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Organizzazione dei produttori e accordi di filiera
26/02/08 - Una proposta di legge per costruire la cultura della filiera e dare un futuro alle aziende agricole del Lazio, troppo frammentate per riuscire a raggiungere con successo i mercati, sostenendo con un nuovo approccio economico il reddito dei produttori agricoli. La commissione Agricoltura, presieduta da Mario Perilli (Pd), ha ascoltato oggi la relazione dell’assessore Daniela Valentini sulla proposta di legge che disciplina le organizzazioni dei produttori agricoli, gli accordi per la promozione delle filiere regionali e le filiere corte.
“Lo spirito della legge – ha detto l’assessore – è quello di cambiare la cultura dei produttori: costruire le filiere è necessario per restare sul mercato e dare così un futuro alle aziende agricole. Realizzando accordi di filiera che coinvolgano i produttori, le imprese di trasformazione e la grande e media distribuzione, c’è la possibilità di fissare un prezzo concordato e stabile che tuteli gli anelli deboli della catena cioè i produttori da un lato e i consumatori dall’altro. Perché vediamo che i prezzi aumentano per i cittadini, ma i contadini sono sempre più poveri!”.
La proposta presentata alla Commissione, dotata di un finanziamento di 1 milione e 200mila euro per il 2008, prevede incentivi affinché le aziende agricole si organizzino insieme con lo scopo di migliorare la qualità del prodotto e promuoverne la provenienza regionale. E’ promossa inoltre la filiera corta, dal produttore al consumatore, costruendo una rete regionale delle aziende che vendono direttamente.
La relazione è stata seguita dal dibattito in cui sono intervenuti il presidente e i consiglieri Pietro Di Paolantonio (An), Enrico Fontana (Verdi), Aldo Forte (Udc), Claudio Moscardelli (Pd), Giuseppe Parroncini (Pd), Ivano Peduzzi (Prc).
“Le nostre imprese agricole in molti casi sono piccole e meritano un sostegno trasparente e non protezionista. La proposta vuole dare una prospettiva diversa ai produttori e al tempo stesso affrontare la tutela dei consumatori sul fronte della qualità e dei prezzi” ha dichiarato il presidente Perilli, sottolineando il suo sostegno alla proposta di legge. Critico invece il consigliere Aldo Forte che ha giudicato “dirigista” l’impostazione del provvedimento, che non dispone di un finanziamento sufficiente per raggiungere gli obiettivi. “Alcune delle finalità della legge sono condivisibili, ma non trovano espressione adeguata nell’articolato” ha concluso Forte.
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