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Lazio - Rampelli (AN): "Così per Pluralismo Informazione"
29/11/05 - “Studiare con totale unità d’intenti tra maggioranza e opposizione tutti gli strumenti per aumentare in quantità e qualità l’informazione regionale e far conoscere ai cittadini le competenze dell’Istituzione e le opportunità ad essa legate”.
Così sintetizza Fabio Rampelli (AN), Presidente della commissione speciale ‘Pluralismo dell’informazione’ le linee-guida che la commissione si è data oggi nella sua seduta di insediamento. “Cercheremo di lavorare in sinergia con la Giunta per riformare la vecchia legge sull’editoria e promuovere forme di sostegno per il sistema dell’informazione locale, dalla carta stampata alle radio e Tv –spiega Rampelli – e abbiamo la volontà di utilizzare al meglio i progressi che la tecnologia ha sviluppato nel campo della comunicazione, avviando anche rapporti di collaborazione con le Università che sono dotate di corsi di laurea in Scienze della comunicazione”.
Rampelli parla anche della necessità di “rinsaldare il rapporto con la Rai e in particolare con il TG-Lazio, studiando anche format di approfondimento su temi e materie di competenza regionale, come si faceva qualche anno fa. Occorre inoltre pubblicizzare bandi regionali ed europei che interessano amministratori e cittadini del Lazio. E’ necessario anche mantenere una linea di dialogo con la Federazione Nazionale della Stampa e con il Corecom”.
Alla riunione hanno partecipato Antonietta Brancati (Gruppo Misto), Giuseppe Parroncini (DS), Maria Antonietta Grosso (Pdci) e Anna Teresa Formisano (Udc).
Giuseppe Parroncini ha chiesto che sia effettuata un’audizione del Corecom e che la commissione avvii “un completo monitoraggio su tutto il mondo dell’informazione, compreso il circuito delle radio e delle Tv locali. Importante in rapporto con le Università”.
Maria Antonietta Grosso ha sottolineato la necessità di “un’informazione della Regione che arrivi in tutti i territori dove spesso le notizie della Regione non arrivano”.
Per Anna Teresa Formisano, “occorre prima di tutto fare chiarezza sulle risorse finanziarie disponibili per avviare dei progetti per comunicare tutto ciò che la Regione fa, ma anche l’attività degli Enti territoriali e dell’Unione Europea, dato che la Regione Lazio ha anche uffici a Bruxelles”.
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