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Lazio: sì a istituzione distretti rurali ed agroalimentari


12/12/05 - Previsti finanziamenti per 6 milioni di euro in tre anni -

Via libera della commissione regionale Agricoltura presieduta da Mario Perilli (Ds), alla proposta di legge che prevede l’istituzione dei distretti rurali ed agroalimentari di qualità del Lazio con uno stanziamento di spesa pari a 6 milioni di euro per il piano triennale 2006/2008.

Presente l’assessore all’Agricoltura Daniela Valentini (Ds), i consiglieri Pietro Di Paolo (An), Ivano Peduzzi (Prc), Luigi Canali (Lista Marrazzo), Francesco Saponaro (Lista Storace), Umberto Ponzo (Ds), Francesco Dalia (Margherita), Filiberto Zaratti (Verdi), Giuseppe Parroncini (Ds).

“L’istituzione dei distretti rurali – ha detto il presidente Perilli – è un provvedimento atteso dagli operatori agricoli, che permette di compiere un salto di qualità all’agricoltura laziale. Con questo provvedimento, oggi, in piena sintonia con l’assessore Valentini, abbiamo colmato una lacuna”.

In base a quanto stabilito dalle norme approvate, si definiscono distretti rurali quei sistemi economici territoriali caratterizzati da una identità storica e territoriale omogenea derivante dall’integrazione fra attività agricole ed altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali. La loro individuazione sarà effettuata con una delibera di Giunta Regionale previo confronto con le province, gli altri enti locali interessati e le rappresentanze economiche e sociali, nonché le autonomie funzionali. Tra le aree considerate, anche quelle di programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio, e i percorsi riguardanti le strade del vino, dell’olio d’oliva e dei prodotti agroalimentari tipici e tradizionali con particolare riguardo al consolidamento dell’agricoltura biologica. I distretti agroalimentari di qualità invece, comprendono ambiti locali ed interregionali e sono caratterizzati da una significativa presenza economica.

Oltre a queste specifiche, si terrà conto - come ha chiarito Perilli - “anche di una interrelazione ed interdipendenza produttiva delle imprese agricole ed agroalimentari, come pure una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa comunitaria o nazionale, oppure da produzioni tradizionali o tipiche. Inoltre, ne potranno fare parte anche le aree agricole periurbane che, pur in contesti di forti dinamiche insediative extragricole, presentano uno spiccato interesse agricolo. Da questa normativa – ha concluso – partirà un significativo rilancio di un settore vitale dell’economia dell’intera regione”.

Per il consigliere Pietro Di Paolo (An), “la decisione di ascoltare gli enti locali e le categorie economiche interessate è fondamentale ai fini di verificare la rispondenza dei criteri adottati per l’identificazione dei distretti, alle realtà territoriali ed economiche coinvolte. Mi sono impegnato per questo – ha sottolineato – perché la concertazione può essere lo strumento giusto per compiere un buon lavoro e creare vantaggi mirati ed effettivi sia agli agricoltori sia ai cittadini del Lazio”.

Il finanziamento previsto per l’istituzione dei distretti, è legato all’autorizzazione da parte della Commissione europea e decorrerà alla data di pubblicazione sul BURL dell’avviso concernente la relativa autorizzazione.

Il testo votato oggi passerà ora all’esame del Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva.

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