non si tratterebbe solo di adeguamenti tecnici ma di norme sostanziali, come per esempio “l’articolo aggiuntivo che consentirà da domani di creare dei piccoli mercati che altro non sono che centri commerciali, violando le tabelle commerciali previste dalla legge. Sembra un favore fatto a qualche gruppo di associazioni sindacali e di categoria”, ha attaccato Mazzocchi.

Il consigliere Fabio Armeni (Fi-Pdl) ha affermato che “la norma che introduce nuove possibilità da parte degli operatori commerciali di organizzare manifestazioni di vendita su aree private minerebbe gli equilibri locali sulla pianificazione e la programmazione nel settore. Inoltre, mi risulta che contrarie a questa norma siano anche le maggiori associazioni di categoria e non c’è stato neanche un necessario confronto con il Comune di Roma e gli altri comuni laziali”.

Pur condividendo la proposta di legge e le motivazioni addotte dall’assessore De Angelis e dal presidente della commissione Bafundi, il consigliere Enrico Fontana (capogruppo dei verdi) ha tuttavia osservato che “l’articolo aggiuntivo che si vuole introdurre crea una situazione difficile da gestire. Meglio fare un ulteriore approfondimento, stralciando questo articolo”.

Massimiliano Maselli (Pd-Fi) ha ribadito che, “oltre alle norme tecniche citate dall’assessore De Angelis, siamo in presenza di un vero e proprio articolo politico, che avrebbe meritato un confronto più approfondito e invece è stato inserito all’ultimo momento, in maniera affrettata e sospetta”.

Il consigliere Donato Robilotta (Sr-Pdl) ha chiesto all’assessore di “mantenere solo le norme tecniche e di adeguamento stralciando gli articoli e gli emendamenti che entrano nel merito della questione”.

A questo punto del dibattito è intervenuta la richiesta di sospensione di un’ora da parte del presidente del gruppo del Pd, Giuseppe Parroncini.

Alla ripresa dei lavori, come detto, l’assessore De Angelis ha chiesto all’Aula consiliare di rinviare l’esame della proposta di legge ad altra seduta.

Il Consiglio ha poi provveduto ad approvare all’unanimità tre varianti ad altrettanti piani regolatori che riguardano i Comuni di Gaeta, Spigno Saturnia e San Cosma e Damiano, tutti in provincia di Latina, decidendo di esaminare congiuntamente tre proposte con argomento comune.

Soddisfatto l’assessore competente Francesco De Angelis, secondo li quale “si tratta di delibere che, superato l’iter previsto, definiscono aree industriali destinate allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Sono provvedimenti urbanistici molto attesi dai territori interessati che garantiscono lo sviluppo economico ordinato ed equilibrato di aree che sono anche interessate dal distretto della nautica”.



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