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Lazio: Regiona lancia piano per difesa delle coste
27/09/05 - “Un piano complessivo di difesa e conservazione delle coste è quello che la Giunta intende adottare ed applicare”. Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente Angelo Bonelli (Verdi) nel corso dell’audizione della commissione Ambiente, presieduta da Giuseppe Celli (Sdi). “Adotteremo un piano che possa rimuovere le cause che producono i fenomeni erosivi (mancato apporto dei detriti sabbiosi da parte dei fiumi, dighe, opere di canalizzazione delle acque, uso delle coste, porti) e che possa attivare strumenti urbanistici di tutela costiera”.
Bonelli ha poi detto che “un satellite farà un monitoraggio costante dell’intero litorale per evitare gli abusi. Abbiamo ereditato dalla precedente Giunta alcuni progetti già affidati, ma vogliamo approfondire, prima di tutto capire per poi agire, intanto per applicare la legge 53 del ’98 e questo sarebbe già un segno di discontinuità rispetto al recente passato”.
Il Lazio vanta qualcosa come 290 km di coste, 216 dei quali sono spiagge. Ma ben 72 km sono interessati da fenomeni erosivi cronici. “Per questo –secondo Celli- occorre un sistema complesso di intervento e la commissione sarà il luogo del confronto con tutti i soggetti interessati. A breve ascolteremo anche i rappresentanti dell’Ardis, l’agenzia regionale di difesa del suolo”. Oggi ha relazionato l’ing. Paolo Lupino, responsabile dell’Osservatorio per il litorali del Lazio.
Presenti i consiglieri Giuseppe Mariani (Verdi), Mario Di Carlo (Margherita), Carlo Umberto Ponzo (Ds), Fabrizio Cirilli (An), Franco Fiorito (An) e Marco Verzaschi (Forza Italia). Cirilli ha chiesto chiarimenti “sul come si intende intervenire, con quali metodi nelle diverse realtà, quali Terracina, Ostia o Tarquinia”. Ponzo ha chiesto “di dotare la commissione di relazioni tecniche sulle cose fatte e su quelle da fare”, richiesta accolta da Celli. Di Carlo ha suggerito “un approfondimento sugli strumenti da mettere in campo per assicurare un ripascimento duraturo delle coste”.
Bonelli ha assicurato che l’applicazione della legge 53 nella parte che prevede una compartecipazione dei gestori di stabilimenti nelle opere di ripascimento non implicherà alcuna penalizzazione. “Le azioni che metteremo in atto saranno adottate dopo ampia consultazione non solo con gli Enti locali, ma anche con le associazioni che operano sui territori interessati”.
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