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Agricoltura sociale, la scommessa del Lazio


19/06/08 - Presentati i bandi del Piano di sviluppo rurale dedicati alle aziende agricole impegnate anche nell'assistenza e nel recupero dei soggetti svantaggiati

L'agricoltura sociale è una realtà in crescita nel Lazio e i bandi del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr) sono pronti a valorizzare e a sostenere finanziariamente le iniziative che arriveranno dal territorio. Si rende così operativa una precisa scelta di campo compiuta dall'assessorato all'Agricoltura della Regione in sintonia con la commissione Agricoltura del Consiglio regionale, presieduta da Mario Perilli (Pd).
A palazzo Valentini, sede della Provincia, questa mattina il Tavolo regionale dell'agricoltura sociale ha vissuto la sua tappa romana (dopo gli incontri nella altre province del Lazio) alla presenza dell'assessore regionale Daniela Valentini, del suo omologo provinciale Aurelio Lo Fazio e del vicepresidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Enrico Fontana (Verdi). Una Commissione con la quale, ha sottolineato l'assessore Valentini "c'è un grande lavoro di squadra, una squadra che crede moltissimo nell'agricoltura".
La mattinata è stata il momento per illustrare i contenuti del nuovo Psr 2007-2013 a favore dei progetti di agricoltura sociale compresi nella cosiddetta misura 311 finanziata con 30,8 milioni di euro, offrendo così agli operatori e agli imprenditori presenti, informazioni concrete su quali possibilità ci sono per preparare i progetti e ottenere i finanziamenti. Risorse cui le imprese agricole potranno attingere per iniziative quali le fattorie didattiche, gli "agrinidi", le attività terapeutiche a favore di portatori di handicap o di persone con disagio psichico impegnate in percorsi di recupero. Per le imprese agricole comprese nella zone B,C, e D individuate dalla legislazione comunitaria, si tratta di aprirsi al territorio migliorando il proprio reddito, per le comunità queste iniziative sono una grande opportunità per avere servizi che migliorano la qualità della vita, soprattutto nelle fasce sociali più svantaggiate. Durante la mattinata, tra i vari esempi offerti nel confronto fra i rappresentanti delle istituzioni e le persone che lavorano in questo settore è stato citato il caso della sperimentazione avviata nel reparto psichiatrico di Ostia, dove grazie a un progetto di attività agricola terapeutica destinato ai ricoverati (anche a quelli in trattamento sanitario obbligatorio) è stata riscontrata una diminuzione del 42% nell'utilizzo dei farmaci. "L'agricoltura sociale è un'alternativa di vita ed economica, uno strumento per offrire una migliore qualità della vita e maggiore serenità alle persone" ha sottolineato l'assessore Valentini auspicando che ora le imprese agricole rispondano alle opportunità offerte dai bandi del Psr presentando i propri progetti con la garanzia che, per la prima volta, i termini per la presentazione resteranno aperti fino al 2010 senza scadere.
"Il lavoro fatto dalla commissione Agricoltura rispetto al Psr è stato quello di individuare alcune priorità - ha dichiarato Mario Perilli - Tra queste sicuramente la necessità di accorciare alcune filiere come quella dell'olivicoltura, ma anche interpretare alcuni fenomeni nuovi che arrivano dal mondo agricolo, fra cui l'agricoltura sociale, un'attività nella quale la commissione Agricoltura ha creduto destinando risorse importanti".
"Il percorso di cui questa mattina è una tappa, dimostra la serietà dell'impegno che avevamo preso un anno fa proponendo la nascita del Tavolo per l'agricoltura sociale, un'attività che può essere una vera rivoluzione eco-solidale" ha dichiarato Enrico Fontana, che ha coordinato i lavori a palazzo Valentini. "Adesso si apre la stagione dei progetti concreti; ma dall'incontro di questa mattina deve arrivare a Bruxelles un segnale forte per chiedere che i progetti di agricoltura sociale siano sostenuti dai finanziamenti pubblici anche nelle aree urbane, le cosiddette zone A, finora escluse".

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