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Lazio: istituito il Consiglio delle autonomie locali(CAL)


16/02/07 - Il Consiglio Regionale del Lazio, presieduto da Massimo Pineschi, ha approvato oggi la legge istitutiva del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL). Nessun voto contrario, l’opposizione si è astenuta, ha votato a favore la maggioranza. La prima proposta di legge fu presentata da Guido Milana (Margherita), Vice-Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, a luglio del 2005. Il testo che è giunto oggi in Aula, frutto di sintesi tra più proposte di legge, è stato elaborato in seno alla commissione Affari Istituzionali, presieduta da Roberto Alagna. Reca le firme, oltre che di Milana, dei consiglieri Carlo Lucherini (DS), Mario Di Carlo (Margherita), Giuseppe Parroncini (DS), Luisa Laurelli (DS).
Composizione e funzioni del CAL nel seguente QUADRO SINOTTICO DELLA LEGGE:


Composizione del Consiglio delle autonomie locali: Il Consiglio delle Autonomie Locali è composto da quaranta membri. 1. Sono componenti di diritto del Consiglio delle Autonomie Locali:
a. il Sindaco di Roma;
b. i sindaci dei comuni capoluogo di provincia;
c. i presidenti delle province.
2. Sono componenti elettivi del Consiglio delle Autonomie Locali:
a. diciassette rappresentanti dei comuni non capoluogo di provincia, eletti secondo criteri di equa rappresentanza provinciale, di cui cinque eletti tra i sindaci dei comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti, cinque eletti tra i sindaci dei comuni con popolazione compresa tra cinquemila e quindicimila abitanti, sette eletti tra i sindaci dei comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti;
b. tre rappresentanti delle comunità montane e di arcipelago, appartenenti a province diverse, eletti tra i presidenti delle rispettive comunità.
3. Sono, altresì, componenti del Consiglio delle Autonomie Locali:
a. un consigliere provinciale per ciascuna Provincia;
b. i presidenti di Anci Lazio, Upi Lazio, Uncem Lazio, Lega delle Autonomie Lazio e Aiccre Lazio.


Competenze: Il Consiglio delle Autonomie Locali:
1. esprime parere obbligatorio sulle proposte di legge regionale di revisione dello Statuto, di conferimento di funzioni agli enti locali o di modifica del riparto di competenze tra Regione ed enti locali, nonché sulle proposte di legge regionale di approvazione dei bilanci di previsione, di legge finanziaria regionale, sul documento di programmazione economico-finanziaria regionale e sugli strumenti di programmazione generale socio-economica e di pianificazione generale territoriale della Regione;
2. esprime pareri facoltativi su tutte le altre questioni ad esso demandate dallo Statuto e dalla legge regionale nonché a seguito di richiesta da parte del Presidente della Regione o di almeno un quarto dei componenti del Consiglio regionale sugli atti di loro rispettiva competenza;
3. esercita iniziativa legislativa approvando a maggioranza assoluta dei suoi componenti proposte di legge, redatte in articoli, da portare al vaglio del Consiglio regionale;
4. elabora un rapporto annuale sull’attività amministrativa della Regione anche al fine di verificare il rispetto dei principi di sussidiarietà amministrativa, differenziazione e adeguatezza di cui all’articolo 118 della Costituzione e dei principi e criteri direttivi di cui all’articolo 16 dello Statuto regionale da parte della Regione e degli enti pubblici regionali, economici e non economici.

PINESCHI: PIU’ DIALOGO TRA ISTITUZIONI E CITTADINI
“E’ una legge che garantisce la partecipazione dei comuni e delle province e anche delle università agrarie e delle camere di commercio alle strategie di sviluppo e di riequilibrio territoriale della Regione Lazio, rendendo quindi protagoniste di tale processo le stesse comunità dei cittadini”. E’ il commento del Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Massimo Pineschi, sulla nuova legge istitutiva del Consiglio delle autonomie locali approvata dall’Assemblea legislativa. “E’ un ulteriore passo in avanti – ha detto Pineschi - nella costruzione di un modello di dialogo e di concertazione tra istituzioni e società, che è uno strumento vitale per assicurare una corresponsabilità di tutti i territori e di tutte le componenti fondamentali della comunità regionale. La partecipazione non è solo una grande opportunità per dar voce alle esigenze e ai bisogni dei cittadini ma anche uno dei diritti la cui attuazione arricchisce la democrazia e la rende una fonte viva e vitale di crescita della nostra regione”.

MILANA: RUOLO PIU’ INCISIVO ANCHE PER I PICCOLI COMUNI
Ha illustrato la legge in Aula Guido Milana, per il quale “si tratta della prima risposta allo Statuto regionale attraverso uno strumento che segna una separazione netta tra funzione legislativa e amministrativa. Il tutto in piena coerenza col programma di Marrazzo che pone tra gli obiettivi primari la creazione di reali forme di dialogo e confronto tra Regione ed Enti locali. Un confronto che esce, così, dalle buone relazioni per diventare istituzionale”. “Con il Consiglio delle autonomie locali – prosegue Milana- si concretizzano forme di partecipazione mirate ad una sussidiarietà intesa come terreno su cui sviluppare servizi al cittadino in un contesto in cui province, comuni e comunità montane, piccoli comuni chiamati ad eleggere in modo autonomo i propri rappresentanti in seno al Consiglio, avranno un ruolo attivo nella costituzione del sistema delle autonomie locali. Molte annose questioni nel piano delle competenze trovano così il luogo ideale dove essere affrontate. Uno strumento, insomma, attraverso il quale costruire e definire ruoli e modalità per districare nodi importanti quali viabilità, trasporti, servizi sociali”.

ALAGNA: UN PERCORSO CHE HA DATO UN BUON RISULTATO
Roberto Alagna ha ricordato il lungo lavoro effettuato in commissione, che ha portato al risultato di oggi. Una legge, come spiega Milana, che allinea il Lazio ad altre Regioni che hanno già istituito il CAL: Toscana, Piemonte, Abruzzo, Puglia, Liguria e Sardegna. “Un percorso – conclude Milana - che è stato sì lungo ma ha consentito di costruire una normativa di livello grazie ad un dibattito ampio e articolato con comuni, province e comunità montane, la partecipazione fattiva dei consiglieri tutti e l’importante contributo della Giunta”.

LAURELLI: PIU’ VALORE ALLA PARTECIPAZIONE
Un’altra firmataria della legge, Luisa Laurelli (DS), sottolinea che “l’istituzione del CAL rimette al centro dell’attività istituzionale del Consiglio Regionale del Lazio il senso e il valore della partecipazione: chiamare i Presidenti delle Province e i consiglieri provinciali, i Sindaci e i consiglieri comunali a pronunciarsi su scelte e su materie importanti per la vita di Roma e del Lazio vuol dire avviare una nuova stagione della vita politica regionale. Vuol dire anche compiere scelte qualificanti e condivise per la vita dei cittadini, riaffermando il principio e il metodo della sussidiarietà”.
DESIDERI, FORTE, CICCHETTI MOTIVANO ASTENSIONE
Hanno motivato il voto di astensione i consiglieri Fabio Desideri (DC per le autonomie) e Aldo Forte (UDC), i quali, pur condividendo il coinvolgimento degli Enti locali, non condividono “l’accelerazione che si è voluta imprimere all’iter del provvedimento”. Antonietta Brancati (Gruppo Misto), pur sottolineando che c’è stata un’accelerazione, ha dichiarato il voto favorevole “per il rispetto del lavoro svolto in commissione e in Aula”. Antonio Cicchetti (AN) ha sostenuto “che c’è necessità di snellezza nel funzionamento delle Istituzioni e non di appesantimenti come quello introdotto oggi”. Cicchetti ha annunciato il voto di astensione del suo gruppo.
ROBILOTTA: IMPEGNO A FAR FUNZIONARE IL CAL

Donato Robilotta (SR-RNP), nel dichiarare il voto favorevole, ha auspicato che “il CAL funzioni e questo dipenderà anche da noi”. Robilotta ha anche detto che “nel CAL è importante che siano rappresentate anche le Camere di Commercio e le Università Agrarie”. Robilotta ha anche contestato le ricorrenti polemiche sui costi della politica.
Ha replicato Guido Milana. “Stiamo approvando una legge importante, in aderenza allo Statuto regionale. La minoranza ha perso un’occasione non votando a favore, ma noi non abbiamo dubbi sul ruolo degli Enti locali e per questo votiamo a favore di questa legge”. L’assessore Regino Brachetti ha parlato di “passaggio importante” e ha concordato con Robilotta sul fatto che non è eccessivo il costo del CAL: “Faremo del tutto perché questo organismo funzioni nel pieno delle sue prerogative”.
34/Ntr/ac/16 febbraio 2007 (Ore 16,50)

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